Io non ci sto!

Non ci sto a vedere Umberto Bossi come un povero cristo messo in croce dai suoi familiari e da una cricca di delinquenti. Quella gente è la stessa gente che per anni Bossi ha alimentato con il razzismo, l’antimeridionalismo, Roma Ladrona ed altre stronzate. E’ caduto dopo aver vissuto per decenni di questa spazzatura umana che gli faceva da corte ed è caduto come qualsiasi politicante di seconda fila: corruzione, connivenze con la criminalità organizzata e tutte le furbizie di chi usa la politica per proprio tornaconto personale. La lega Nord è stato ed è questo. Quindi nessuna pietà  per chi ha fatto del linciaggio contro il meridione una battaglia politica alimentandola poi con l’odio razziale e facendo morire diecine di migranti nel bel mezzo del mediterraneo e  in Libia, facendo approvare norme al limite del crimine contro l’umanità.  Vanno condannati con loro il sodale Silvio Berlusconi e il peggior nemico della sinistra Massimo D’Alema che hanno preteso, ognuno a modo proprio di dare legittimità ad un fenomeno eversivo fondato sul razzismo e sulla discriminazione. Dobbiamo vergognarci tutti di avere rappresentanti come Calderoli, Borghezio e Salvini. Mi vergogno di Bersani che con questa gente voleva aprire un dialogo in concorrenza con Berlusconi dimenticando i loro folcloristici riti pagani, salvo diventare al momento opportuno integralisti cattolici mentre Bersani sorrideva quando gridavano “Forza Vesuvio” e amenità del genere.

La Lega non è nelle istituzioni è contro le istituzioni. Non esiste una questione settentrionale ma ora e sempre una questione meridionale che trova le sue radici nell’Unità d’Italia  e della spoliazione del sud ad opera dei Savoia. Maroni non è il nuovo o la faccia onesta della lega, egli è ed è stato complice del suo capo. Non può essere considerato un interlocutore affidabile chi è stato condannato per crimini contro l’umanità dalla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo per l’infamia dei respingimenti.

In fondo al Mediterraneo giacciono diciassettemila vittime di questo ameno partito che ora muore soffocato dagli scandali e dalla connivenza svelata con la criminalità organizzata.

Siamo tutti colpevoli di aver fatto diventare partito un movimento xenofobo ed estremista.

Piuttosto che compiangere Bossi dovremmo chiederci come siamo arrivati a tutto questo di aver consentito che Bossi e soci diventassero il punto di riferimento di tutti quelli che spaventati dall’arroganza berlusconiana cercavano nella lega un referente politico che non trovava a sinistra perché questa sinistra che ci ritroviamo accetta il modello neoliberista.

La Lega ha speculato su problemi reali indicando soluzioni sbagliate: la scuola era in crisi per colpa degli insegnati meridionali, la crisi economica era colpa dei migranti che levavano lavoro agli operai. Ora è il momento che quelli che si sono ritrovati nelle file della lega perché non trovavano sbocco alle loro istanze rientrino al loro posto naturale riprendendo un battaglia di idee che sia realmente alternativa con un progetto politico che faccia loro scegliere dalla parte nostra evitando che la fine di Berlusconi e Bossi si trasformi nuovamente in una vittoria di istanze reazionarie e conservatrici.

Lascia un commento