Cellule staminali riprogrammate per riparare o curare il fegato.

Il potrebbe essere riparato con le ’, prelevate dallo stesso paziente. Lo afferma un articolo pubblicato su ‘Science Tranlsational Medicine’, in cui i ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center nel Maryland hanno usato questa tecnica su alcuni topi affetti da una patologia simile alla .

Nell’esperimento sono state prodotte le ’ a partire dalla pelle, dal sangue e dal midollo osseo di un essere umano. Le sono state poi indotte a diversificarsi in del , e sono state impiantate nell’organo degli animali malati.

In un gruppo di cavie di controllo sono state invece impiantate normali epatiche umane, e il tasso di attecchimento e’ risultato molto simile: dall’8 al 15 per cento nel primo gruppo e l’11 per cento nel secondo. In nessuno dei topi si e’ sviluppato un tumore, che e’ l’effetto collaterale piu’ temuto nei trapianti di . “Le possono essere ottenute in grande quantita’”, hanno spiegato gli autori, “e essendo ricavate dallo stesso paziente non hanno il problema del rigetto. Speriamo di poter iniziare presto i test clinici sull’uomo”.

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