Pulizia, pulizia, pulizia.
Batteri presenti anche nelle urine di chi gode di ottima salute.
Scoperta la presenza di batteri nell’urina, anche in quella di chi gode di buona salute e non ha infezioni urinarie.
I risultati di un nuovo studio della Loyola Univerisity Chicago Stritch School of Medicine negli Stati Uniti contribuiscono a sfatare una credenza diffusa, quella che l’urina umana sia sterile. ”Viene insegnato persino ai medici che l’urina e’ priva di batteri, ora dovremo ricrederci”, ha dichiarato Linda Brubaker, ricercatrice a capo dello studio pubblicato sul Journal of Clinical Microbiology. La ricerca ha analizzato l’urina di un campione di donne che mostravano sintomi tipici delle comuni infezioni urinarie, ma in cui non era presente alcuna infezione effettiva.
USA: staminali per produrre ovuli, anche in donne adulte.
I testi scientifici sulla fertilita’ andranno presto riscritti. Lo sostiene Alice Roberts, professore di Public engagement in science all’Universita’ di Birmingham in un editoriale pubblicato su The Observer.
Riportando un recente studio di un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston, pubblicata su Nature Medicine, l’antropologa sostiene che non e’ piu’ scontato che la produzione di ovuli da parte delle donne termini con l’avanzare degli anni: la scoperta statunitense potrebbe infatti rivoluzionare gli studi sulla fertilita’ femminile e spingere a riscrivere i manuali scientifici sull’argomento.
Il Giappone riparte dal sole, al via costruzione del più grande parco fotovoltaico giapponese.
Esplorare le potenzialità su larga scala del fotovoltaico nell’approvvigionamento di energia elettrica. Ci prova il Giappone per ritornare a sperare dopo Fukushima, guarendo le ferite causate da un’energia malata qual è il nucleare. Kyocera ha annunciato la costruzione del più grande parco fotovoltaico giapponese, progetto avviato in collaborazione con l’IHI Corporation e la Mizuho Corporate Bank.
Il parco fotovoltaico da 70 MW sorgerà nell’area sudoccidentale dell’isola di Kyushu, nella città di Kagoshima, su 127 ettari di terre inutilizzate. Il costo totale del progetto si aggira sui 309 milioni di dollari. Si comporrà di 290 mila pannelli solari per un risparmio di emissioni di CO2 annue stimato in 25 mila tonnellate. Stando ai dati diffusi da Kyocera, potrebbe fornire elettricità sufficiente a soddisfare i consumi medi di 22 mila famiglie. I lavori partiranno a luglio ma non si sa ancora quando il parco sarà pronto ad entrare in funzione.
Il Giappone ha fretta di trovare un’alternativa pulita al nucleare, dal momento che lo spegnimento dei reattori ha causato un aumento delle emissioni di CO2, per via di un maggior ricorso alle fonti fossili. Puntare su vento e sole sembra al momento l’unica via d’uscita pulita da una sporca situazione.
Ikea delocalizza dall’Asia e sceglie produzioni Made in Italy.
Ikea ha deciso di delocalizzare una parte consistente delle produzioni in legno spostandole dall’Asia al Triveneto. Di fatto i nuovi mobili saranno prodotti a Km0. Già gli svedesi acquistano italiano per il 38% dal Veneto, per il 30% dal Friuli Venezia Giulia e per il 26% dalla Lombardia. La scelta perciò non sembrerebbe dettata solo da una necessità di sostegno all’immagine o per dirla proprio tutta di greenwashing. Probabilmente siamo più nel campo di una interessante visione del risparmio di risorse che si fonda su materie prime di qualità e elevate competenze disponibili in loco.
Di fatto nel 2011 l’Italia è stata il terzo fornitore dopo Cina e Polonia con l’8% di prodotti per lo più mobili in legno pari a 1 miliardo di euro di acquisti per il colosso svedese. Spiega questa virata economica in favore dell’Italia Lars Petersson amministratore delegato Ikea Italia:
Ikea è alla ricerca continua di possibili sviluppi degli acquisti in Italia che punta ad incrementare. Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici, grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici.
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Qualcuno si accorge che il governo dei tecnici fa solo danni.
