A tu per tu con l’autrice di “La voce invisibile del vento” (Garzanti – http://bit.ly/wjcLXS)
Meriteremmo politici migliori. Oggi siamo ostaggio delle banche, e il denaro manipola la nostra vita.
Ostaggi di politici e banchieri – Intervista a Clara Sanchez.
Arrestato Geroge Clooney.

Da noi in Italia non hanno mai arrestato un VIP o un politico, nemmeno quando è stato scovato con le mani nel sacco: oggi sono venute fuori le rivelazioni dell’architetto Leuci nell’inchiesta in cui è indagato il presidente leghista del consiglio regionale lombardo Boni: “Per montare affari immobiliari era necessario passare da lui. Il denaro andava mandato ai politici e diviso tra Forza Italia e Lega Nord”. Mazzette e tangenti di decine di migliaia di euro, ma per i politici nostrani mai un giorno di carcere, sempre lasciati liberi di continuare a rubare, in piena libertà.
Meno male che ci ha pensato Hitler.
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A. Hitler e Papa Pio XII |
Caspita questi chierici! Non la mandano certo a dire. E così è stato addirittura per il Banchiere del Papa, il presidente della banca Vaticana (IOR) Ettore Gotti Tedeschi.
Gotti Tedeschi, infatti, mentre interviene alla presentazione di un libro di Tremonti (la casta, si sa, sostiene la casta) pensa bene di gelare la platea on un inquietante storiella su Hitler in Paradiso (e se lo dicono loro…).
E i motivi per cui Hitler rivendica il suo diritto al Paradiso è che avrebbe salvato il lavoro e l’occupazione con la guerra, mandando sei milioni di persone a fabbricar cannoni e altre sei a fare la guerra e a espropriare le ricchezze con cui fabbricare i cannoni! La storiella, secondo il banchiere, ci ammonisce al fatto che “la guerra fa bene all’economia”. Agghiacciante!
Ma non dovrebbero essere l’Istituto che promuove la pace e l’amore nel mondo!?
E, visto che siamo in piena crisi e in crescita della disoccupazione, a quali e quante altre guerre dobbiamo prepararci!!?
Qui il video delle incredibili dichiarazioni di Ettore Gotti Tedeschi: fonte video.repubblica.it
PACCO E CONTROPACCO.
I flavonoidi sono alleati del cuore, ma anche poco consumati.
La ricerca scientifica suggerisce i benefici per cuore e arterie di una dieta ricca di flavonoidi, composti chimici naturali di cui sono ricchi i vegetali. Ma un’indagine condotta su oltre 7.500 connazionali rileva che nei piatti degli italiani i flavonoidi scarseggiano: nella Penisola si beve tanto caffè ma poco tè, che rispetto alla ‘tazzina’ contiene concentrazioni maggiori di sostanze amiche della salute cardiovascolare. Ma la bocciatura più pesante arriva sul fronte del consumo di frutta e verdura: oggi l’alimentazione-tipo degli italiani è lontana dalle ‘dosi’ ideali raccomandate dagli specialisti.
Da qui l’appello degli esperti: riscoprire l”abc’ della dieta mediterranea.
Ai flavonoidi sono state riconosciute virtù antinfiammatorie e antiossidanti. In particolare, i risultati di uno studio pubblicato a inizio anno sull”American Journal of Clinical Nutrition’ indicano che a un alto apporto di flavonoidi nella dieta corrisponde un minore rischio di gravi malattie cardiovascolari. Partendo da questa nuova conferma, l’Osservatorio nutrizionale Grana Padano ha cercato di ‘misurare’ il consumo pro-capite di flavonoidi in Italia, sondando le abitudini di 7.645 over 18, 4.681 donne e 2.964 uomini.
Gli alimenti mediamente più ricchi di flavonoidi – ricordano gli specialisti in una nota – sono tè, vino rosso, frutta (soprattutto gli agrumi), verdura, olio d’oliva e cioccolato. Ebbene, dall’indagine è emerso che il tè viene consumato dal 30% circa della popolazione, più dalle femmine che dai maschi (32% contro 25,5%). Sicuramente maggiore è il consumo di caffè, bevuto regolarmente dall’80% della popolazione senza differenza tra i sessi, mentre il vino rosso è consumato dal 55% e specialmente dagli uomini (65% contro 48%). Per quanto riguarda la frutta, e in particolare gli agrumi, la mangia il 60% della popolazione.