I Fratelli Davies erano tutti presi a registrare il quinto album della band, Something Else by the Kinks, quando Ray si sedette al piano e suonò a Dave una prima versione di Waterloo Sunset. «Ci siamo messi subito a improvvisare delle parti vocali sopra la melodia del ritornello», ricorda Ray. Dopodichè è tornato a casa, e – tutto solo – ha lavorato sugli arrangiamenti: «Fino a quando la canzone non è diventata come un sasso arrotondato dal mare: perfettamente liscia e levigata!». Il testo racconta una delle più magiche e tridimensionali storie di solitudine della musica pop: un uomo che guarda una coppia di amanti cha passano, abbracciati, sopra un ponte, mentre sullo sfondo si stagliano il Tamigi e la stazione di Waterloo. Per anni è circolata la voce che l’ispirazione fosse venuta a Davies dai rotocalchi che parlavano della storia d’amore tra due star cinematografiche dell’epoca, Terence Stamp e Julie Chri-stie, ma lui ha smentito: «era più una specie di imbarazzante pagina di diario».
Avremmo vinto le elezioni.
Chi crede di essere Berlusconi?
Studiando la viscosità del citoplasma, studi migliorano conoscenze sul cancro
Alcuni ricercatori finanziati dall’UE e provenienti da Germania e Polonia hanno fatto delle scoperte rivoluzionarie sulla viscosità del citoplasma della cellula, che potrebbero fare avanzare le nostre conoscenze del citoplasma delle cellule del cancro.
Coordinato da ricercatori dell’Istituto di chimica fisica dell’Accademia polacca delle scienze (IPC PAS), il team è stato in parte sostenuto da un contributo per l’Economia innovativa del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
La viscosità è una misura della resistenza o della densità di un fluido. Meno è viscoso il fluido, maggiore è la sua fluidità o la facilità di movimento al suo interno. L’acqua per esempio ha una viscosità bassa, mentre il miele, che è allo stesso tempo più denso e più corposo, ha una viscosità più alta.
È stato Albert Einstein a occuparsi per la prima volta della viscosità di fluidi complessi nel 1906 e da allora sono state condotte molte ricerche sulla viscosità del citoplasma della cellula.
Nel corso degli anni, sono state raccolte le prove che indicano che nonostante una viscosità del citoplasma alta (che in teoria risulta in una bassa facilità di movimento all’interno del citoplasma), la mobilità delle piccole proteine nel citoplasma è in realtà molto alta – diverse magnitudini più alta di quanto indica la formula di Einstein.
Comunali napoli: i più votati
A Napoli scrutinate tutte le sezioni (886 su 886): Lettieri (179.252 voti – 38.53%); De Magistris (127.920 voti – 27.50%); Morcone (89.094 voti – 19.15%); Pasquino (45.346 voti – 9.74%). Per le liste, al momento a ottenere più voti sono stati due candidati del Partito democratico: Antonio Borriello (1.452), capogruppo uscente in Consiglio comunale e Aniello Esposito (1.048).
Diversa la situazione in casa Pdl dove il più votato, per il momento, è Gennaro Castiello con 885 voti. Seguono Marco Mansueto, consigliere uscente, con 726 voti e Pasquale Beneduce con 638.
Sono 97 i voti finora ottenuti da Achille De Simone, capolista dell’Adc di Pionati, che aveva suscitato polemiche per le sue vicende giudiziarie.
Nella lista ‘Napoli è tua’, civica di De Magistris, è Vittorio Vasquez il primo con 126 voti.
Tra le fila di Idv, Vincenzo Gallotto è il primo con 306 voti.
In Liberi con Lettieri sindaco, il primo, in base ai dati provvisori è Luigi Zimbaldi con 226 voti.
Tra le fila di Sel, il più votato e Ciro Borriello con 790 voti. Nella lista Noi Sud Libertà e autonomia è Gennaro Addio con 369 voti.
Sul fronte del terzo Polo, nella lista dell’Api è Vincenzo De Angelis il primo con 136 voti.
Per Fli Lello Ambrosino, consigliere uscente passato dal Pdl al partito di Fini, con 426 voti.
Per l’Udc, invece, primo è David Lebro con 427 voti.
La sardegna boccia senza appello il nucleare.
Non sono solo i risultati delle elezioni a preoccupare Berlusconi, il calo dei consensi soprattutto visibile sul nucleare. La Sardegna ha già detto no, a giugno gli Italiani potrebbero definitivamente bocciare la linea energetica di ritorno all’atomo del governo.
Il plebiscito sardo di sì anti atomo ha fatto registrare un coro di applausi che sull’isola è stato bipartisan: prima per l’alta affluenza alle urne (6 elettori su 10 hanno risposto al quesito referendario), poi per i risultati (i sì superano di gran lunga il 90 per cento).
Festeggiano ambientalisti e i partiti che hanno sostenuto la prova referendaria. “Il risultato clamoroso conferma la forte consapevolezza dei cittadini. Nonostante il silenzio di molti media, l’enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico“.
Nucleare, la Consulta ribadisce: ci vuole il consenso delle Regioni.
Dopo il ricorso della Regione Toscana, Puglia e Provincia autonoma di Trento con lasentenza n. 165 del 12 maggio la Consulta chiarisce e fissa che in materia di energia il Governo non può imporre le centrali nucleari in un territorio senza aver prima ottenuto il consenso della Regione. Anzi per la verità demolisce una parte dei decreti legge (Misure urgenti in materia di energia 8 luglio 2010, n. 105 e Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini1 luglio 2009, n. 78).
L’aspetto interessante di questa sentenza, rispetto a quella emanata qualche mese fa è che qui viene ribadito che nel caso di mancata intesa tra Governo e Regione il Governo non può bypassare la Regione nominando un Commissario con poteri straordinari che sarebbe stato poi l’interlocutore al posto dell’amministrazione regionale. La motivazione è da ricercarsi nell’art.120 della Costituzione in quanto mancherebbe il rispetto del principio:
di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione.
Silvio si dispera!
Silvio che «ci ha messo la faccia» cerca una via d’uscita e prende tempo. Sperando che la Lega non si smarchi e che non sbuchi fuori lo spettro del governo tecnico a guida Tremonti. Il Cavaliere proverà ad esorcizzarlo giocando in contropiede per guadagnare le urne? «Aspettiamo i ballottaggi..», temporeggiano dai dintorni di Arcore. I fedelissimi, che non escludono le elezioni anticipate, sono gli stessi che ammettano che «la politicizzazione delle amministrative non ha pagato». Si è smarrita per strada, in poche parole, la certezza del Cavaliere che scende in campo, sbaraglia l’avversario e vince solo contro tutti. «Di fronte alla debolezza della Moratti Silvio è stato costretto a muoversi in prima persona giocando all’attacco», spiegano. E gettano la croce addosso a donna Letizia. Che sconta «quel deficit di popolarità che già si conosceva» e che porta sulle spalle la responsabilità unica della figuraccia di Milano.