Chiudiamo con un pezzo impegnato. Questa musica è ispirata da un fatto reale:
Sunday bloody sunday – U2 – Buonanotte compagni
Randy Newman – Sail Away
La gente esige la libertà di parola per compensare la libertà di pensiero, che invece …evita.
Su You tube c’era questo comento sotto il pezzo. Ve lo ripropongo pari pari, anche perchè Randy Newman diceva che la sua musica non servivas per una festa da ballo nè poteva essere ascoltata mangiando le patatine. Insomma uno tosto. e la canzone parla di un mercante di schiavi che parla dell’America dal suo punto di vista.
insomma un bell’esercizio mentale oltre che un bel pezzo.
Smokey Robinson and the miracles – ooo Baby baby.
Sapore di anni sessanta, gonne larghe, capelli con la brillantina, mio zio che fumava le nazionali nel pacchetto di Marlboro e la musica che partiva da un vecchio grammofono che per sentire il 45 giri si metteva un anello circolare per riceverlo. Io ero ragazzo e venivo tollerato ed era bello vederli ballare con le loro speranze, i loro sogni. Erano padroni del mondo e stavano vivendo forse i più begli anni degli ultimi cinquanta. Ora sono quasi tutti morti e chi è sopravvissuto è chiuso in casa e quasi non li ricorda quei tempi. ma che nostalgia.
Stevie Wonder – Higher Ground
C’è una leggenda metropolitana su questo pezzo. Stevi llo scrisse poco prima di essere coinvolto in un incidente quasi mortale a causa del quale fu ricoverato in coma in ospedale. dal momento del ricovero il suo manager ogni giorno gli sussurava nell’orecchio le melodia di Higher Ground, finchè una mattina Stevie non cominciò a dare un segno di vita muovendo le dita della mano destra a tempo con la musica.
Bella no?
Jeff Buckley – Hallelujah.
Pezzo originariamente di Leonard Cohen Jeff li cantava nei suoi primi concerti a New York, ed era solito dire speriamo che Leonard Cohen non lo ascolti mai. Questo pezzo è uscito nel 2000 tre anni dopo la sua misteriosa morte per annegamento.
e pensare che lo stavo saltando.
Oh What a Night – The Dells
E’ stato il primo ed il più grande successo dei Dellsregistrato nel 1956 fu registrato nuovamente tredici anni dopo perchè nella prima versione mancava la voce del basso Chuck Barksade.
Ma che pezzo! Eh compagni? Entusiasmante. e che balli.
Sam Cooke – Unchained Melody.
Nel 1999 fu assegnato a Cooke il Grammy Award alla carriera e nel 2004 la rivista Rolling Stone lo mise al sedicesimo posto nella lista dei cento più grandi artisti di ogni tempo [2].
Il libro di Erik Greene Our Uncle Sam: The Sam Cooke Story From His Family’s Perspective è uno sguardo all’interno della vita, della musica e della discussa morte di Cooke.
Nel 2007 il gruppo rock irlandese Jetplane Landing inserirono nel loro album Backlash Cop un pezzo intitolato “Sam Cooke”.
Partito pirata protesta a Piazza Affari contro le banche.
Piccola protesta pacifica, venerdì 18 novembre davanti al palazzo della Borsa a Milano dove un gruppo di militanti del “partito Pirata” italiano, ha simbolicamente occupato per qualche ora piazza Affari per protestare contro la finanza internazionale e le banche, assieme alla politica vere responsabili – dicono – della crisi economica internazionale. Marco Marsili è il loro portavoce. Il Partito pirata è una formazione politica, fondata in Svezia nel 2006 da Rickard Falkvinge, attiva prevalentemente su Internet, ma non solo, e che tutela i diritti dei cittadini con particolare riferimento alla cultura libera, al diritto d’autore e alla privacy.
Bologna, detenuto si uccide impiccandosi nella sua cella:è il n. 59 dall’inizio dell’anno.
Un detenuto di 48 anni di origine colombiana si è ucciso impiccandosi nel tardo pomeriggio nella sua cella al secondo reparto giudiziario del carcere della Dozza di Bologna. Per l’uomo non c’è stato niente da fare, nonostante l’intervento della polizia penitenziaria e del personale medico.
L’uomo ha lasciato lettere per i suoi familiari; aveva le mani legate con un calzino, in modo piuttosto lento, dietro la schiena. Circostanza tuttavia compatibile con un suicidio: potrebbe essersi legato le mani per evitare ripensamenti, poi aver messo il cappio attorno al collo.
Lo ha reso noto il sindacato autonomo della polizia penitenziaria Sappe, ricordando che si tratta del 59esimo caso dall’inizio dell’anno in Italia, e il secondo in una settimana in Emilia, dopo quello avvenuto all’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. ”Nonostante cio’ – commenta il segretario generale aggiunto del Sappe, Giovanni Battista Durante – nessuno si pone il problema della questione carceri, le cui strutture sono ormai al collasso, per carenza di uomini, di risorse economiche e sovraffollamento.
Facebook entra anche nelle cause di divorzio un giudice ordina agli ex di scambiarsi le password.

Avete presente quei numerosi, a tratti anche fastidiosi, avvisi che troviamo online e che ci ricordano costantemente di non rivelare a terzi le nostre password d’accesso? Avvisi importanti perché, legge vuole, che i nostri account personali debbano restare tali in modo che la nostra privacy possa essere garantita.
Prassi (o buon senso) che però non hanno convinto un giudice americano che ha invece imposto ad una coppia in crisi di fornire tutti i dati per accedere ai personali profili Facebook, MySpace e ai siti di incontri online ai quali la coppia era registrata. Perché? Solo in questo modo, secondo i giudici della New London Supreme Court del Connecticut, potrà essere possibile “far luce sulla causa reale della fine del loro matrimonio”. I rispettivi legali, insomma, possono in questo modo spulciare tra i segreti del lui e della lei e magari trovare delle prove incriminanti per entrambi.