En gamba Alberto Fortis quando cominciò a Milano. Poi i tempi cambiarono e lui andò a Music Farm. Vincenzo era un agente musicale già agente di De Gregori e di altri cantanti.
Morricone – La Leggenda del Pianista sull’Oceano
Bellissima questa scena: Novecento parte per suonare una canzone con un determinato tema, vivace diciamo, mentre poi quando vede il volto della ragazza si lascia trasportare dalle emozioni più profonde e suona ciò che per lui è l’amore.
Dalla sinistra francese un esempio di alta politica.
Melenchon ha invitato tutti i suoi sostenitori a votare per Hollande senza condizioni, perchè l’obbiettivo è quello di sconfiggere Sarkozy e la sua politica liberista. Conoscete un politico italiano che avrebbe fatto le dichiarazioni del rappresentante del fornte de la gauche?
Henry Cow – Ruins
Gli Henry Cow sono stati un gruppo musicale avant-prog inglese fondato all’Università di Cambridge nel 1968 dai polistrumentisti Fred Frith e Tim Hodgkinson. La formazione del gruppo è cambiata notevolmente nel corso degli anni, ma Chris Cutler (batteria) e Linsay Cooper (fagotto, oboe) ne hanno costituito il nucleo stabile insieme a Frith e Hodgkinson.
L’avversione per la musica commerciale ha tenuto il gruppo lontano dall’industria musicale dominante, permettendo invece la sperimentazione di nuovi generi. Coniugando lo sperimentalismo musicale con l’impegno politico, gli Henry Cow hanno partecipato alla fondazione del Rock In Opposition (insieme agli italiani Stormy Six e agli Univers Zero), punto di riferimento della musica indipendente europea per tutti gli anni settanta.
Il loro genere musicale è un progressive lontano da quello romantico dei Genesis o degli Yes e molto influenzato dalla musica sperimentale, dal jazz e dalla musica contemporanea
Euro: missione impossibile?
Viviamo ormai per pagare gli interessi sul debito pubblico. E’ una fornace in cui via via inceneriamo servizi sociali, nuove tasse, risparmi, case, diritti. Mentre alimentiamo questo roveto ardente ci impoveriamo. Più ci impoveriamo, più il debito aumenta e più aumentano gli interessi sul debito. Dopo sei mesi della cura Monti il debito pubblico è cresciuto e si avvicina ai 2.000 miliardi mentre l’occupazione è scesa e per questo, inevitabilmente, nel 2012 diminuirà bruscamente il gettito fiscale. Nel 2013 dovremo pagare oltre 100 miliardi di euro di interesse sul debito, circa un quarto dei 420 miliardi di tasse annuali. Ci stiamo avvitando come un aereo in picchiata per sostenere l’euro e pagare gli interessi accumulati dal Pdl e dal Pdmenoelle durante uno sciagurato ventennio.
A chi paghiamo gli interessi? Il debito pubblico è detenuto soltanto per il 14,3% da famiglie italiane. L’85,7% da banche, fondi e assicurazioni e altri investitori. Il 46,2% all’estero, in prevalenza banche francesi, tedesche, inglesi (*).
Tratto da: Euro: mission impossible | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/04/22/euro-mission-impossible/#ixzz1slRlfueC
– Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!