Fino a 5 mila euro di incentivi per chi acquista una auto elettrica. Lo prevede il testo base adottato oggi dalle commissioni Trasporti e Attivita’ produttive della Camera. Il testo, che andra’ all’esame dell’ Aula dopo la pausa estiva, potrebbe diventare legge in pochi mesi e prevede come copertura finanziaria una tassazione di 1 centesimo e mezzo sulle bottiglie di plastica.
A ciascuno il suo ministero
DNA: da quattro a otto le basi oggi note che compongono la magica doppia elica.
Per decenni, gli scienziati hanno creduto che il Dna fosse costituito da quattro basi: adenina, guanina, timina e citosina.
Elementi che vengono citati da tutti i libri di scienza e che hanno costituito il punto di partenza della conoscenza sulla codificazione dei geni. Recentemente, gli studiosi hanno ampliato l’elenco delle basi del Dna da 4 a 6. E ora un team della Facolta’ di Medicina dell’universita’ del North Carolina (Usa) annuncia su ‘Science’ di aver scoperto la settima e l’ottava base del Dna.
Verso un vaccino contro la dipendenza da eroina.
E’ costituito da una particolare miscela che, degradandosi lentamente nel corpo, espone il sistema immunitario a diversi metaboliti psicoattivi della droga favorendo la produzione di altrettanti tipi di anticorpi
Ricercatori dello Scripps Research Institute hanno sviluppato un vaccino contro l’eroina dimostrandone l’efficacia terapeutica sul modello animale. Nello studio, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry, organo dell’American Chemical Society, viene mostrato come il nuovo vaccino sia in grado di produrre anticorpi contro l’eroinae diversi suoi metaboliti.
“In 25 anni che mi dedico allo studio di vaccini contro le droghe d’abuso non ho visto una risposta immunitaria forte come ho con quello che chiamiamo vaccino dinamico anti-eroina”, ha affermato Kim D. Janda, che ha diretto la ricerca.
“Abbiamo visto una risposta molto forte e specifica a questo vaccino”, ha aggiunto George F. Koob, co-autore dello studio. “Penso che una versione umanizzata potrebbe essere di vero aiuto a chi ne ha bisogno”.
Quirra, morire di guerra (senza la guerra) nel paradiso Sardegna
“E’ giusto che uno stipendio serva a pagare un funerale di prima classe?”. Queste parole le pronuncia don Gianni Cuboni, cappellano dell’ospedale di Muravera e sono riferite da Paolo Carta giornalista de L’Unione sarda al collega Ottavio Pirelli della Rai di Cagliari e autore del libro inchiesta Veleni in paradiso(Castelvecchi Rx euro 9,50), che ho letto tutto d’un fiato.
Siamo a pag. 119 a poche pagine dalla fine dell’allucinante racconto di Pirelli a proposito degli indizi raccolti da varie fonti che dimostrerebbero che a Quirra è in atto una guerra (anche se non siamo in guerra) causa scatenante della sindrome di Quirra, malattia che sta portando a morte precoce persone e animali. Tanti gli indizi fisici e chimici raccolti che portano alla risoluzione dei motivi scatenanti la sindrome.
Il rapporto di 45 pagine steso dai veterinari Giorgio Mellis e Sandro Lorrai, pubblicato da Carta sull’Unione Sarda lo scorso 4 gennaio fatto che ha dato il via all’inchiesta aperta dalla procura di Lanusei, conta i casi di tumore tra persone e animali che si sono verificati nella zona intorno il poligono di Quirra. I medici hanno visitato pastori e animali ovile per ovile e hanno tirato le somme che portano a credere che nell’area circostante il PISQ ci si trovi di fronte al caso di un “sito potenzialmente contaminato”, più simile allo scenario di guerra riscontrato in zone della Bosnia o del Kuwait all’epoca del Golfo.
Semina su sodo: si risparmiano acqua, gasolio e si riducono le emissioni di CO2
Ridurre le emissioni di CO2, risparmiare il 70% di gasolio e ridurre il consumo di acqua. E’ quanto si ottiene con la semina su sodo, tecnica agricola messa a punto negli Stati uniti 50 anni fa. La semina su sodo è praticata anche in Italia su 5000 ettari e oggi si è tenuta la conferenza stampa di A.I.P.A.S – Associazione italiana amici del suolo, che ha presentato i 10 anni di incoraggianti sperimentazioni.
Spiega Danilo Marandola presidente di A.I.P.A.S:
Il terreno seminato su sodo riduce l’evaporazione del 60%, tagliando la domanda di acqua da irrigazione. Non è da trascurare che tale tecnica riduce le emissioni dirette e indirette di CO2. Solo i consumi di gasolio si riducono del 70%. Gli agricoltori della rete Aipas, ad esempio, risparmiano annualmente 500 tonnellate di gasolio, con un notevole abbattimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e dei costi di coltivazione.Si alleggerisce il carico di lavoro aziendale di due terzi, perché consente di gestire i seminativi con sole 4 ore di lavoro ad ettaro, rispetto ad un seminativo convenzionale che ne richiede complessivamente 12.
Altro vantaggio della semina su sodo è la possibilità di ottenere due raccolti in un anno nel rispetto della fertilità dei suoli e di contribuire al controllo dell’erosione senza che la pioggia disperda fertilizzanti. E a dimostrazione di come sia fattibile sabato 30 luglio a S.Giogio la Molara si terrà una mattinata in cui mentre si raccoglierà frumento si seminerà in contemporanea il sorgo da foraggio.
Un ministero ad Avellino.
Il ministro Rotondi apre una succursale del suo ministero a Milano ed Avellino.
Al peggio non c’è mai fine.
Qualcuno complotta contro la tua stampante allo scopo di truffarti?
C’è la storia della lampadina che funziona da 100 anni. Ma come fai a vendere lampadine se quelle che produci durano un secolo?
Così agli inizi dell’industria di largo consumo i produttori si misero d’accordo per fabbricare lampadine che non durassero più di 1500 ore. E chi sgarrava doveva pagare multe salate. E schiere di chimici lavorarono per anni per produrre un nylon che fosse un po’ più fragile di quello inizialmente messo sul mercato. Sennò i collant duravano anni…
Un ingegnere un po’ fissato si irritò profondamente quando la sua stampante si bloccò. Fece una ricerca sul web e scoprì che il problema non era solo suo. La stampante che aveva comprato aveva un microchip che contava le copie prodotte e bloccava il funzionamento della meccanismo di stampa dopo un certo numero di fogli.
Grazie a un software realizzato da un programmatore russo questo consumatore pignolo azzerò il contatore delle copie e la stampante riprese a funzionare perfettamente.
Altri consumatori scoprirono amaramente che la Apple non vendeva batterie di ricambio per il loro iPod. E questo provocò in loro profondo dolore perché erano un po’ feticisti e vivevano un attaccamento morboso per il loro iPod. “Ricoverateli!” dirà qualcuno… Comunque questi maniaci degli auricolari scoprirono anche che le batterie dell’iPod erano costruite per non durare troppo. E questo generò attacchi di rabbia e convulsioni che ridussero molti in stato vegetativo. A quel punto essi fecero causa alla Apple e vinsero. Furono pure risarciti per i danni psichici e morali e la Apple fu obbligata a vendere batterie di ricambio.
Strage di Oslo: il delirio di Borghezio
“E’ una vicenda esemplare che fa capire che le strade del buonismo portano all’inferno, quello vero”, afferma sulla strage in Norvegia l’europarlamentare leghista Mario Borghezio. “L’ideologia della società aperta crea mostri – dice ai microfoni della Zanzara su Radio 24 -. Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia. Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare. Quando si diceva prima che la Norvegia e la Svezia accoglievano decine di migliaia di tunisini, bisognava tener conto dell’impatto che un afflusso di questo genere poteva generare. La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre che ci voglion far credere coloro che comandano l’informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo”.
La lega è un cancro pericoloso, prima ce ne accorgiamo e meglio sarà per tutti.