«Mamma mia ragazzi, che belle!», dice Emilio Fede a Lele Mora di Ambra Battilana e Chiara Danese, le due testimoni spontanee «scioccate » dalle notti di bunga-bunga: ad Arcore «bisogna portare quel “bignè”». Ma già il 24 agosto 2010, il giorno dopo il party con la statuetta di Priapo – personaggio mitologico dagli enormi organi genitali – il direttore del Tg4 dice al telefono alla Battilana: «Chiara mi sembra di un altro mondo, lasciala perdere». È «troppo» timida «per fare quello che c’è bisogno di fare», con riferimento al fatto che le due si sarebbero rifiutate di partecipare al festino. È quello che si legge nelle ultime intercettazioni depositate agli dell’indagine a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, indagati per favoreggiamento e induzione della prostituzione di ragazze maggiorenni e minorenni nell’ambito dello scandalo Ruby.
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