Archive for Maggio 20th, 2011

Maggio 20, 2011

Ben Harper: Give Till It’s Gone – Buonanotte compagni.

Ad una settimana dall’uscita, “Give Till It’s Gone” (Emi Music), il nuovo album (il decimo della sua carriera) di Ben Harper arriva al 1° posto della classifica di iTunes. L’album, primo lavoro album solista da “Both Sides of the Gun” del 2006, è ricco di prestigiose collaborazioni come Jackson Browne e Ringo Starr ed è stato anticipato in Italia dal singolo “Don’t Give Up On Me Now”, uscito il 1 aprile ad oggi tra i brani più suonati dalle radio italiane.

Il due volte vincitore di un Grammy Award arriverà in Italia (paese che ha sempre amato l’artista americano tributandogli il disco di Platino per l’album “Diamonds on the inside” del 2003 e riservandogli la testa della classifica per ogni sua pubblicazione) a Luglio per cinque concerti tra Lucca, Roma, Milano, Tarvisio e Verona.

Harper ha registrato gran parte del nuovo lavoro al Los Angeles Studio di Jackson Browne che ha poi collaborato con lui nella malinconica “Pray That Our Love Sees The Dawn”. “Give Till It’s Gone”, contiene anche due tracce scritte con Ringo Starr, l’esuberante e psichedelica “Spilling Faith” e “Get There From Here”, un’improvvisazione strumentale. Ringo Starr, che nelle canzoni suona anche la batteria, aveva già avuto modo di lavorare con Ben Harper quando nel 2010 lo aveva chiamato per collaborare al suo album “Y Not”.

Maggio 20, 2011

Travaglio vs Belpietro “Somaro!!” Annozero 19 05 2011 Fosse che fosse…

Maggio 20, 2011

VIGNETTE DI VAURO – Annozero 19/05/2011 – Fosse che fosse

Maggio 20, 2011

Berlusconi: “Turbato da bandiere rosse”…e non hai ancora visto niente!

Il premier rilascia sei interviste e rompe il suo silenzio post-elettorale in vista dell’imminente ballottaggio nei capoluoghi lombardo e campano. “Io sono in campo ogni giorno” ha spiegato. Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani: “E’ inaccettabile, non siamo in Bielorussia. Non daremo nessuna copertura alla foglia di fico della par condicio”

“Non consegneremo Milano agli estremisti”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rompe il suo silenzio post elettorale in un passaggio delle interviste rilasciate oggi a Gr1Tg1Tg2Tg4Tg5 Studio Aperto. Tutte molto simili, con la maggior parte delle frasi ripetute sulle diverse reti: stesse parole, nello stesso ordine. Quasi un video messaggio. Tanto che dall’opposizione si invoca l’intervento dell’Agcom a cui, annunciano alcuni esponenti, domani verrà presentato un esposto. In vista dell’imminente ballottaggio, il pensiero del premier si rivolge ai cittadini milanesi che, come lui, “sono rimasti turbati dalle bandiere rosse con la falce e il martello che sono dilagate per le nostre strade quando hanno festeggiato il risultato del primo turno” nel capoluogo lombardo. E rilancia, attaccando il programma del candidato di centrosinistra, Giuliano Pisapia: dalla “autocostruzione delle case per i rom” alla “costruzione di un grande centro islamico”, passando per “l’estensione dell’Ecopass”. “Più tasse per tutti”, è la sua sintesi. Milano diventerebbe “la Stalingrado d’Italia”. “Anch’io come milanese sono turbato per un Presidente del Consiglio che confonde i colori delle bandiere – risponde ironico Pisapia – Quelle che può aver visto saranno state bandiere rossonere di tifosi milanisti che gioivano giustamente per la vittoria dello scudetto”.

Maggio 20, 2011

facciamo un regalo a Milano.

Maggio 20, 2011

Bersani sfida Berlusconi a confronto tv.

‘Se Berlusconi vuole andare in tv, andiamo io e lui, altrimenti al mio posto ci vanno De Magistris, Pisapia e gli altri candidati’. Lo afferma Pierluigi Bersani parlando a Bologna. ‘Berlusconi e’ convinto di avere la maggioranza, ma io credo di no’, continua il leader del Pd che si dice fiduciosissimo della vittoria ai ballottaggi a Milano e Napoli. Bersani poi scherza sul fatto che il premier si sia detto turbato delle bandiere rosse a Milano: ‘Oh poverino, com’e’ sensibile.

Maggio 20, 2011

Omofobia, nuovo stop alla legge Si dimette Paola Concia

Blitz della maggioranza in commissione Giustizia alla Camera sul nuovo testo contro l’omofobia e la transfobia, messo a punto dalla relatrice Paola Concia (Pd).

Dopo la bocciatura di ieri del testo base, fermo da quasi mille giorni a Montecitorio, Concia in commissione aveva depositato un suo emendamento, frutto di un lavoro di mediazione con il Pdl alla luce anche delle dichiarazioni del ministro Mara Carfagna (favorevole alla proposta della relatrice).

Il nuovo testo riprendeva ciò che è previsto, a livello europeo, nel Trattato di Lisbona ossia il no a ogni discriminazione, non solo per l’orientamento sessuale, ma anche per l’età e le condizioni di disabilità. Le aggravanti quindi non si sarebbero limitate solo all’omofobia.

In cambio, il Pd aveva chiesto alla maggioranza di ritirare gli emendamenti soppressivi che sarebbero stati messi in votazione sulla proposta di legge a prima firma del democratico Antonello Soro, da cui si sarebbe ripartito dopo la bocciatura di ieri del testo base.

Ma, prima che si arrivasse al voto sulla nuova proposta Concia, con sorpresa del Pd, sono andati in votazione emendamenti soppressivi della maggioranza che hanno di fatto cancellato tutto il lavoro della relatrice. E Concia, in segno di protesta, si è dimessa dal suo incarico.

Maggio 20, 2011

I Dire Straits: storia di un mito.

La storia dipinta dalla canzone è quella di un gruppo jazz, i “Sultans of swing”, composto da impiegati londinesi che pensano solo alla loro musica senza interessi per la popolarità – si esibiscono solamente in un piccolo club di Londra. Il testo dipinge varie scene che si possono vedere nel locale: due componenti particolarmente significativi del gruppo impegnati a suonare, dei ragazzi vestiti alla moda che non sono assolutamente interessati alla musica, l’uomo che, alla fine della serata, congeda il pubblico.

L’attività dei Dire Straits ebbe inizio nel 1977, quando David Knopfler presentò al fratello Mark, già insegnante di inglese con alcune esperienze da musicista[3], l’amico John Illsley: i tre giovani decisero di dar vita ad un gruppo ed il progetto si concretizzò quando si unì a loro il batterista Pick Withers. Il quartetto cominciò ad esibirsi con il nome di Cafè Racers, che venne presto modificato in Dire Straits (letteralmente “terribili ristrettezze”) per sottolineare con ironia il contesto di grave difficoltà economica nel quale si trovano i componenti della band in quei mesi.

Maggio 20, 2011

Un grande giovanotti infiamma Torino.

Sold out ieri sera alla prima delle due serate di Torino del tour di Jovanotti, dove Lorenzo con i suoi ritmi, la sua poesia e il suo sorriso ha infiammato il Palaolimpico di Torino.

Un vero e proprio green tour dove le emissioni di CO2 verranno convertite con una grande riforestazione effettuata da Enel con 12.000 alberi (circa 20 ettari), che saranno piantati nel villaggio africano di Mankim in Camerun.

Sicuramente un altro punto a favore per questo fantastico spettacolo rock in cui la musica è magicamente parte di qualcosa emotivamente coinvolgente e multimediale. L’ex ‘ragazzo fortunato’ dimostra di essere un egregio artefice ed interprete di un tour sicuramente innovativo.

Maggio 20, 2011

I pazzi osano dove gli angeli temono d’andare.

Divisi su tutto i leader del centrodestra sembravano concordi solo su un punto: moderare i toni, abbandonare le sguaiate parole d’ordine e gli appelli da crociata. Ci si aspettavano misure concrete, quali imbavagliare la Santanchè, concedere un congruo periodo di ferie a Sallusti e Belpietro, inviare Stracquadanio in missione alle Bermuda. Ma la carne grida e comanda, e appena nominata la parola Milano Bossi è insorto: “non la lasciamo in mano al matto, Pisapia, che vuole riempirla di clandestini, moschee e trasformarla in una zingaropoli”. Riflessi pavloviani. Dopo un paio di ore il senatur ha tentato una confusa smentita; nel frattempo aveva però già incassato apprezzamenti dagli ultras e una calorosa solidarietà della Gelmini fondata sull’assunto che Bossi ci ha abituato a “frasi colorite” e che le parole del leader della Lega non erano “né gravi né offensive”. I professori di italiano annotino le indicazioni del ministro della Pubblica Istruzione. D’ora in poi anche l’insulto più sanguinoso potrà essere classificato come genuina espressione del folklore italico