Silvio Berlusconi determinato: le elezioni saranno un referendum sui giudici
“Se domenica vinco blocco tutti i miei processi”: il virgolettato, più o meno, è di Silvio Berlusconi, e lo riportano (salvo smentite, che arrivano puntuali di solito in tarda mattinata) Liana Milella e Francesco Bei su Repubblica. E, secondo il premier, le elezioni amministrative avranno un significato politico ben chiaro: se si vince, sarà il risultato di una campagna elettorale tutta giocata sui problemi con la giustizia di Berlusconi, e quindi vinta. Con conseguenze ben chiare:
«Chi ci vota domenica prossima vota contro la Boccassini e De Pasquale, questo deve essere chiaro a tutti». È l’effetto «referendum » quello che Berlusconi punta a ottenere con le elezionisimbolo a Milano. Una battaglia giocata tra il Cavaliere e il palazzo di giustizia, che sarà decisa ai voti: se Letizia Moratti dovesse vincere al primo turno, per Berlusconi quella sarà stata una «sonora sconfitta» dei pm, visto che proprio sulla iper-politicizzazione della campagna amministrativa ha giocato le sue ultime uscite in campagna elettorale. È questo il senso del crescendo di toni usati dal capo del governo contro i magistrati, persino nel giorno dedicato al ricordo delle toghe vittime del terrorismo. «O me o loro», continua a ripetere in queste ore. Pronto a far ripartire immediatamente tutto il pacchetto giustizia in caso di un exploit elettorale che gli restituisca la forza perduta. «È vero — ha detto a proposito della commissione d’inchiesta sulla magistratura — è tanto che ne parliamo. Finora mi sono fatto convincere da chi mi consigliava di non forzare la mano, ma se vinciamo a Milano la facciamo per davvero, anzi sarà la prima cosa che partirà».
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