Eminem ne ha fatto un suo pezzo in un album. la canzone ha vissuto tre giovenizze e da ultimo è diventata famosa grazie alla serie televisiva Glee.
Referendum contro la legge porcata: è quasi fatta.
Primo bilancio del referendum contro la legge porcata: 380 mila firme raccolte quando mancano 17 giorni alla scadenza. Al comitato si nasconde a fatica l’entusiasmo. Mancano “solo” 120 mila consensi, diciamo 170 mila per essere sicuri che tutti gli autografi vengano riconosciuti validi dalla Cassazione. “Il risultato è a portata di mano”, ammette Andrea Morrone, professore di diritto costituzionale e uno degli estensori del quesito. Domani i referendari avranno finito il lavoro di raccolta dei dati sul territorio e comunicheranno il primo risultato parziale. Una cifra ufficiale o semi-ufficiale. Che però sembra garantire ossigeno alla volata finale.
Evviva la Gelmini.
20mila studenti disabili in più e i tagli della riforma Gelmini non consentono di aumentare adeguatamente il numero degli insegnanti di sostegno per seguirli.
Quando la barca affonda.
SALUTE: FARE MUSICA RALLENTA DECLINO UDITIVO.
Suonare uno strumento musicale rallenta il declino uditivo legato al passare del tempo. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Psychology and Aging dai ricercatori del Baycrest’s Rotman Research Institute di Toronto (Canada), coordinati da Benjamin Rich Zendel, che spiega: ”Suonare uno strumento puo’ contribuire a migliorare l’udito in eta’ avanzata, ritardando alcuni dei cambiamenti che, con gli anni, colpiscono l’elaborazione uditiva centrale”.
Nel corso dello studio, gli esperti hanno chiesto a 74 musicisti – di eta’ compresa tra i 19 e i 91 anni – e a 89 soggetti che non sapevano suonare – dell’eta’ di 18-86 anni -, di eseguire una serie di test uditivi. Al termine dello studio e’ emerso che l’udito dei musicisti risultava piu’ fine rispetto a quello degli altri e che, inoltre, suonare ne aveva ritardato il declino uditivo di circa 20 anni: gli strumentisti settantenni riuscivano a decifrare i discorsi pronunciati in un ambiente rumoroso bene come i cinquantenni.
SALUTE: GINNASTICA? FARLA DA GIOVANI PORTA BENEFICI DA ANZIANI
I benefici dell’attività fisica si scoprono quando si invecchia: a dimostrarlo è uno studio condotto dai ricercatori del Medical Research Council britannico e dell’University of Queensland (Australia)che verrà pubblicato sull’ American Journal of Preventive Medicine.
La ricerca ha coinvolto circa 2400 uomini e donne di 65 anni che hanno indicato il livello di attività fisica svolta nel proprio tempo libero a 36, 43 e 53 anni. I partecipanti sono stati poi sottoposti a tre test fisici: la valutazione della forza della stretta (per misurare le condizioni dei muscoli della parte superiore del corpo), della capacità di sollevarsi da posizione seduta (per valutare la forza dei muscoli inferiori) e della capacità di rimanere in equilibrio (indice dei parametri neurofisiologici e sensoriali, della concentrazione mentale e del controllo dei movimenti).
Ne è risultato che essere attivi a tutte e tre l’età aumenta, quando si è ormai più avanti negli anni, la capacità di alzarsi dalla posizione seduta, e che fare attività fisica tra i 43 e i 53 anni migliora l’equilibrio, la concentrazione e il controllo dei movimenti, mentre solo per gli uomini essere ancora attivi a 53 anni migliora le condizioni della parte superiore del corpo.
Aiea: il nucleare crescerà ancora
L’utilizzo dell’energia nucleare crescerà ancora “significativamente” a livello mondiale nei prossimi due decenni, nonostante lo shock causato dall’incidente di Fukushima. E’ la previsione resa nota – proprio in coincidenza con l’incendio sviluppatosi in Francia – dall’Aiea, l’agenzia atomica delle Nazioni Unite, secondo cui il numero di reattori attivi a livello globale salirà entro il 2030 di una cifra compresa tra le 90 e le 350 unità. Ad oggi i reattori operanti in tutto mondo sono 432, con Stati Uniti, Russia e Francia a guidare la classifica. “La crescita sarà continua e significativa, anche se a un ritmo più lento rispetto a quello che avevamo previsto”, ha detto il direttore generale Yukiya Amano nel corso del vertice dell’Agenzia a Vienna. “Gran parte dell’incremento – ha aggiunto – si verificherà nei Paesi in cui l’atomo è già presente, specialmente in Asia. Cina e India rimarranno i principali centri di espansione”.
Kenya, 120 morti nella bidonville di Sinai per un incendio all’oleodotto. Il video
In alto il video di quanto sta accadendo in queste ore a Nairobi bidonville di Lunga Lunga nella discarica abitata, di Sinai in Kenya. La storia che vado a raccontarvi è una delle tante parabole sulla povertà.
Al momento il bilancio dell’incendio scatenatosi nell’oleodotto che corre lungo il quartiere Sinai è di 120 morti, ma sembra che le vittime possano essere molte di più. E’ accaduto questo incendio perché Lunga Lunga è sorta proprio ai confini dell’impianto di raffinazione dove corre l’oleodotto della Kenya Pipeline Corporation (KPC). La gente bucava i tubi o approfittava di perdite per procurarsi un po’ di greggio, da usare o rivendere.
In una di queste perdite o durante una delle tante sottrazioni, sarà un inchiesta a stabilirlo, c’è stato lo scoppio che in poche ore si è propagato velocemente.
Su Citizen Tv Kenya gli altri servizi aggiornati.