Il 18 luglio 2001, l’anti G8 inizia in una Genova, divenuta sede della riunione degli Otto Grandi della terra, che è più bella di sempre, ironica con le mutande stese al vento, la risposta al ‘decoro’ che voleva il premier Silvio Berlusconi. Si balla: in 20 mila fanno festa con Manu Chao. Poche ore ancora e Genova assomiglierà all’inferno. Il 19 luglio sfila, pacificamente, il primo corteo degli anti global e dei migranti: 50 mila persone, una festa. Ma il 20 luglio tutto cambia. E’ venerdì: Berlusconi riceve a Palazzo Ducale i leader del G8.
Dopo diecdi anni ci rendiamo conto che la storia ha dato ragione al movimento “No Global”. A dieci anni di distanza dal G8 di Genova, l’agenda politica ripropone molti dei temi che quel Movimento portava avanti, alla ricerca di percorsi alternativi a un sistema economico profondamente ingiusto. A cominciare dalla difesa dei beni comuni.
E domani ricorre l’anniversario della morte di carlo Giuliani.
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