Silvio Berlusconi protagonista di una vicenda piuttosto sui generis in riferimento alla sua villa di Arcore. L’attuale sindaco della cittadina lombarda si è resa conto che le spese per i due lampioni che illuminano la strada privata ai lati della dimora dell’ex presidente del Consiglio, per un costo di 120 euro l’anno, non sono a carico di Berlusconi, bensì dell’amministrazione comunale. Possibile che uno degli uomini più ricchi del globo, secondo in Italia alle spalle dell’imprenditore Ferrero (come testimoniato anche dalla classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes), venga meno al pagamento di soli 10 euro al mese?
Trent’anni di luce gratuita – In realtà lo stesso sindaco di Arcore, Rosalba Colombo del Partito Democratico (la cui vittoria alle elezioni poco meno di un anno fa fece scalpore), ammette che la colpa (se colpa vogliamo definirla) è dei suoi predecessori. I lampioni in questione sono stati installati nella via privata San Martino circa trent’anni fa e il Comune fino a oggi non aveva mai chiesto un euro (una lira fino al 2002) a Berlusconi. E’ stato l’ufficio tecnico del Municipio a scoprire che in realtà le spese in questione dovrebbero essere a carico del patron di Mediaset.