Archive for agosto 27th, 2011

agosto 27, 2011

Beyoncé – 4 – Buonanotte compagni

Beyoncé è superdotata. e non è (solo) per la voce da dio che si ritrova in gola, con Diamanda Galas forse quella femminile più impattante della nostra era. Non è nemmeno per i camion di dischi venduti, per gli 87 milioni di dollari annui che incassa, per il record di Grammy vinti da una donna in una botta sola (sei!). Queste son tutte cose secondarie quando di mezzo c’è l’ex bimba del destino.
Beyoncé è superdotata, perché sa cosa fare per ottenere il massimo. E lo fa. Talento disumano, d’accordo, ma anche volontà, sacrificio, coraggio: verrebbe in mente una versione upgrade di Madonna, se solo Madonna c’entrasse coi concetti di “voce” e “canto”. Ci si limiti a ’sta cosa della voce, per capirci. Con una super-dotazione tipo Beyoncé, sorta di John Holmes dell’ugola, una Mariah Carey qualsiasi ci avrebbe fatto sì una carriera multi-milionaria, ma asservita ai propri frizzi vocali, ai lazzi timbrici, a qualche acuto da record. Risultato: canzonette intonate da una dea dell’Olimpo, ma perlopiù buone per la doccia. No, Beyoncé ha sempre fatto in modo che fossero i suoi 30 centimetri di onnipotenza canora a inchinarsi all’intuizione produttiva, all’azzardo armonico, alla sfida ritmica. Tant’è, 4 è ancora un disco esemplare di tale intransigente superiorità.

agosto 27, 2011

Limp Bizkit – Gold Cobra – Buonanotte compagni.

A fine anni ’90, la generazione post-grunge coltivava un rancore umorale, più che sociale. I white kidz ce l’avevano con le donne (pardon, le troie), gli insegnanti (i falliti) e chiunque li contrariasse (assholes che dovevano succhiarglielo) e quindi, soprattutto, i genitori. Gli stolidi campioni di questa rabbia, trainati da Fred Durst, ex tatuatore con un solo credo (“Non Fidarti Di Nessuno”) e da uno degli ultimi guitar hero, Wes Borland, filosofo truccato da scimmione, iniziavano i concerti uscendo da un cesso di 15 metri (“Perché siamo merde”) per poi vomitare veleno su tutto e tutti. Come non odiarli? E perciò, come non amarli? Stupidi, imbarazzanti, ma capaci di attimi di imprevedibile verità, trascinarono il rock nell’abisso quando a Woodstock ’99 la loro Break Stuff, inno alla violenza più compiaciuta, scatenò pestaggi e stupri di gruppo. Fu un punto di non ritorno. Mtv tagliò i fondi al rock “generazionale”, consegnandolo per un decennio a nicchie e revival. E Borland mollò Durst. Ma oggi eccoli qui riformati, o de-ibernati, i ragazzi del ’99. U–gua–li. Sempre stupidi, imbarazzanti, ma capaci di attimi di imprevedibile verità. Ma per quale generazione?

agosto 27, 2011

Non tutti i pazzi sono in manicomio.Matteo Renzi si candida premier.

Un’intervista a Panorama, in cui per la prima volta Matteo Renzi non nega di voler tentare la scalata a candidato premier del Pd. E un pranzo, giovedì a Firenze, con Matteo Richetti, presidente del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, nuovo compagno di rottamazione in vista di «Cento cose per l’Italia», la seconda convention dei «ribelli» del Pd che il prossimo 28 ottobre sfiderà gli attuali vertici del partito. Renzi si prepara alla traversata verso le primarie. Ricomincia a correre, con passo da fondista, per non farsi trovare impreparato da un eventuale crollo del governo Berlusconi. La corsa del sindaco di Firenze a leader del Pd può passare solo dalle primarie, ma queste dipendono dai tempi. Se il governo cadesse prima della fine dell’anno, il Pd avrebbe il tempo (poco) per organizzare l’elezione del proprio candidato premier in vista delle urne di primavera; tempi impraticabili invece se il governo cadesse all’inizio del 2012, con il Pd che in questo caso potrebbe scegliere d’autorità il candidato. «Matteo lascerebbe Palazzo Vecchio solo per fare il candidato premier, sempre che il Pd glielo consenta. Non se ne andrebbe nemmeno per fare il ministro», racconta chi lo conosce bene.

agosto 27, 2011

Borghezio: Pisapia? Fa scelte da citrullo.

Dal male dell’Italia nasce il bene della Padania”, afferma il sedicente “presidente del governo provvisorio della Padania” Mario Borghezio, ai microfoni della Zanzara su Radio24. “Soffro in silenzio e mi sono autoesiliato a Nizza, a causa di questo iniquo provvedimento”, esordisce l’europarlamentare leghista, fresco di sospensione dal partito per le frasi sulla Norvegia e su Breivik (l’autore della strage), pronunciate proprio durante la trasmissione radiofonica condotta da Cruciani. Dopo aver bocciato le scelte “da citrullo” del sindaco di Milano Pisapia, Borghezio elogia il suo leader: “Bossi negli ultimi tempi si è borghezizzato e ne sono contento. I cittadini, padani e non padani, sanno che quello che dice Bossi è sempre vero”.

agosto 27, 2011

Se Steve Jobs fosse nato in Italia la Apple non sarebbe mai nata.

Steve Jobs è figlio naturale di un migrante mediorientale, Abdulfattah Jandali, nato nel 1931 in Siria da una famiglia di buone possibilità economiche, emigrato negli Stati Uniti dove studiò e riuscì a diventare professore di Scienza Politica all’Università del Wisconsin. Prima di allora, quando era ancora studente la sua ragazza rimase incinta di Steve e la giovanissima coppia decise di far adottare il neonato che conoscerà i genitori naturali solo molti anni dopo.

Ebbene dunque: il fondatore di una delle imprese simbolo della nostra era, divenuta la società a più alta capitalizzazione nelle borse di tutto il mondo, è un migrante di seconda generazione esattamente come il presidente di quel paese. Se Jandali fosse emigrato i n Ialia e non negli USa e si fosse scontrato con Roberto Maroni probabilmente  l’Apple non sarebbe mai nata.

agosto 27, 2011

Le vignetta di Alì Ferzat

agosto 27, 2011

Ali Ferzat, dessinateur Syrien, agressé et blessé aux mains.

Ali Ferzat, dessinateur Syrien, agressé et blessé aux mains


Ali Farzat, vignettista siriano noto per la sua satira contro il regime, sequestrato e pestato da membri dei servizi di sicurezza.

agosto 27, 2011

Arriveremo fino alla fine della legislatura.(mica fessi)

Viva l'Italia di Enzo Scarton

agosto 27, 2011

SALUTE: POCO ALCOL PER FAR NON FARE INVECCHIARE I NEURONI.

SALUTE: POCO ALCOL PER FAR NON FARE INVECCHIARE I NEURONI. BASTA NON SUPERARE I DUE BICCHIERI

Un consumo moderato di alcol da parte degli anziani potrebbe ridurre il rischio di declino cognitivo, e quindi di Alzheimer, del 23%. Lo suggerisce uno studio della Loyola University di Chicago (Usa) che ha esaminato i dati clinici di oltre 365.000 persone in 74 ricerche diverse. Secondo i ricercatori americani, gli adulti dopo i 50 anni e le persone anziane che bevono quantità modeste di alcol ogni giorno, non più di uno o due bicchieri, ottengono una protezione supplementare contro l’Alzheimer e le altre forme di demenza senile.

Al contrario, chi supera la dose consigliata e beve 3-5 o più drink al giorno – i cosiddetti forti bevitori – potrebbe avere un rischio più alto di ammalarsi, anche se lo studio, pubblicato su Neuropsychiatric Disease, non ha trovato dati statistici certi sul punto. “Se non si beve, meglio non cominciare a farlo – commenta comunque Edward Neafsey, a capo della ricerca – anche se bere con moderazione può tornare utile”.

agosto 27, 2011

Deficit intellettivo: scoperta la mutazione genetica legata alla disabilità ereditaria.

Ci sarebbe una mutazione dietro una disabilita’ intellettiva ereditaria, che colpisce il “complesso mediatore”, una molecola gigante che riveste un ruolo cruciale nella regolazione della trascrizione del .

La mutazione individuata, a carico del , ha portato percio’ alla luce una catena di eventi che cominciano con una relativamente lieve disfunzione di un singolo e si conclude in un deficit cognitivo. La mutazione coinvolta, rivelata dagli studiosi del francese CNRS di Strasburgo, e’ chiamata dagli esperti “missense mutation”, e si verifica quando un singolo comincia a produrre un aminoacido diverso dal solito, influenzando in questo modo l’attivita’ del complesso mediatore, senza pero’ inibirla del tutto. Una “missense mutation” e’ stata dunque individuata da Satoru Hashinoto e colleghi proprio nel , che codifica alcune delle sotto-unita’ del complesso mediatore, che sono legate a una disabilita’ intellettiva ereditaria che si e’ presentata in una grande famiglia algerina analizzata dagli studiosi.