ROMA – E’ rimasta incinta grazie a un autotrapianto di tessuto ovarico: è la prima volta in Italia. Protagonista di questa gravidanza connubio di laboratorio e natura è Alessandra, una torinese di 28 anni, talassemica dalla nascita. Quando aveva 20 anni le avevano prelevato e congelato due frammenti di ovaie prima di sottoporla a un regime intensivo di chemioterapia che l’aveva in seguito resa sterile. Un trattamento, questo, preliminare al trapianto di midollo eseguito al centro onco-ematologico del Regina Margherita, estrema terapia che l’aveva salvata da una forma grave forma di talassemia major che non rispondeva più alle terapie tradizionali e che l’avrebbe condannata.
Dopo otto anni, nonostante la chemioterapia ne avesse compromesso la capacità riproduttiva, i medici l’hanno di nuovo resa fertile, reimpiantandole i frammenti di ovaie conservati per tutto quel tempo nel congelatore. Quei due lembi di ovaio contenevano moltissimi follicoli, cioè potenziali ovociti, che si sono “risvegliati”, consentendole di poter restare incinta.
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