Dr. John, il semileggendario pianista e cantante della Louisiana che iniziò a suonare già negli anni Cinquanta, per il suo primo album su etichetta Nonesuch Records ha preferito affrancarsi dal suo passato. In una sorta di catarsi che l’ha portato a rinnovarsi in parecchi elementi, il musicista (Malcolm John Rebennack Jr, il cui LP di debutto “Gris-gris” del 1968 figura nella lista dei migliori 500 album d’ogni tempo dell’edizione USA di “Rolling Stone”) ha reclutato come produttore Dan Auerbach dei Black Keys. Dan è nato nel 1979, Dr. John nel 1940. E poi: via i bravissimi, rodatissimi e spettacolari -ma anche un po’ “soliti”- musicisti che lo avevano accompagnato sulle sue ultime prove discografiche. Largo ad un gruppo di giovani, sicuramente meno esperti ma probabilmente più freschi. John e i ragazzi hanno registrato presso lo studio del veterano musicista, l’Easy Eye Sound di Nashville.
Frequenze Tv, sospeso il Beauty Contest.

Qual è il valore delle frequenze televisive? Il Governo Monti ha deciso di prendersi un pausa di riflessione di 90 giorni per decidere sul «beauty contest», ovvero la procedura individuata dal governo Berlusconi per assegnare gratuitamente sei frequenze ad altrettante aziende dotate di caratteristiche predefinite. Ad annunciarlo è stato il Ministro il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, al termine del Cdm: «Lo abbiamo fatto perché le condizioni di mercato e tecnologiche che avevano dato vita al beauty contest sono fortemente cambiate nel corso degli anni e perché in questo momento stiamo chiedendo ai cittadini grandi sacrifici in molte aree».
Si chiamino i prefetti.
“Capisco il disagio in Sicilia. Ma adesso se un anziano va in un negozio non trova niente. Ci sono in corso blocchi e intimidazioni. Mercoledi’ il governo ricevera’ il governatore Lombardo, ma dicono che i blocchi non si fermano. Io dico che se non sbloccano i blocchi si chiamano i prefetti” Pier Luigi Bersani.
Uno che fa queste dichiarazioni ed invoca l’intervento dei prefetti, è ancora da considerare “di sinistra!”?
Draghi contro le agenzie di rating.
Quando le agenzie di rating (lungi da me difenderle) valutavano come spazzatura i debiti dei paesi del Sud del mondo, Standard&Poor e soci erano la bibbia e servivano come una clava per imporre privatizzazioni, svendite e distruzione di servizi pubblici di base, salute, educazione e per permettere a speculatori e multinazionali di lucrare sulla miseria.
Adesso che colpiscono le grandi capitali europee, Vienna, Parigi, Roma, il presidente della BCE Mario Draghi, le attacca e vaticina che dovremo imparare a farne a meno. Meglio tardi che mai!
Glioblastoma: una esaustiva ricerca sul suo sviluppo e progressione.
La maggior parte delle ricerche sullo sviluppo del glioblastoma, un tumore al cervello con prognosi infausta, si e’ finora concentrata sulla trascrizione genetica, ma ora gli scienziati suggeriscono che anche la fase della regolazione post-trascrizionale potrebbe essere altrettanto importante, se non addirittura piu’ decisiva.
In un articolo pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Research, organo dell’American Association for Cancer Research, un gruppo di scienziati guidati da Luiz O. F. Penalva, docente presso il Dipartimento di biologia cellulare e strutturale dell’Health Science Center di San Antonio – Universita’ del Texas, ha illustrato come la connessione tra due proteine di RNA (Musashi1 e Hur) possono avere importanti conseguenze per il glioblastoma. “Si tratta di una scoperta assolutamente nuova rispetto a quello che finora potevamo soltanto immaginare a proposito di quel che sapevamo del glioblastoma”, ha detto Penalva. “La maggior parte di cio’ che sappiamo dalle ricerche sinora condotte su questa patologia, infatti, si limita alla trascrizione genica. Ma ora abbiamo dimostrato che ci sono anche altri processi regolativi che prescindono dalla trascrizione e che, ciononostante, contribuiscono alla formazione del tumore”. Le proteine di RNA costituiscono la chiave di tutti i processi cellulari, dallo splicing alla traduzione. Le modifiche che interessano sia la loro funzione sia la loro espressione, possono avere conseguenze drammatiche per la produzione di proteine e condurre a stati patologici, tra cui il cancro.
Senescenza cellulare: non rappresenta una barriera per le cellule tumorali.
Le cellule tumorali, inserite in un ambiente nutritivo e di crescita adatto, tendono a proliferare indefinitamente. Questo ha fatto supporre che la senescenza cellulare potesse rappresentare una barriera alla loro crescita. Una collaborazione interdisciplinare tra l’Istituto per l’energetica e l’interfasi del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Ieni-Cnr), l’Universita’ di Milano e la Cornell University (Usa) ha mostrato come la senescenza cellulare, che avviene spontaneamente nelle cellule di melanoma, non ne arresta la crescita.
I risultati dello studio sono stati appena pubblicati sulla rivista open access PLoS Computational Biology. ”Il lavoro ha cercato di esplorare la relazione tra il melanoma e la senescenza cellulare, ovvero il processo naturale per cui le cellule, invecchiando, smettono di dividersi – spiega Stefano Zapperi dello Ieni-Cnr – Da qui l’idea di seguire la crescita in vitro di cellule di melanoma, monitorando il numero di quelle senescenti. Dopo tre mesi, effettivamente, la crescita ha cominciato a rallentare e la maggioranza delle cellule sono diventate senescenti, ma senza che il processo di crescita si arrestasse mai completamente. Infatti, subito dopo e’ ripreso alla velocita’ iniziale, mentre le cellule senescenti sono progressivamente scomparse”. Una consistente presenza di cellule senescenti e’ stata osservata nei tumori ottenuti in topi immunocompromessi (con sistema immunitario modificato).
L’agricoltura sostenibile salverà i greci dalla crisi economica.
Aumenta in Grecia il numero dei disoccupati, giovani e meno giovani, laureati e non, che tornano nei campi per sfuggire alla crisi economica. L’agricoltura, secondo i dati diffusi dalla Confederazione Pan-ellenica delle Associazioni agricole, è l’unico settore che ha manifestato segnali evidenti di ripresa negli ultimi anni. Tra il 2008 ed il 2010 ha creato 32 mila nuovi posti di lavoro, in gran parte occupati dai greci e non da immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia, come avviene solitamente nei nostri campi.
Chi aveva qualche ettaro di terreno, ereditato dai nonni, in qualche isoletta sperduta e nelle campagne, ha abbandonato la desolazione occupazionale ed il degrado in cui versa Atene per tornare a zappare la terra, darsi all’ecoturismo o aprire degli allevamenti.
I giovani mostrano sempre più interesse per le facoltà di agraria ed i corsi di formazione incentrati sulle pratiche agricole ecologiche, tanto che le iscrizioni in alcune scuole sono più che triplicate negli ultimi anni. I greci vogliono far fruttare la terra e sono interessati soprattutto alla produzione di formaggi e vini.
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