Il disboscamento nell’Amazzonia brasiliana nel settembre scorso è calato del 43% rispetto al settembre del 2010. Lo ha annunciato l’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (Inpe), che monitora la regione amazzonica con due satelliti del ministero dell’Ambiente di Brasilia.
Secondo i dati raccolti dalle osservazioni spaziali, l’area devastata in settembre è stata di 258 chilometri quadrati, rispetto ai 447 del settembre 2010. Quasi la metà del disboscamento è stato rilevato nello stato del Mato Grosso, che da anni guida le classifiche della devastazione ambientale assieme al Parà.
I dati annuali della deforestazione in Amazzonia per il 2011 sono abbastanza incoraggianti, con una riduzione media del 31% rispetto al 2010 e del 39% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Secondo ambientalisti e scienziati, la deforestazione è comunque in realtà molto maggiore di quella annunciata dall’Inpe, perché i satelliti non riescono a evidenziare zone disboscate inferiori ai cinque ettari, e buona parte dell’aggressione è dovuta a piccoli proprietari che abbattono meno di cinque ettari di foresta alla volta.
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