Ho una Chevy del ’69 con una testata tipo 396
e un cambio Hurst sul pianale
aspetta stanotte giù al parcheggio
fuori dai magazzini Seven-Eleven
io e il mio amico Sonny l’abbiamo ricostruita dai rottami
e lui gira con me da una città all’altra
corriamo solo per i soldi, nessun’altro legame
li facciamo zittire e poi gli diamo una batosta
Stanotte, stanotte il percorso è perfetto
gli voglio far mangiare la polvere già nel primo giro
l’estate è arrivata ed è il momento giusto
per andare a gareggiare in strada
1. Berlusconi, “Fin quando sarò presente io non possono accadere cose ineleganti perchè io sono una persona di buon gusto, di cultura e di eleganza” (Corriere della Sera.it)
2. Dopo l’ultima barzelletta il Presidente del Consiglio “si fece portare una statuetta di Priapo e la fece girare tra le ragazze” raccontano le piemontesi. “E’ una specie di guscio. Dal guscio esce un omino con un pene grosso. La statuetta ha dimensioni di una bottiglietta d’acqua da mezzo litro. Il pene è visibilmente sproporzionato”,…”Berlusconi fa girare la statuetta tra le ragazze. E chiede loro di baciarne il pene. Le ragazze cominciano a far girare la statuetta. Ne baciano il pene e simulano un rapporto orale. O se lo avvicinano ai seni scoperti. Tutti ridono
Curare l’ipertensione senza farmaci ma con un piccolo intervento che ”spegne” i nervi che vanno ai reni responsabili della pressione alta: e’ un nuovo metodo contro questa malattia rischiosa e sempre piu’ diffusa risultato efficace in modo definitivo in due pazienti su tre tra quelli che non traggono beneficio dai farmaci (circa uno su 5 del totale).
Alcuni ricercatori finanziati dall’UE hanno sviluppato una nuova tecnica innovativa in grado, per la prima volta, di mappare le connessioni e le funzioni delle cellulenervose nel cervello, gli scienziati hanno così fatto un passo avanti verso lo sviluppo di un modello computerizzato del cervello.
Lo studio, pubblicato su Nature, è stato condotto da un gruppo di neuroscienziati dell’University College di Londra (UCL) ed è stato in parte finanziato da un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca nell’ambito del Settimo programma quadro (7° PQ).
Secondo le stime ci sarebbero 100 milioni di cellulenervose (“neuroni”) nel cervello, ognuna connessa a migliaia di altre cellule – il che significa un totale di circa 150 miliardi di miliardi di connessioni (o “sinapsi”).
Sul modello della genomica, che mappa la nostra struttura genetica, questo nuovo tipo di ricerca è stato chiamato “connettomica” visto che mira a mappare le sinapsi del cervello. Una volta che gli scienziati avranno compreso tali connessioni, potranno vedere come le informazioni passano attraverso i circuiti del cervello e potranno cominciare a capire come le nostre percezioni, sensazioni e pensieri sono generati.
Tra il 1995 e il 2002 sono stati circa 10mila i morti in più nelle 44 aree fortemente inquinate italiane censite dal progetto Sentieri, i cui primi risultati sono stati presentati a Roma nel corso di un convegno organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. La stima provvisoria è stata fornita da Marco Martuzzi del centro Europeo per la Salute e l’Ambiente dell’Oms che ha collaborato al progetto. “Questo è il dato dei morti in più rispetto alla media regionale nelle zone prese in esame – ha precisato Marcuzzi – disicuro molti di questi sono dovuti alla contaminazione, ma cisono anche altri fattori, e dire esattamente quanti sono stati causati dall’inquinamento è impossibile”.
Secondo le cifre presentate dall’esperto circa metà delle morti (il 43%) è stata causata da tumore, la cui frequenza è aumentata del 3,7%, mentre il 19% é dovuto a malattie cardiocircolatorie e il 16% da patologie dell’apparato digerente. Tra i tipi di cancro più diffusi il prevalente è quello ai polmoni (45%), seguito da quello del fegato (11%).
A Trieste, da lunedì 11 aprile e per due settimane 50 scienziati, proventi per la maggior parte da Pesi in via di sviluppo, seguiranno lezioni di sicurezza nucleare. Mai come nel pieno dell’emergenza nucleare di Fukushima Daiichi, il tema sembra più necessario. La scuola però è stata progettata un anno fa e voluta dal presidente Obama, in virtù della stima che nel mondo vi sono 920 obiettivi sensibili nucleari, cioè a rischio terrorismo. La sede dove si stanno tenendo i corsi è quella del prestigioso Centro internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (Ictp).
Ha detto , Miroslav Gregoric responsabile dell’area prevenzione dell’Aiea:
I potenziali obiettivi nucleari includono 480 reattori nucleari utilizzati per scopi scientifici, 440 reattori impegnati nella produzione energetica e 25 mila armi nucleari. Le maggiori preoccupazioni sono rappresentate da possibili furti di armi finalizzati a creare bombe nucleari improvvisate, il sabotaggio degli impianti o il trasporto di materiale radioattivo.
La scuola nasce grazie alla collaborazione dell’Iaea, ossia l’Agenzia internazionale oer la sicurezza atomica, che fornisce 12 docenti; il Ministero degli affari esteri e con gli sponsor Cei (Iniziativa Centro Europea) e Fondazione per l’avanzamento della scienza del Kuwait. Tra gli esperti anche 9 provenienti dall’Interpol e altri dall’Agenzia JRC di Ispra.
Già fin dal suo primo giorno, il Festival del Giornalismo di Perugia traccia il percorso che accompagnerà i visitatori fino al 17. Ci sono delle parole chiave su cui gli organizzatori hanno voluto mettere l’accento. Parole che accostate tra di loro creano frizione e cortocircuiti in grado di descrivere bene l’Italia del nuovo millennio. Verità e diffamazione, per esempio, al centro del monologo inaugurale di Roberto Saviano. Informazione e potere, temi declinati nell’incontro con Alessandro Campi, direttore di Rivista Politica, Peter Gomez del Fatto, Rachel Donadio del New York Times e la nostra Claudia Fusani. Cronaca e criminalità, raccontate dal pm di Catanzaro Pierpaolo Bruni, e dai giornalisti esperti di ‘ndrangheta Andrea Gerli, Riccardo Giacoia, Lucio Musolino e Roberto Rossi. Verità e marchette, al centro dalla tavola rotonda tra i direttori del TGCom Paolo Liguori, quello dell’Espresso Bruno Manfellotto, e professionisti delle pubbliche relazioni come Gianluca Comin (Enel).
«Mamma mia ragazzi, che belle!», dice Emilio Fede a Lele Mora di Ambra Battilana e Chiara Danese, le due testimoni spontanee «scioccate » dalle notti di bunga-bunga: ad Arcore «bisogna portare quel “bignè”». Ma già il 24 agosto 2010, il giorno dopo il party con la statuetta di Priapo – personaggio mitologico dagli enormi organi genitali – il direttore del Tg4 dice al telefono alla Battilana: «Chiara mi sembra di un altro mondo, lasciala perdere». È «troppo» timida «per fare quello che c’è bisogno di fare», con riferimento al fatto che le due si sarebbero rifiutate di partecipare al festino. È quello che si legge nelle ultime intercettazioni depositate agli dell’indagine a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, indagati per favoreggiamento e induzione della prostituzione di ragazze maggiorenni e minorenni nell’ambito dello scandalo Ruby.
Dopo le serate di Arcore, l’orgia del potere si trasferisce alla Camera dei deputati dove va in scena il lungo rush finale per salvare il presidente del Consiglio dai processi (leggi la cronaca di ieri). Adesso il Cavaliere è ad un passo dalla prescrizione del processo Mills e, in successione, da quello Mediaset e Mediatrade, mentre per l’affaire Ruby forse dovrà attendere che la norma Mugnai presentata al Senato sul processo lunghissimo, vanifichi anche questo ennesimo sforzo della magistratura. Il processo breve, però, è anche altro, oltre a essere l’ennesima legge ad personam. E’, soprattutto, un colpo alla giustizia italiana e alle persone che da anni attendono di vedere pagare i colpevoli di alcuni dei più gravi delitti degli ultimi decenni della storia criminale del Paese (leggi l’articolo). Il primo a passare all’incasso, per il momento, è il Guardasigilli, designato ufficialmente dal Capo, davanti ai giornalisti della stampa estera, come suo successore. Una scelta accolta con freddezza dai vertici del Pdl (leggi l’articolo)…. e questa sera un bel bunga bunga per festeggiare.