Usare un po’ di wasabi per svegliare una persona addormentata durante un incendio, risolvere il problema delle macchine parcheggiate in seconda fila passandoci sopra con un carro armato, dimostrare che non ci sono prove che dimostrino la contagiosità dello sbadiglio tra le tartarughe dai piedi rossi: sono alcuni dei premi assegnati pochi giorni fa durante l’edizione 2011 dell Ig Nobel Prize Ceremony presso il Sandres Theater dell’Harvard University a Cambridge nel Massachusetts. La 21esima edizione ha premiato, come da tradizione, le ricerche più insolite e inutili in diversi settori scientifici. A metà strada tra Nobel e Ignobile, i premi sponsorizzati dalla rivista scintifica-umoristica Annals of Improbable Research non sono però nati per prendere in giro le scoperte più bizzarre. Non solo, almeno. “Make people laugh and then think” è stato, infatti, lo slogan di quest’anno sotto la guida di Marc Abrahams, editore e ideatore della rivista. Rendere merito solo agli studi che guadagnano qualche podio prestigioso – come quello dei Nobel, appunto – può far dimenticare quanto vasto è invece lo scenario della ricerca scientifica, quanto impegno ci sia dietro scoperte strane, ma divertenti. E che magari potrebbero rivelarsi anche utili.
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