Una spezia ‘tuttofare’. Il curry incassa un’altra recensione in suo favore: questa volta arriva da uno studio Usa che svela un’altra dote di uno degli ingredienti del condimento usato da centinaia di anni.
Ricercatori dell’Oregon State University hanno scoperto che la curcumina può provocare un modesto ma misurabile incremento dei livelli di una proteina ritenuta strategica per l’immunità innata, aiutando a prevenire infezioni nell’uomo e in altri animali. Si tratta del peptide antimicrobico catelicidina (Camp), che aiuta il sistema immunitario a respingere batteri, virus e funghi, anche se il nostro organismo non li ha mai incontrati prima.
Finora questa capacità di aumentare i livelli del peptide in questione era nota per la vitamina D. La scoperta di un meccanismo alternativo in grado di influenzare o accrescere il Camp, spiegano gli scienziati in uno studio pubblicato sul ‘Journal of Nutritional Biochemistry’, potrebbe aprire nuove vie alla ricerca sul fronte della nutrizione e della farmacologia.
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