C’è stata una polemica con Lou Reed per la coda malinconica che era stata tolta dal gruppo al pezzo. Poi è stato rimesso perchè Lou Reed che aveva lasciato il gruppo ebbe a dire “come si può esssere cosi stupidi?”
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C’è stata una polemica con Lou Reed per la coda malinconica che era stata tolta dal gruppo al pezzo. Poi è stato rimesso perchè Lou Reed che aveva lasciato il gruppo ebbe a dire “come si può esssere cosi stupidi?”
Silvio Berlusconi è alla presentazione del libro di Bruno Vespa (…) e a poche ore dalla strage di senegalesi provocata dal nazifascista Casseri, decide di farci sapere (ancora una volta) quello che pensa del Duce, di quel democratico ventennio, e di quei diari-bufala che continua a leggere da anni …
“Sto leggendo i diari di Mussolini e le lettere della Petacci e devo dire che mi ritrovo in molte situazioni. Anche con le lettere della Petacci”. Lo dice l’ex premier Silvio Berlusconi, che ricorda come Mussolini si lamentasse del fatto di non potere neppure raccomandare una persona. “Che democrazia è questa?”, si chiedeva Mussolini. E infatti, fanno notare a Berlusconi, non era una democrazia quella di Mussolini. Ed il Cavaliere: “Beh era una democrazia minore”.
Le nostre tradizioni religiose e culturali assai diverse tra loro non possono impedirci di impegnarci insieme attivamente contro tutte le forme di disumanità e in favore di una maggiore umanità. I principi enunciati in questa dichiarazione possono essere condivisi da tutti gli uomini che hanno convizioni etiche, motivate religiosamente o meno.(Dichiarazione per un’etica mondiale, Chicago 4 settembre 1993, cap.1)
Grande è la confusione che regna nel Pd con il governo Monti. Ne è colpito in modo particolare il suo segretario Pier Luigi Bersani che ieri, in un’intervista al Corriere della Sera , è intervenuto questione dell’Ici alla Chiesa.
Il leader democratico afferma che «Il governo deve fare chiarezza su una normaesclama – quella che distingue gli immobili adibiti al culto da quelli a fini commerciali, applicata sinora in modo confuso».
Bersani dimentica un particolare: la normativa sull’Ici fu varata da un governo guidato Giuliano Amato, e modificata da un esecutivo di cui lo stesso Bersani era ministro, cioè il secondo governo Prodi. Quindi la «confusa applicazione» agli immobili ecclesiastici della normativa sull’Ici– è tutta interna alla sinistra. E Bersani non può chiamarsi fuori. Questo conferma che il PD ha perso la strada e navighi verso lidi lontani dalla sinistra.
Ospite di “La crisi – In 1/2 ora”, programma di approfondimento condotto da Lucia Annunziata su rai3, Gianluca Iannone, leader del movimento Casa Pound, ribatte polemicamente alle domande della giornalista riguardo all’omicidio-suicidio di Gianluca Casseri, noto come simpatizzante del movimento politico. Iannone si dimostra innanzitutto seccato per l’appellativo “assassino di Casa Pound”, data a Casseri dal ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi, precedentemente intervistato dall’Annunziata. Nel corso del dibattito, Iannone si dissocia dai deliri pubblicati sul sito di estrema destra stormfront (http://www.stormfront.org/forum/t852050/) e difende pervicacemente il proprio movimento. Definisce il Casseri un folle e nega qualsiasi influenza politica sul gesto dell’omicida. A dare man forte a Iannone è Fabio Granata (FLI), che assolve Casa Pound da ogni responsabilità ideologica e punta il dito contro il clima di odio e di intolleranza razziale ingenerato dalla Lega Nord.
Ieri in Senato è andato in scena l’ennesima pagliacciata della Lega Nord.
Così dopo Torino, in questa Italia in crisi economica e di valori (e insieme sono davvero cazzi), oggi ricordiamo Samb Modou, 40 anni, Diop Mor, 54 anni, lavoratori senegalesi, uccisi da un razzista a Firenze.
E ricordiamo anche Francesco Pinna, 20 anni, ennesimo morto di lavoro.
L’arresto di Michele Zagaria ROMA – “Il clan dei Casalesi non sarà davvero finito finchè non si colpirà quell’area grigia del rapporto tra imprenditori e politici che hanno favorito gli imprenditori in cambio di voti. Politici che sono stati al governo del nostro Paese, che siedono sui più alti scranni del Parlamento”. Lo ha detto Giovanni Conzo, pm della Dda di Napoli che si occupa delle inchieste sui Casalesi, dopo aver assistito a Roma allo spettacolo teatrale “Toghe rosso sangue” sui magistrati uccisi dalle mafie e dal terrorismo.
Conzo ha ricordato che circa un mese e mezzo fa “un collaboratore di giustizia mi ha riferito che gli erano stati offerti 500 mila euro, poi portati a un milione, dall’emissario di un imprenditore dei rifiuti, per uccidere un mio collega, Alessandro Milita, il pm che aveva chiesto l’arresto di Nicola Cosentino”.(fonte La Repubblica)