Archive for gennaio 4th, 2012

gennaio 4, 2012

Antonello Venditti-Ricordati di me – Buonannotte compagni.

Una bella, vecchia canzone che scalda il cuore  e ti fa venire la voglia di abbracciare quella donna che sta di fronte a te e condivide l’età che avanza, i problemi dei figli, del lavoro ed è sempre pronta a regalarti un sorriso a stringerti a te  e a mettere una buona parola su tutto.

Diventare vecchi è bello anche per questo.

gennaio 4, 2012

Sosteniamo la giuts lotta dei sindacati (finalmente) uniti.

La Cgil contro Cisl e Uil,

La Cgil anche oggi torna a chiedere al governo Monti un piano per il lavoro e di non convocare separatamente i sindacati al tavolo delle trattative come già aveva fatto ieri. Il maggior sindacato italiano su twitter ritorna sulla questione e chiede a Monti di parlare chiaro e individuare “obiettivi e strumenti” se realmente è interessato ad un accordo con i sindacati, per la Cgil questo “è solo buon senso altrimenti è solo tutto fumo per decidere da soli”. Il sindacato della Camusso, risponde anche a chi li aveva accusati di voler ritornare alla concertazione degli anni 90, affermando che le cose importanti sono due, che ci sia “un confronto serio e onesto” e che i tre sindacati arrivino alla concertazione con una posizione comune.

La Cgil, oggi, infatti, si rivolge anche direttamente a Cisl e Uil, invitando gli altri due sindacati confederali a trovare una linea comune altrimenti si rischia di essere poco coerenti, “bisogna concordare uno spartito, non si può chiedere ogni giorno concertazione e poi accettare di fare i solisti stonati”, sono le parole che la Cgil tramite un twitter indirizza agli altri due maggiori sindacati italiani. Una vera e propria presa di posizione dopo le parole di ieri di Bonanni e Angeletti che si erano dimostrati più possibilisti ad un confronto separato con il Governo, sottolineando che la forma del confronto tra Governo e sindacati non è importante, ciò che è importante è la sostanza e cioè che il Governo accolga le proposte delle parti sociali.

gennaio 4, 2012

Compagni, riunifichiamo la sinistra italiana.

La tematica dell’unione della sinistra è una questione da sempre irrisolta nello scenario politico italiano. C’era una volta Bettino Craxi, che al di là di discutibili azioni ed eventi aveva un sogno: l’Unità Socialista.

L’occasione si ebbe nel 1989, i riformisti del Partito Comunista Italiano, primo fra tutti il nostro attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, spingevano per una convergenza assieme ai Socialisti di Craxi, creando un forte dibattito in tutto il Paese. La stragrande maggioranza dei membri del PCI si mostrò disponibile, così come quelli del PSI. Tuttavia, Craxi preferì rimanere al governo con il pentapartito e non si dimise. Il riavvicinamento tra comunisti e socialisti resterà un miraggio, un appuntamento mancato che graverà sul futuro della sinistra italiana fino ad oggi.

Il sogno Craxiano di unità Socialista è ancora attuale: è l’unico presupposto indispensabile per qualsiasi evoluzione sociale. I partiti della Sinistra italiana, che nel Parlamento Europeo si identificano nell’ S&D (Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici) e nel PES (Partito del Socialismo Europeo), dovrebbero riunirsi un un unico grande partito socialdemocratico, progressista e riformista.

Niente più accozzaglie centriste, solo un grande Partito di Sinistra di ispirazione socialista che possa concentrarsi sul miglioramento della vita delle persone in modo da proteggere i più vulnerabili non solo in un momento di crisi, ma anche oltre. Un grande Partito che si possa identificare nel contesto del Socialismo Europeo, che possa promuovere la giustizia sociale, riformare i mercati finanziari, difendere l’eguaglianza sociale e la parità dei diritti. Un unico Partito che abbia un forte carattere e una lunga e duratura storia.

Fonte antonio stornello.

Ci siamo! siamo tutti d’accordo e allora prendiamo qualche iniziativa concreta.

gennaio 4, 2012

ARGENTINA, ESPERIMENTI SU NEONATI POVERI: MUOIONO IN 14. LABORATORIO USA MULTATO

Facevano esperimenti sui neonati di famiglie povere. Test che sono costati la vita a 14 piccoli. La giustizia argentina ha confermato oggi di aver imposto una multa di un milione di pesos (circa 180.000 euro) al laboratorio Usa Glaxo Smith Kline (GSK) e a due suoi medici per gli esperimenti clinici effettuati  tra il 2007 ed il 2008, in tre città del nord ovest del Paese. Lo rende noto oggi il quotidiano ‘La Nacion’, precisando che gli esperimenti puntavano alla realizzazione di un vaccino per prevenire la polmonite acquisita e l’otite acuta.
Il laboratorio ed i due medici avevano opposto ricorso ad una prima sanzione in tal senso. Oggi, però, il giudice Marcelo Aguinsky l’ha confermata ribadendo le indagini del Dipartimento nazionale su medicine, alimenti e tecnologie mediche (Anmat) secondo il quale gli esperimenti sono stati effettuati con numerose irregolarità. Secondo il giornale, la GlaxoSmithKline ha reso noto in un comunicato che farà appello anche per questa sentenza, che le famiglie coinvolte «erano a conoscenza degli esperimenti come prevede la legge» e che, tra Argentina, Panama e Colombia, ne sono stati già realizzati per lo stesso scopo «circa 14.000».

Solo una multa: quasi un affare.

gennaio 4, 2012

Maroni in crisi di astinenza dà i numeri!

”Il governo vuole cancellare il mio decreto sul permesso di soggiorno a pagamento!!! Io dico alla ministra Cancellieri di non azzardarsi a farlo, sarebbe un atto di vera e propria discriminazione nei confronti dei cittadini padani e italiani, un attacco ai diritti di chi lavora e paga la crisi che la Lega non puo’ accettare”. Lo scrive, in un post sul suo profilo Facebook, il leghista ed ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

gennaio 4, 2012

Prete Lefevbriano benedice corteo neo fascista con saluto romano.

Don Giulio Maria Tam benedice col saluto romano il corteo di Forza Nuova per l’inaugurazione della nuova sede di Bergamo.

gennaio 4, 2012

Si può crescere.

BARI – Tempi bui per l’economia e per l’occupazione in particolare, ma secondo l’Istat, che in qualche maniera rafforza il quadro congiunturale illustrato dal presidente Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa di fine anno, la Puglia è in controtendenza al punto da guidare il plotone (esiguo) di regioni con un segno più davanti alla voce nuovi occupati. Il periodo di riferimento è quello che va dal primo trimestre 2010 al primo trimestre 2011: l’Istat mette la Puglia, con i suoi 25mila ingressi (o rientri) nel mondo del lavoro davanti a Veneto (20mila) e Piemonte (17mila).

«Anche il Sole 24 ore – commentano i dati i consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà, Michele Losappio e de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato – conferma la performance positiva della Puglia sul lavoro, mentre Calabria e Campania affondano. Siamo consapevoli che questi dati non sono sufficienti a mutare radicalmente il quadro della regione, soprattutto di fronte a un 2012 “lacrime e sangue”, tuttavia costituiscono una conferma del dinamismo della Puglia e dell’ef ficienza delle sue politiche di sviluppo, smentendo ilcatastrofismo della destra e la favola di un presidente che non sa far di conto».

gennaio 4, 2012

perchè non cominciamo a nazioanalizzarew qualcosa invece di dismettere.

ExxonLa Camera di Commercio Internazionale (ICC) ha stabilito che il governo venezuelano dovrà versare alla compagnia petrolifera Exxon 908 milioni di dollari a titolo di indennizzazione per la nazionalizzazione della stessa in Venezuela. La cifra rappresenta una sconfitta totale per la multinazionale che pretendeva 10 miliardi di dollari ed è inferiore al miliardo offerto dallo stesso governo di Hugo Chávez. Resta da definire il conflitto con la ConocoPhillips che pretende dal governo bolivariano 31 miliardi di dollari per operare come socio di minoranza nella zona dell’Orinoco, la più grande riserva al mondo di greggio.

gennaio 4, 2012

Tecnico o paraculo?

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Andrebbe ritagliato e appeso in tutte le aule scolastiche del Paese – ma anche nei bar, in metropolitana, negli autogrill etc – il dossier sulle spese miltari firmato oggi da Giampaolo Cadalanu su Repubblica.

Dal quale tra l’altro emerge che:

1) La portaerei Cavour, costata un miliardo e mezzo, succhia ogni giorno centomila euro di soldi pubblici se sta ferma in porto a Civitavecchia e duecentomila se è in navigazione. Del tutto ignota la sua utilità in termini di difesa – l’Italia per sua fortuna è di per sé una grande portaerei – ha quindi solo funzioni offensive. Insomma, andare a fare la guerra lontano dalle nostre coste. E’ stata fortemente voluta dall’attuale ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, quando era ammiraglio di Marina ai vertici dello Stato Maggiore.

2) In termini strategici, la medesima portarei ha come scopo principale ospitare i famosi cacciabombardieri F-35 da 15 e più miliardi di euro, il cui acquisto è stato voluto sempre dall’attuale ministro Di Paola, quando era ai vertici dello Stato Maggiore.

3) Mentre in America il repubblicano John McCain si è opposto al finanziamento del progetto F-35 (definendolo poche settimane fa uno «scandalo» e una «tragedia») e perfino in Israele non mancano generali e analisti militari che lo considerano uno spreco, l’ammiraglio Di Paola è rimasto un entusiasta fan degli aeroplanini supercostosi da piazzare sulla sua portaerei supercostosa.

4) Siccome la Cavour con gli F-35 non gli bastava, Di Paola ha ordinato anche dieci fregate Fremm per sei miliardi di euro di spesa complessiva.

Ora, questo è sicuramente un governo di «tecnici», cioè competenti e neutrali. Quanto vi sia di competente e soprattutto di neutrale nella scelta di tagliare redditi e pensioni spendendo miliardi per questi giocattoli da guerra d’attacco, bah, vedetelo un po’ voi.(piovono rane)

gennaio 4, 2012

La finanza indaga e il compagno Cicchitto s’incazza.

La finanza tra i Vip di Cortina d’Ampezzo per un’operazione di contrasto all’evasione fiscale. Controlli in alberghi e boutique di lusso, tra porsche e pellicce di visone. Scovati diversi evasori totali, personaggi del tutto ignoti al fisco che non hanno mai pagato un euro di tassa in vita loro.

Eppure c’è una parte politica che invece di applaudire alle forze dell’ordine, protesta e condanna queste operazioni di contrasto all’evasione fiscale.
La prima palma d’oro dell’imbecillità della casta 2012 tocca a Fabrizio Cicchitto, capogruppo del PDL alla Camera, già deputato del Partito Socialista di Craxi fin dal lontano 1976 e membro della loggia massonica P2.

Cicchitto non si limita a condannare i controlli della finanza nel regno dei VIP di Cortina, ma addirittura minaccia i vertici dell’agenzia per le entrate e della Guardia di Finanza affinchè non si permettano più in futuro di mettere il naso nei conti e negli affari degli straricchi evasori e commercianti di Cortina. Nel suo comunicato all’ansa di stamane il tono intimidatorio di Cicchitto è alquanto chiaro: “coloro che sovrintendono alla lotta all’evasione fiscale e quindi tra essi in primo luogo il dottor Befera devono anche avere la consapevolezza che operazioni come quelle fatte ieri a Cortina con controlli a tappeto rispetto a tutta un’area perche’ presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale”.

Qui di ideologia ce ne è ben poca, di soldi nascosti al fisco invece ce ne sono tanti.
E a pagare continuano ad essere sempre e solo gli onesti imprenditori, i lavoratori e i pensionati.
Insomma, a Cicchì, ma vaffanCortina…