Il New YorkTimes ha pubblicato qualche giorno fa una lista di 32 invenzioni, o forse meglio definirli gadget, che potrebbero cambiarci la vita in futuro. Nella maggior parte dei casi sono oggetti che ci aiutano solo a consumare di più. Ebbene secondo Grist qualcosa di buono c’è anche se nascosto in mezzo a una serie di inutili soluzioni. Non che siano proprio invenzioni perfette ma diciamo piuttosto delle idee e il principio che le muove è certamente da tenere in considerazione. Eccole:
- Indumenti che producono energia – In questo caso i tessuti non sfruttano celle fotovoltaiche, come nella maggior parte dei prodotti attualmente in commercio, bensì le variazioni di calore del corpo umano e ciò consentirebbe lo sfruttamento di energia prodotta.
- Controllo carburante – Grazie a sistemi di controllo gestiti manualmente, impostando la giusta distanza si controllerà meglio la quantità di benzina usata.
- Biciclette migliori – qui mi dilungo un po’ perché si analizza il motivo per cui le biciclette non sono molto amate dalla maggior parte delle persone, ragion per cui le viene preferita l’auto: si rubano facilmente, sporcano di grasso e sono pesanti. Comunque ecco le soluzioni proposte: come antifurto un sistema di bloccaggio che impedisce alle ruote di muoversi e che rende la bici una volta sottratta ( la si solleva no?) inutilizzabile (un po’ come accade per le moto); non più catene unte di grasso ma un sistema a bastone attualmente molto in voga in Cina; struttura leggera che più leggera non si può con nuovi materiali.
- Infine la quarta invenzione riguarda il packaging dei prodotti alimentari che dovrà essere anch’esso edibile – Esempio, la confezione dello yogurt potrebbe essere usata per aromatizzarlo.
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