Determinata per la prima volta la struttura atomica tridimensionale di due tra i più importanti recettori per gli oppioidi, i cosiddetti recettori “mu” e “kappa”, coinvolti rispettivamente nella mediazione delle sensazioni di piacere e dolore e nella regolazione dell’umore e delle esperienze psicotiche. La scoperta apre le porte alla progettazione di farmaci più sicuri ed efficaci per il trattamento del dolore, delle dipendenze e di diversi disturbi psichiatrici.
Per la prima volta è stata determinata la struttura atomica tridimensionale di due recettori umani per gli oppioidi, molecole presenti sulla superficie delle cellule cerebrali che si legano agli oppioidi e sono coinvolte in modo essenziale negli stati di piacere, dolore, dipendenza, depressione, psicosi e altre ancora. Le nuove dettagliate informazioni sulla struttura atomica di questi recettori – pubblicate in due articoli apparsi su “Nature” – su cui agiscono innumerevoli sostanze, dall’eroina agli anestetici ospedalieri, apre la strada alla progettazione di farmaci oppioidi più sicuri ed efficaci.
Fra i molteplici sottotipi di recettori degli oppioidi presenti nel cervello umano – che concorrono tutti insieme in una sinfonia di attività non ancora pienamente compresa – si distinguono per importanza i recettori mu, delta, kappa e nocicettina/orfanina FQ.
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