Gli animali con tre copie del gene Ube3a hanno dimostrato di rappresentare un buon modello della sindrome idic15, presente in un piccola percentuale di soggetti affetti da autismo
Nell’ultimo decennio, le nuove tecnologie hanno permesso di dimostrare la natura sostanzialmente genetica dei disturbi dello spettro autistico, ma determinare esattamente quali geni siano coinvolti nella loro insorgenza è rimasto finora fuori portata.
Ora una ricerca condotta presso il Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) ha creato un topo geneticamente ingegnerizzato in modo da avere più copie del gene Ube3, che – analogamente agli essere umani con lo stesso tipo di sovraespressione – mostrano tre tratti caratteristici dell’autismo: interazione sociale ridotta, comunicazione deficitaria e comportamenti ripetitivi.
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