Andare a letto con questa musica fa dormire meglio.
e poi vuoi mettere? il Napoli ha vinto e il Milan ha perso. Una bella soddisfazione.
Ciao Silvio!
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Andare a letto con questa musica fa dormire meglio.
e poi vuoi mettere? il Napoli ha vinto e il Milan ha perso. Una bella soddisfazione.
Ciao Silvio!
Questo pezzo non risultava sulla copertina del disco dei Clash, nè nella busta interna. Insomma un pezzo fantasma che però divenne un successo negli USA e fu il primo singolo dei Clash a varcare la soglia dei top 30.
I casi della vita!
Mentre si studiano manovre finanziare per recuperare 30 miliardi di euro in due anni, le spese militari in Italia sono cresciute dell’8,4 percento, con una spesa addizionale di 3,4 miliardi di euro, dal 2010.
Arriva oggi in Commissione Difesa della Camera l’ennesimo piano di armamento per il nostro Paese. Blindati Lince, carri armati con cannoni da 120 millimetri, aerei senza pilota, e così via. Per un totale di 500 milioni di euro, da spendere entro la fine dell’anno.
il capogruppo dell’Idv Augusto Di Stanislao ha presentato una mozione per sospendere questi acquisti, ma è difficile pensare che si arrivi ad uno stop. Nel 2011, il governo italiano ha stanziato oltre 20 miliardi per l’acquisto di armamenti, con un aumento di 3 miliardi rispetto al 2010. Infatti, se c’è un settore al quale il governo non ha mai fatto mancare denaro, è proprio quello degli armamenti, portandoci a diventare l’ottava potenza del mondo in tema di riarmamenti: spendiamo quasi l’1,3 percento del Pil.
Ci sono anche acquisti protratti nel tempo. Per esempio l’acquisto di 121 caccia F35 (ne sono arrivati già 80, si aspetta il resto), che ci sono costati 14 miliardi; oppure i 120 caccia JSF che ci costeranno 9 miliardi; e tutta una serie di altri programmi di acquisto o di costruzione di navi (compresa la portaerei Cavour, che dovrebbe essere la gemella della Garibaldi), di aerei, di sistemi missilistici e di cannoni antiaerei.
Il questore di Napoli Luigi Merolla ha vietato il corteo indetto per sabato prossimo a Napoli da ”CasaPound Italia” contro ”la svendita del patrimonio delle aziende nazionali”. La decisione viene motivata con ”i recenti episodi di violenza tra esponenti di CasaPound e quelli della sinistra antagonista”.
Ai miei tempi si diceva “Fascisti carogne tornate nelle fogne.”
emozionante questa versione della canzone cantata dalla gigantesca Jon Baez.
hasta siempre!
Parte da marzo 2012 il c.d. permesso di soggiorno a punti.
E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 11 novembre 2011, n. 263 il D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 recante “Regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, a norma dell’articolo 4-bis, comma 2, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”(che entra in vigore 120 giorni dalla data di pubblicazione).
Presentazione della domanda
L’accordo viene stipulato nel momento in cui il soggetto presenta la domanda del permesso di soggiorno; a tal punto vengono assegnati allo straniero 16 crediti (che corrispondono al livello A1 di conoscenza della lingua italiana parlata).
Con l’accordo il soggetto straniero si impegna ad acquisire un adeguato ed idoneo livello di conoscenza della lingua italiana (equivalente al livello 2) e anche un buona conoscenza della vita nel territorio (ad esempio nel settore della sanità, della scuola, del lavoro ecc.).
Il citato accordo ha una durata biennale; e un mese prima della scadenza lo sportello unico per l’immigrazione deve avviare la verifica con invito allo straniero di presentare, entro il termine di 15 giorni, tutta la documentazione necessaria al fine di ottenere il riconoscimento dei crediti.
In mancanza di ciò il soggetto può chiedere di farsi valutare mediante idoneo test a cura dello sportello unico per l’immigrazione.
L’accordo avrà efficacia nel momento in cui lo straniero otterrà un punteggio che sia superiore o comunque pari a 30 crediti.
Aumento o decurtazione dei crediti
I crediti vengono decurtati nella ipotesi in cui vi siano condanne penali (anche se non definitive) e sanzioni pecuniarie di almeno 10mila euro.
Gli stessi crediti potranno, invece, essere aumentati nel caso in cui vi siano partecipazioni a corsi, conseguimento di titoli di studio, sottoscrizione di acquisto di una casa, attività di volontariato.
Lo stato si impegna, entro il termine di un mese dall’accordo, ad assicurare la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e informazione sulla vita nel territorio italiano della durata di un giorno.
La mancata partecipazione comporterà un taglio di 15 crediti (dei 16 assegnati).
Operai al lavoro in un cantiere edile
Ancora due vittime sul lavoro. Il primo incidente questa mattina, nel comune di Supino, in provincia di Frosinone. Un lavoratore polacco di 28 anni è precipitato da una impalcatura, cadendo da un’altezza di circa dieci metri mentre eseguiva dei lavori di sistemazione sul tetto di una fabbrica. Indagano i carabinieri di Supino. Nuova tragedia poco più tardi nel Viterbese: un uomo di 58 anni, residente a Soriano nel Ciminoè stato schiacciato da due lastre di peperino, una pietra locale, pesanti alcuni quintali ciascuna, nella cava in cui lavorava.
Ormai di loro non parla più nessuno. Due operai morti non fanno notizia, come non fanno notizia i morti per gli eventi drammatici causati dal maltempo. E’molto più importante lo spread anche se nessuno sa bene cosa sia.
La ex moglie ha diritto all’assegno di divorzio da parte del marito anche se percepisce già un canone di locazione di un appartamento comprato con la liquidazione di lui, un piccolo stipendio da baby sitter e una pensione. Lo ha stabilito la prima sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza n. 24160, depositata il 17 novembre 2011) precisando che in tema di determinazione dell’assegno di divorzio il giudice non deve darne giustificazione con riferimento a tutti i parametri di riferimento indicati dall’art. 5 della legge sul divorzio, potendo considerare prevalente quello basato sulle condizioni economiche delle parti ritenendolo sufficiente al fine di determinarne l’importo, implicitamente ritenendo la mancanza di elementi che possano indurre a una diversa determinazione. Nel caso preso in esame da Piazza Cavour una donna separata aveva chiesto l’assegnazione di un assegno per sé e per il figlio maggiorenne con lei convivente oltre all’assegnazione della casa coniugale. In primo grado, il Tribunale aveva accolto la domanda di divorzio, liquidando in favore della ex un assegno divorzile di euro 2.330,00 mensili revocando l’assegnazione della casa coniugale, di proprietà del marito, stante la raggiunta indipendenza economica del figlio. La decisione veninva confermata sia in Corte di appello sia in Cassazione.