Il governo Berlusconi, su proposta dell’ex governatore e oggi ministro Raffaele Fitto, ha bocciato la legge con la quale la Regione Puglia guidata dal leader di Sel ha reso pubblico l’acquedotto
E’ stato proprio all’indomani del referendum popolare del 12 e 13 giugno che il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato definitivamente la legge di ripubblicizzazione dell’Aqp. Ente che era stato trasformato dodici anni prima in società per azioni con un decreto legislativo del governo presieduto da un altro pugliese: Massimo D’Alema. Da poco più di un mese, l’Aqp è divenuto un’azienda pubblica regionale, che “subentra nel patrimonio e in tutti i rapporti attivi e passivi di Acquedotto pugliese s.p.a.”. Sempre ovviamente che superi lo scoglio della Corte Costituzionale, sul quale negli ultimi mesi si sono infrante altre leggi emanate dalla Regione Puglia, tra cui quella sugli impianti eolici e quella sull’energia nucleare.
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