È RECESSIONE: lo ha detto la Confindustria, lo ha predetto l’Abi. Manca solo il “sì” definito dell’Istat che, pur parlando di un Pil in declino, non ha ancora pronunciato “l’orrido” vocabolo per il semplice motivo che – ad essere precisi – per definire una recessione bisogna certificare un arretramento economico per sei mesi di fila.
I primi tre sono già ufficiali: nel periodo luglio-agosto-settembre – segnala l’istituto di statistica – il Pil è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente: non accadeva dalla fine del 2009. Ma tutto lascia pensare che non sia finita qui. Ne è sicura la Confindustria, che stima per il 2012 un prodotto interno lordo in calo dell’1,6 per cento (“ma la caduta potrebbe essere peggiore” ha detto la Marcegaglia).
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