E’ prima in classifica dei dischi più venduti e lo merita.
Non morire mai
Voglio ancora quello
che mi dai
Un bacio per sempre
Le braccia il respiro
E poi niente
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E’ prima in classifica dei dischi più venduti e lo merita.
Non morire mai
Voglio ancora quello
che mi dai
Un bacio per sempre
Le braccia il respiro
E poi niente
Kevin Kline, Evan Rachel Wood L’America è appena uscita dalla Guerra Civile quando il presidente Abraham Lincoln viene ucciso in un attentato. Il tribunale militare identifica in Mary Surratt (Robin Wright) la colpevole, la cui unica colpa però è essere la madre di uno dei cospiratori, che vuole proteggere. Un giovane avvocato ed ex soldato (McAvoy) s’incarica della sua difesa.
La tradizione del court drama incontra la passione per la storia americana di Redford: l’esito è una narrazione storica corretta, un po’ verbosa, ambientata a Washington (ma girata a Savannah, Georgia). Si parla di ieri per alludere alla costante prevalenza della ragione di stato sulla giusti
Nella giornata di ieri Toshiba ha annunciato un nuovo Tablet che andrà a fare forte concorrenza al concetto di “Tablet più sottile” proposto dal Samsung Galaxy Tab 10.1 Slim.
Infatti il nuovo AT200 della multinazionale giapponese, che si propone come Tablet Honeycomb da 10.1″, presenterà uno spessore “estremo” di soli 7.7mm.
Altre specifiche di questo terminale sono il display LCD con risoluzione 1280 x 800, un processore dual-core TI OMAP 4430 da 1.2GHz, fotocamera posteriore da 5MP e anteriore da 2MP, uscita micro-HDMI.
Non si hanno ulteriori informazioni per quanto riguarda la commercializzazione, ma sarà quasi sicuramente entro la fine del 2011. Niente neanche per quanto riguarda il prezzo.
Se vi state chiedendo di quanto il nuovo Galaxy Note è più grande del Galaxy SII, e di quanto entrambi sono più piccoli del Tab 7.7, beh, quest’immagine e il video che vi andremo a proporre vi toglieranno (quasi) ogni dubbio.
Se già il display del Galaxy SII è, secondo noi, al limite della grandezza (ricordiamo essere un 4.3”), quello del Note risulta un po’ grandicello con i suoi 5.3” se avete intenzione di utilizzarlo come semplice smartphone, anche se in teoria non è questo lo scopo per cui è stato creato: questo come i futuri device della serie Note serviranno non solo da telefono cellulare, ma soprattutto da strumento portatile adatto a prendere al volo appunti, schizzi, dati e quant’altro, con l’immediatezza del suo ampio touchscreen. Quindi, a nostro parere, ben vengano i 5.3” per questa nuova categoria di dispositivi: si da all’acquirente un prodotto nuovo da tenere in considerazione.
Buone notizie per gli uomini che non si sono rassegnati alla perdita di capelli. Un gruppo di scienziati della Yale University ha scoperto da dove arriva il segnale che stimola la crescita dei capelli, aprendo la strada a nuovi trattamenti.
In pratica, i ricercatori hanno identificato le cellule staminali all’interno dello strato di grasso della pelle del cuoio capelluto da dove parte il segnale che innesca la crescita dei capelli nei topolini. “Se riusciamo a far comunicare queste cellule di grasso della pelle con le cellule staminali dormienti alla base dei follicoli piliferi, potremmo essere in grado di far crescere di nuovo i capelli”, ha detto Valerie Horsley, una delle autrici dello studio.
Gli uomini affetti da calvizie hanno ancora le cellule staminali nelle radici dei follicoli, solo che queste hanno perso la capacita’ di far ripartire la rigenerazione dei capelli. Gli scienziati sanno ch e queste cellule staminali del follicolo hanno bisogno di segnali all’interno della pelle per far crescere i capelli, ma la fonte di questi segnali rimane ancora poco chiara. I ricercatori hanno osservato che quando i capelli muoiono, lo strato di grasso nel cuoio capelluto riduce lo spessore della pelle. Quando comincia la crescita dei capelli, lo strato di grasso si espande in un processo chiamato ‘adipogenesi’. I ricercatori hanno trovato che un tipo di cellule staminali coinvolte nella creazione di nuove cellule di grasso – i precursori delle cellule adipose – sono necessarie per la rigenerazione dei capelli nei topi. Hanno inoltre scoperto che queste cellule producono molecole chiamate ‘PDGF’ (fattori di crescita derivate dalla piastrine), che sono necessarie per avviare la crescita dei capelli. Ora pero’ i ricercatori stanno cercando di identificare altri segnali prodotti dai precursori delle cellule adipose che possono avere un ruolo importante nella regolazione della crescita dei capelli.
Mettere alla porta i rifiuti della cellula? Ci pensa un gene: a dimostrarlo e’ uno studio pubblicato sulla rivista Developmental Cell e coordinato da Andrea Ballabio, direttore dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli e del laboratorio Telethon presso il Jan and Dan Duncan Neurological Research Institute di Houston.
In condizioni normali, spiegano i ricercatori, tutte le nostre cellule sono dotate di veri e propri ”spazzini molecolari”, i lisosomi, che garantiscono un corretto smaltimento delle sostanze di scarto prodotte dal metabolismo grazie a un ampio corredo di enzimi detossificanti. Ci sono pero’ delle malattie ereditarie, quelle da accumulo lisosomiale, in cui a causa di un errore nel Dna questo processo non si verifica correttamente.
Di conseguenza, i rifiuti non vengono smaltiti e si accumulano nei lisosomi, portando nel tempo le cellule alla morte: un fenomeno che si osserva anche in patologie degenerative molto piu’ comuni come Alzheimer e Parkinson o semplicemente nel corso dell’invecchiamento. Leader nel mondo in questo settore, Ballabio e il suo team hanno scoperto nel 2009 un gene, chiamato TFEB, capace di fare da direttore d’orchestra di tutto il processo di smaltimento dei rifiuti cellulari. A partire da questo risultato, che si e’ meritato le pagine di Science, i ricercatori partenopei si stanno chiedendo come sfruttarlo per fermare l’accumulo di sostanze tossiche ed evitare cosi’ i danni ai diversi tessuti – muscoli, fegato, occhi, sistema nervoso – a cui si assiste in queste gravi patologie. ”Parallelamente, grazie a una sofisticata strumentazione disponibile al Tigem, andremo a caccia di farmaci – dice Ballabio – capaci di indurre la fusione dei lisosomi con la membrana, attivi su TFEB ma anche su altri attori di questa via metabolica che stiamo via via scoprendo. E’ emozionante vedere come della nostra ricerca di base stiano nascendo prospettive concrete da applicare alla terapia delle malattie genetiche, che rimane sempre la nostra missione in quanto ricercatori Telethon”
ROMA – Sei consumatori su dieci non sanno che esistono contatori intelligenti. Lo rileva un’indagine condotta da IBM, che individua anche una diffusa non conoscenza dell’unita’ di base usata per stabilire il prezzo dell’energia elettrica.
Dalla ricerca, condotta su oltre diecimila persone in 15 Paesi diversi, emerge che pi’ del 30% degli intervistati non ha mai sentito parlare dell’espressione ”euro per kWh”, mentre il 60% non e’ a conoscenza dell’esistenza dei contatori elettronici e delle ‘smart grid’, le nuove reti di distribuzione intelligenti.
Il sondaggio rivela che la conoscenza strettamente e’ legata alla disponibilita’ dei consumatori ad accettare le nuove iniziative energetiche. Il 61% delle persone che ha mostrato una conoscenza approfondita della tematica energetica, infatti, ha considerato in modo positivo le attivita’ in corso su contatori intelligenti e ‘smart grid’, rispetto al 43% di di chi possiede una conoscenza minima.