Rock svedese. Nessuno ci crederebbe. Eppure questa canzone fu presentata per la prima volta nel 1976 al teatro dell’Opera di Stoccolma in occasione di un ballo in onore di re Carlo Gustavo alla vigilia del suo matrimonio con Silvia Sommerlath.
Per la cronaca Dancing Queen è ststo l’unico pezzo degli Abba a raggiugere la vetta della classifica americana.
La Fiat chiude lo stabilimento della Irisbus di Valle Ufita nell’avellinese, società dell’Iveco che fabbrica e vende bus urbani, exrtaurbani e pullman turistici. Perché la “grave crisi” che ha colpito il settore ha “drammaticamente ridotto le immatricolazioni”. L’azienda in una nota polemica “si rammarica del fatto che le strumentalizzazioni sviluppatesi su questa vicenda non abbiano nemmeno consentito la verifica della nuova soluzione industriale delineata”. Ma l’azienda ha preso una decisione grave. E non è corretto parlare di “strumentalizzazioni”, quasi a far cadere la responsabilità sui lavoratori e i sindacati: in gioco c’è il lavoro e il destino di un migliaio di famiglie e lo scaricabarile non è un bel gioco. E questo accade mentre in Sicilia gli operai di Termini Imerese – sempre Fiat – scendono in piazza a Palermo perché il loro destino è e resta nebuloso.
Gerald Joseph “Gerry” Mulligan (April 6, 1927 January 20, 1996)
The most famous and probably greatest jazz baritonist of all time, Gerry Mulligan was a giant. A flexible soloist who was always ready to jam with anyone from Dixielanders to the most advanced boppers, Mulligan brought a somewhat revolutionary light sound to his potentially awkward and brutal horn and played with the speed and dexterity of an altoist.
Mulligan started on the piano before learning clarinet and the various saxophones. His initial reputation was as an arranger.
il 9 settembre, Massimo D’Alemaviene intervistato a Ostia alla Festa Democratica. Afferma che il matrimonio “come è previsto dalla Costituzione del nostro Paese, se non la si cambia, è l’unione tra persone di sesso diverso finalizzata alla procreazione. Tra l’uomo e la donna, questo dice la Costituzione”. Parole tanto chiare e lapalissiane da non meritare ulteriori commenti. L’esternazione ha l’effetto di una compressa di Idrolitina in una bottiglia aperta. Insorge il Presidente di Arcigay Paolo Patanè, il quale in questi casi è sempre prodigo di dichiarazioni, desideroso di dare voce al disagio di chi si è sentito offeso da quelle parole: “Affermazioni talmente rozze da risultare incredibili. Intanto [D’Alema, ndr] finge di dimenticare che non esiste nessuna relazione tra matrimonio e procreazione. Poi, confonde tra matrimonio civile e matrimonio religioso. E infine riesce persino a dimenticare la sentenza della Corte costituzionale 138 del 2010, che parifica i diritti delle coppie conviventi dello stesso sesso a quelli delle coppie coniugate eterosessuali”. Ma non basta. A rincarare la dose e a bacchettare D’Alema è intervenuto anche il capogruppo del Partito Democratico al Comune a Bologna, Sergio Lo Giudice, anche lui strenuo difensore dei diritti degli omosessuali e fresco di matrimonio con il compagno (celebrato però a Oslo). In un comunicato diffuso in rete, infatti, dice: “È difficile per un politico di lungo corso come lei mettere insieme una simile serie di errori e castronerie una inanellata all’altra”.
Consapevoli ( anche se non tutti lo ammettono ) che Silvio sia ormai una mummia appartenente al peggiore passato di questo paese, molti dei suoi amichetti gli consigliano con discrezione di farsi da parte.
L’UNITA’ COMPLESSA DI UROLOGIA DELL’ OSPEDALECARDARELLI DI NAPOLI E’ TRA I CENTRI D’AVANGUARDIA E DI RIFERIMENTO IN CAMPANIA PER IL TRATTAMENTO DELL’IMPOTENZA CONSEGUENTE A INTERVENTI ALLA PROSTATA CHE RIGUARDA CIRCA 3 MILIONI DI ITALIANI
Se fino a qualche anno fa, in Campania e al Sud Italia, per curare una malattia si pensava a viaggi verso grandi centri del nord Italia , oggi, è possibile curarsi nella propria città o regione grazie alla presenza di reparti di eccellenza di molti ospedali del Mezzogiorno.Tra questi l’unità di urologia dell’ospedaleCardarelli di Napoli diretta dal professor Alberto Masala , all’avanguardia nel trattamento dell’impotenza con l’impianto di protesidi nuova generazione che consentono ai pazienti un ritorno a una normale sessualità dopo l’ intervento alla prostata per tumore. Secondo recenti dati , dopo il cancro è crisi di coppia per circa 3 milioni di italiani che a seguito dell’asportazione radicale della prostata (prostatectomia) vogliono tornare ad amare e non si rassegnano all’impotenza . Ora gli ultimi progressi terapeuti indicano, quando i farmaci stimolatori dell’erezione sono inefficaci, le protesi peniene come valida soluzione per il ritorno all’amore. “L’asportazione chirurgica completa della prostata”, spiega il dottor Maurizio Carrini, urologo al Cardarelli di Napoli , “è l’unico intervento chirurgico in grado di curare e guarire il tumore. Ma nonostante le attuali tecniche laparoscopiche e robotiche e la nerve sparing che ‘risparmia’ i nervi dell’erezione, causa impotenza in oltre il 70% dei pazienti operati. Questa conseguenza si verifica perché i nervi dell’erezione possono essere danneggiati durante l’intervento chirurgico. Le protesi peniene idrauliche di ultima generazione consentono un’erezione simile a quella fisiologica e prevedono l’inserimento all’interno dei cilindri naturali del pene , i corpi cavernosi, di due cilindri artificiali collegati ad una pompa di controllo, a livello dello scroto, e ad un serbatoio contenente del liquido .
Assumere una pillola di vitamina B ogni giorno potrebbe proteggerci dall’Alzheimer, ritardando significativamente la perdita di memoria in eta’ avanzata.
Uno studio della Oxford University, presentato in occasione del British Science Festival, ha dimostrato che questi supplementi sono in grado di diminuire il declino della memoria del 70 per cento in alcune persone anziane. Non solo. I ricercatori hanno rilevato che le pillole di vitamina D e di acido folico dimezzano il tasso di riduzione del volume cerebrale in alcuni pazienti. “Tra i 40 e i 50 anni d’eta’ – ha detto Celeste de Jager, che ha coordinato lo studio – si verificano molti cambiamenti a livello cerebrale prima di arrivare ai sintomi clinici. Nella mezza eta’ la gente dovrebbe cominciare a pensare ai loro livelli di vitamina”.