E’ una delle composizioni più sentimentali di Bruce Springsteen. Il Boss attinge ai grandi colaclist dell’etichetta Atlantic (Otis Redding e William Bell) da lui ascoltati in gioventù.
Superbone.
«Non c’è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c’è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c’è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano.»
Silvio Berlusconi
(7 Marzo 2001)
Muore Berlusconi ma non il berlusconismo.
Paolo Villaggio, povero vecchio, uomo di sinistra, attribuisce la colpa dell’alluvione alla meridionalizzazione di Genova. 2) Per l’ex portiere di calcio Rampulla (un’eterna riserva se ricordo bene, troppa panchina fa male) a Napoli ci sono continuamente morti in sparatorie, i morti per alluvione contano come quelli nelle sparatorie. 3) Il deputato della Lega Davide Cavallotto plaude all’alluvione che ha costretto i rom ad allontanarsi dai campi.
Siamo sicuri che sia tutta colpa di Berlusconi oppure in ognono di noi si nasconse un piccolo Silvio?
Giù le mani dall’Iran.
L’Iran torna prepotentemente nell’agenda estera degli Stati Uniti, dopo che Israele ha espresso la possibilità di un attacco militare nei confronti del regime di Ahmadinejad. Il timore più grande oltreoceano è che Israele proceda alla mobilitazione bellica senza avvertire lo storico alleato, già impegnato nel pantano iracheno e sempre attento – con atteggiamenti non sempre coerenti – alla situazione mediorientale.
Parallelamente, si muove il fronte internazionale contrario all’intervento militare. Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha dichiarato che questo sarebbe un “errore molto grave con conseguenze imprevedibili”. Gli fa eco Alain Juppé da Parigi, che ha ribadito a Radio Europe 1 la necessità di “fare tutto per evitare l’irreparabile”. Nonostante Sarkozy abbia recentemente criticato il “desiderio ossessivo” di Teheran per lo sviluppo di armi atomiche, Juppé è convinto che un attacco militare contro le installazioni nucleari iraniane creerebbe una situazione “totalmente destabilizzante”.
L’Iran ha un regime odioso, che nega le libertà democratiche e fa dell’oppressione la regola per normalizzare i conflitti. Ma solo il popolo iraniano ha il diritto di determinare le proprie scelte ed abbattere il suo odioso regime. Nè Israele, nè gli Stati Uniti, nè nessu altro ha il diritto di sostituirsi al popolo sovrano. Nessun vuole un0’altra guerra finta come quella della Libia e tante altre che viene dichiarata solo per sottomettere stati produttori di petrolio alle logiche capitalistiche.
Sondaggio EMG: crescono CSX e Terzo Polo: CSX +9 – precipita il PDL
Nel CSX torna a crescere il PD, così come alcune forze minori tra cui l’IdV. Frena invece SEL che con un -0,4% si allontana dalla Lega e dalla posizione d terzo partito.
Il PDN cresce leggermente, anche se si ferma l’incremento di FLI delle scorse settimane.
POPOLO DELLA LIBERTA’: 25,6% (-0,4%)
PARTITO DEMOCRATICO : 26,6% (+0,2%)
Brunetta licenziato.

Incarico minore ma con una sua dignità. Così, scocciati per la sedia troppe volte vuota, i suoi ex promotori hanno cambiato il nome del gruppo consiliare: da Lista Brunetta al meno compromettente «Lista civica impegno per Venezia, Mestre, isole».
È la parabola del ministro debordante. Contro i precari, contro i dipendenti pubblici, contro la sinistra, contro tutti. Tranne Silvio. Si candidò a sindaco in Laguna per il dopo Cacciari, fu sconfitto dal rivale meno pirotecnico Orsoni, ne ebbe a male. Aveva giurato che l’eventuale doppio incarico non avrebbe pesato sul suo rendimento, ma non è stato in grado di – o non ha voluto – mantenere la promessa. Ed è stato “espulso”. Quantomeno a livello simbolico.
Presto ce lo leveremo dalle palle anche come ministro, questa volta non solo a livello simbolico.