The Tracks of My Tears Smokey Robinson and the Miracles – Buonanotte compagni.
Una delle leggende più potenti e durature della storia del pop riguarda proprio The Tracks of My Tears, e il fatto che il pubblico scoppiasse in lacrime ogni qual volta – a qualunque latitudine – Smokey Robinson e i suoi Miracles la intonassero… Di certo, «è una canzone che ha la capacità di toccare delle corde molto profonde», ha detto uno dei suoi autori, Pete Moore. Pete Townshend degli Who, invece, era talmente affascinato e ossessionato dal modo in cui Smokey Robinson pronunciava la parola “substitute” in The Tracks of My Tears (“Although she may be cute / She’s just a substitute”. Ovvero: “Per quanto possa essere carina / lei è solo un rimpiazzo”) da decidere di celebrarla con una canzone tutta sua. È così che naque la loro hit del 1966, Substitute (poi ripresa anche dai Sex Pistols). Del resto che questa canzone sarebbe andata lontano l’aveva capito, da subito, anche l’abitualmente severo boss della Motown, Berry Gordy. Terminata l’ultima session di registrazione, la prima parola che uscì dalla sua bocca fu: «Capolavoro!».
Olanda, prete salesiano: “Rapporti con bambini non necessariamente dannosi”
Stanno destando molto clamore le dichiarazioni di padre Herman Spronck, capo dei Salesiani per l’Olanda, rilasciate durante un’intervista a rtl.nl rilanciata poi dal sito Messa in latino.
“Personalmente non condanno a priori le relazioni tra adulti e bambini. […] Sono stato una volta avvicinato da un ragazzo di 14 anni che aveva una relazione con un religioso più anziano. La cosa non era più consentita e il ragazzo ne era davvero scosso, persino ferito. Diceva: ‘Padre Herman, ma perchè volete proibirlo?’. Bene, che cosa diresti a un ragazzo così? […] Ci sono naturalmente alcune norme sociali alle quali tutti dovrebbero attenersi. Ma ci si può chiedere se esse non siano troppo strette. Formalmente dirò sempre che ognuno deve rispettare la legge. Ma simili relazioni non sono necessariamente dannose”.
Pisapia a +6%
Secondo i sondaggi provvisori che navigano in rete Pisapaia starebbe ancora sei punti sopra la Moratti. Speriamo bene (venerdì 20 maggio)
Pisapie 53″ – +6
Moratte 47″
Sindrome di Meniere: nasce l’associazione nazionale, per far conoscere i disturbi della malattia.
Crisi di vertigini con allucinazioni visive e la sensazione di veder ruotare tutto l’ambiente intorno, diminuzione dell’udito, perdita del controllo, nausea e vomito.
Sono alcuni dei sintomi della malattia di Meniere: per aiutare e mettere in rete le persone colpite e’ nata un’associazione nazionale, presentata a Bologna nella sede dell’ordine dei Medici. ”Se ne parla poco, ma e’ fortemente invalidante”, ha spiegato Nadia Gaggioli, presidente e fondatrice dell’Ammi. Gaggioli e’ affetta dalla Meniere da 27 anni: ”l’obiettivo che ci diamo – ha proseguito – oltre a farla conoscere, e’ di creare una rete di solidarieta’ tra i malati, e di dare un sostegno personale nei momenti di crisi e divulgare notizie sui centri specializzati”. Si tratta di una ”malattia pazza, molto difficile da curare. A volte, prima della crisi, ci sono dei segnali.
Al CNR arrivano i farmaci intelligenti, terapie del futuro.
I farmaci ‘intelligenti’ riescono a trattare patologie tumorali, oculari (come retinopatia diabetica, retinopatia del nato prematuro, degenerazione della macula) e autoimmuni (artrite reumatoide e psoriasi), bloccando in modo selettivo il meccanismo molecolare della crescita anomala e incontrollata di nuovi vasi sanguigni, chiamato angiogenesi, senza attaccare in alcun modo quelli preesistenti.
E’ quanto emerge dai risultati della ricerca ”Genetic and pharmacological inactivation of cannabinoid CB1 receptor inhibits angiogenesis” svolta presso i laboratori dell’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli e del dipartimento di Scienze farmaceutiche e biomediche dell’Universita’ di Salerno, con la collaborazione dell’Universita’ di Siena e dell’Universita’ del New Mexico di Albuquerque (Usa). Lo studio e’ stato pubblicato su ”Blood”, giornale dell’American Society of Hematology. ”Questi farmaci riescono a bloccare la crescita patologica di nuovi vasi sanguigni in modo mirato – spiega Chiara Laezza dell’Ieos-Cnr di Napoli – agendo sul principale recettore dei cannabinoidi CB1, coinvolto nella regolazione della proliferazione cellulare e quindi dell’angiogenesi”.
Andrea Segrè, un anno contro lo spreco.
In Italia sprechiamo cibo. Non c’è crisi economica che ci salvi: nel bidone della spazzatura ci finiscono ogni anno 20milioni di tonnellate di cibo buono per un valore pari al 3% del PIL italiano e che sfamerebbe oltre 44milioni di persone. E’ sconcertante e ne scrive senza aforismi, ipocrisie e buonismi Andrea Segrè preside della Facoltà di Agraria all’Università di Bologna e economista che ha redatto il dossier Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo (Ed. Ambiente, euro 12) scritto con il ricercatore Luca Falasconi. Segré conosce bene lo scialo del cibo buono essendo anche presidente di Last Minute Market, l’associazione che sfama i bisognosi proprio con il cibo recuperato.
Ebbene, Segré analizza la filiera del cibo e non assolve nessuno: tutti, dai produttori ai trasformatori, distributori, consumatori sono coinvolti e responsabili; tutti sprecano cibo che arrivi da filiera corta o da filiera lunga. Dunque nell’attesa che la società si riorganizzi cogliendo l’occasione di una crisi mondiale dei consumi come trampolino di lancio verso stili di vita meno spreconi ma più sobri e sostenibili, ognuno di noi tra le mura domestiche può adottare la propria personale sostenibilità: non sprecare.
Come? Imparando a scegliere cosa acquistare tenendo presente che è meglio comprare prodotti con pochi imballaggi; acquistare solo quello che ci serve; imparare a consumare meno.
Beppe dicci da che parte stai.
Ci sono stati solo due politici capaci di dire, senza tema di apparire ridicoli, «io non sono né di destra né di sinistra: io sono oltre». Uno era Charles De Gaulle (e forse qualche titolo lo aveva), l’altro è Beppe Grillo: sul suo blog, due giorni fa. E siccome le parole sono cosa seria, sempre sul blog, dopo averci comunicato che il suo movimento ha preso un consigliere a Bovolone e un seggio a Sala Baganza col 9,58%, Grillo spiega che lui ai ballottaggi non si schiera, tanto Moratti o Pisapia «sono la stessa cosa». No caro Grillo non sono la stessa cosa.Pisapia rappresenta la Milano onesta e aanche l’Italia onesta che vuole uscire da questa afse della politica, che vuole sconfiggere questo capitalismo selvaggio e senza regole, questa aggressione senza limiti alla democrazia. Hai il dovere di aiutarci, hai il dovere di stare dalla nostra parte, hai il dovere di aiutare chi vuole mandare a casa il simbolo della corruzione, del malaffare,del tradimento di ogni ideale in nome del puro profitto. Ti stimo ho fiducia in te quasi tutto quello che dici è comdivisibile, ma non puoi stare alla finestra perchè Milano e con Milano tutta l’Italia, se vince la Moratti sarà il simbolo della sconfitta di chi crede che ci sono ancora margini per salvare la democrazia e i diritti civili. Aiuta chi da sinistra ti ha sempre stimato.