Musicisti e critici oggi lo ritengono uno dei fondatori della soul music e uno dei più importanti cantanti della storia di questo genere.[1] È stato definito da molti “il re del soul”(e, a parere di Jerry Wexler dell’Atlantic Records, il miglior cantante di tutti i tempi), e, anche se più di uno può ambire a questo titolo, il suo influsso è stato forte e il suo impatto sulla musica soul innegabile. Piazzò 29 singoli nella “Top 40” negli USA tra il 1957 e il 1965 ed è considerato spesso come “il creatore” del genere. Grandi successi come “You Send Me“, “Chain Gang“, “Wonderful World“, “Bring It on Home to Me” e “A Change Is Gonna Come” sono tra le sue canzoni più popolari.
Tra un restyling di Gmail e un potenziamento di Google+, tra una Google TV 2.0 e una nuova funzionalità Calendar, a Mountain View non si dimenticano di qual è il pilastro centrale del loro impero: la ricerca web. In queste ore Google ha annunciato il lancio del nuovo algoritmo del suo motore di ricerca. E ancora una volta, pare studiato per leggerti nella mente.
Il nuovo algoritmo prosegue nel solco tracciato un anno e mezzo fa con l’upgrade di ricerca Caffeine, che consentiva al motore di sfrondare migliaia di pagine in parallelo in modo da fornire risultati di ricerca più rapidi e ficcanti. Il nuovo algoritmo riprende il percorso indicato da Caffeine e riorganizza i risultati in modo che risultino più “freschi”. Questo significa che, a seconda delle chiavi di ricerca che utilizzi, l’algoritmo capirà se si tratta di un argomento che verosimilmente richiede link più freschi (ad esempio nomi di personaggi legati alla cronaca attuale, prodotti in uscita, dati statistici e sondaggi) o se invece si tratta di un argomento che non richiede un aggiornamento in tempo reale (eventi storici, personaggi storici, ricerche enciclopediche).
La rivoluzione è un “Servizio pubblico”. Al via la trasmissione di Santoro
Interventi “anticasta” nella prima puntata del programma multipiattaforma del conduttore di Annozero. De Magistris: “Non c’è un’antipolitica, c’è un’anticricca e antimafia”. Lavitola: “Berlusconi disinteressato al potere”
E’ rivoluzione la parola ricorrente della prima puntata di “Servizio Pubblico”, il programma multipiattaforma di Michele Santoro, al debutto con il tema “Azzerare la casta”. La “rivoluzione civile” evocata dal giornalista all’inizio della trasmissione, la “rivoluzione pacifica” auspicata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ospite in studio. In collegamento esterno, il latitante del caso escort Valter Lavitola. Mentre Marco Travaglio, in un lungo monologo, si è messo nei panni di un senatore assai gratificato dai privilegi concessi appunto alla casta.
”Caro Biagi, caro Montanelli, so che siete molto in apprensione”, ha esordito Santoro. “So che siamo molto diversi, ma so che ci seguite. Non se ne può più di resistere, resistere, resistere. Bisogna fare la rivoluzione. Questa è la nostra piccola rivoluzione”.
Chiudere definitivamente con il massacro dei cetacei. è quanto chiederanno l’Enpa e altre associazioni animaliste al governo nipponico, in occasione della giornata mondiale di protesta contro la caccia alle balene, in programma il 5 novembre, giorno in cui le baleniere giapponesi inizieranno il massacro. Per l’occasione, gli attivisti della Protezione Animali presidieranno, a partire dalle 10, l’ambasciata del Giappone a Roma. «Ogni anno le navi giapponesi sconfinano nelle aree protette, i santuari dell’Oceano Antartico, dove uccidono migliaia di animali appartenenti a specie particolarmente protette – spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa.
La carne grigliata o fritta puo’ aumentare il rischio di cancro all’intestino: secondo quanto scoperto dai ricercatori del Norwegian Institute of Public Health di Oslo (Norvegia) la colpa sarebbe della cottura eccessiva che porta alla produzione, sulla crosticina ”dorata”, di sostanze cancerogene.
Queste vengono poi attivate da enzimi presenti nell’intestino umano, SULT1A1 e SULT1A2, che le trasformano in composti che favoriscono lo sviluppo del tumore. I risultati dello studio, pubblicati su Molecular Carcinogenesis, hanno dimostrato che nei topi portatori dei due enzimi umani l’incidenza del tumore all’intestino causato dall’ingestione di queste sostanze passa dal 31 all’80%.
Aggiungere la radioterapia alla terapia ormonale migliora notevolmente la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro alla prostata e, se adottata come prassi standard, la combinazione dei due trattamenti potrebbe salvare molte vite.
In uno studio condotto su pazienti affetti da carcinoma prostatico, la seconda tra le forme di cancro piu’ comuni tra gli uomini in tutto il mondo, i ricercatori hanno rilevato che il 74% dei soggetti a cui veniva somministrata sia la radioterapia sia la cura ormonale erano ancora vivi dopo sette anni.