Una vera pesca miracolosa, quella che l’Arpa Toscana (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) ha effettuato la scorsa settimana vicino all’isola della Gorgona (che fa parte del Parco nazionale Arcipelago Toscano), all’interno dell’area protetta “Santuario dei Cetacei”. Erano in corso campionamenti per verificare eventuali contaminazioni derivanti dal fatto che, in dicembre, la motonave da carico Venezia durante una tempesta molto violenta ha perduto nella zona 198 bidoni pieni di veleni. La rete dell’Arpa ha tirato su uno di questi bidoni. Vuoto. Il che significa che i veleni ora sono liberi di scorrazzare insieme a balenottere, capodogli, delfini, globicefali e altri sacrificabilissimi esemplari di vita residua nei nostri mari. L’ennesima grossa grana ambientale dimenticata dai media è scoppiata perché niente e nessuno impedisce ad una nave carica di sostanze tossiche di attraversare un tratto di mare protetto: nemmeno quando il barometro va giù in picchiata.
Energie rinnovabili addio.
Sta per calare la mannaia sugli incentivi alle energie rinnovabili: il ministro Clini dice che bisogna ridurre i costi. Il web si accalora sull’ipotesi che le bozze del quinto conto energia siano state scritte dall’Enel (che smentisce), ma il punto fondamentale sfugge a tutti: le energie rinnovabili saranno anche care, ma il loro costo di produzione diminuisce. Invece il petrolio (cioè benzina e gasolio) è caro, continuerà ad essere caro e probabilmente sarà sempre più caro anche senza gli aumenti delle accise (che sono cari). Quindi per ottenere la crescita di cui il Professore si riempie la bocca è indispensabile ridurre la dipendenza dal petrolio, che si comporta come un vampiro nei confronti della già anemica economia. L’inquinamento e il riscaldamento globale sono fattori reali e determinanti (secondo me), ma ininfluenti rispetto all’evidenza contabile. Il beneficio vero, presente e futuro, non è tagliare le rinnovabili: è invece imparare a vivere con meno petrolio, meno gasolio, meno benzina. Che, fra l’altro, è arrivata a sfiorare i 2 euro al litro.
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La nuova legge elettorale? Peggio del porcellum.
La Casta non molla. Mai. E figuriamoci se lo fa con le regole base della democrazia. Con la legge elettorale. Il nuovo accordo, fimato da ABC, Alfano Bersani Casini, che dovrebbe riformare il “Porcellum”, è il peggio che ci si potesse aspettare. Analizziamone alcuni punti fondamentali. Uno: le preferenze. Occorreva tornare a un sistema che garantisse la libera scelta dei rappresnetanti da parte dell’elettore. Ma nella bozza della nuova riforma, non c’è traccia di tutto ciò. I candidati verranno scelti comunque dalle segreterie di partito. Parlano di preferenze, ma è una menzogna: saranno i capipartito a decidere chi entra in lista e chi no. Secondo: la quota proporzionale. Fissando lo sbarramento al 5%, si garantisce l’ingresso in Parlamento soltanto alle forze politiche maggiori, cioè ai partiti più grandi. Dunque, c’è un deficit di rappresentanza democratica evidente per le aggregazioni politiche minori, i cui voti verrano spalmati sulle liste che otterranno il quorum. Terzo: la coalizione. E’ il punto peggiore. A differenza della legge attuale, non ci sarà più l’obbligo di indicare prima la coalizione. Le alleanze si faranno dopo, in Parlamento. Questo vuol dire che ogni partito potrà liberamente allearsi con chi vuole, senza alcun rispetto delle indicazioni degli elettori, dell’area politica di appartenenza, del programma. Sarà una pura e semplice spartizione di potere.
L’uomo giusto al posto giusto.
Ora che la Lega Nord può contare sul supporto di Renato Pozzetto …
Se si incazza Cicchitto sono guai.
Detrazione farmaci 2012 novità!
Si avvicina a passi veloci la denuncia dei redditi 2012 relativa all’anno precedente (2011).
E qualche sorpresa per i contribuenti che hanno portato la documentazione ai vari CAF c’è stata: lo scontrino parlante con codice fiscale non è più sufficiente per detrarre quelli che sono definiti ‘dispositivi medici’.
Obesità nei giovani: nei ragazzi aumenta il rischio di steatosi epatica
I ragazzi obesi con particolari varianti genetiche possono essere piu’ inclini alla steatosi epatica, una delle principali cause di malattia epatica cronica nei bambini e negli adolescenti dei paesi industrializzati.
E’ quanto emerge da uno studio condotto da un team della Yale School of Medicine pubblicato su Hepatology. Guidati da Nicola Santoro, docente presso il Dipartimento di Pediatria della Yale, i ricercatori hanno misurato, grazie alla risonanza magnetica, il grasso epatico presente nei bambini. Lo studio si e’ basato su tre diversi gruppi etnici, includendo 181 caucasici, 139 afro-americani e 135 bambini ispanici, con una eta’ media di 13 anni. ”Nei bambini affetti da questa patologia abbiamo osservato una variante genetica comune, associata a un aumento dei trigliceridi e a una bassissima densita’ dei livelli di lipoproteine?”, ha detto Santoro.