Il governo cinese, che ha appena protestato ufficialmente con i giapponesi per la pessima gestione del disastro di Fukushima (livello 7 della scala ines, ricordiamolo…), si appresta a prendersi una bella pausa di riflessione sull’energia nucleare. Più o meno come quello italiano. Pechino non approverà nuove centrali nucleari per un annetto, fino ad inizio 2012, cioè fino a quando non saranno riscritte le norme sulla sicurezza nucleare. Come in Italia, però, la minimoratoria sul nucleare è più di facciata che di sostanza: la strategia nucleare complessiva dei cinesi non cambia di molto, viene solo posticipata. Come ha ammesso Feng Yi, vice segretario generale della China Nuclear Energy Association: Lo sviluppo nucleare cinese rallenterà un po’ durante i prossimi due o tre anni… ma nel medio-lungo periodo la strategia nucleare della Cina non verrà stravolta
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