Si cerca qualcosa nella notte a bordo della propria autovettura e con la radio a palla. Si trova solo una disperata solitudine con nel cuore la consapevolezza di aver fatto il possibile.
La lega Nord fa il dispetto alla Francia.
Nel pieno dell’emergenza immigrazione, parte il progetto di rilasciare permessi di soggiorno temporanei. La firma del presidente del Consiglio è arrivata dopo che il ministro Roberto Maroni ha ribadito in Parlamento la nuova linea del governo. Un’inversione di rotta totale, dopo il clamoroso “foera dei ball” di Umberto Bossi che in maniera colorita ha fotografato il sentimento della base leghista per nulla d’accordo con la nuova filosofia del tutti dentro. Adesso lo scontro con la Francia che il nostro ministro ha definito “ostile” e non collaborativa. Un buon modo per giustificare la scelta dell’esecutivo con gli elettori padani. Il progetto però si scontra con il muro alzato dall’Eliseo. La circolare inviata dal ministro dell’Interno Guéant spiega, infatti, che gli immigrati provenienti da un paese dell’area Schengen “possono effettuare in Francia soggiorni che non superino i tre mesi” ma devono rispettare diverse condizioni: essere in possesso “o di un documento di soggiorno valido emesso da uno stato membro dello spazio Schengen e del proprio passaporto”, “o di un’autorizzazione provvisoria di soggiorno valida, emessa da uno stato membro, accompagnata da un documento di viaggio emesso dallo stesso stato membro”. A dare ragione al ministro francese ci pensa la Commissione europea: “I permessi di soggiorno non sono permessi automatici di viaggio all’interno dell’area Schengen”
Facce di merda.
Ecco i sei senatori che hanno presentato un disegno di legge per modificare la Costituzione nata dalla Resistenza e premettere la ricostituzione del disciolto partito fascista. Sono da sinistra in alto Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, e poi in basso Giorgio Bornacin, Achille Totaro (lombrosiano), Egidio Digilio. Se li incontrate per Roma sputateli in faccia.
Centrale di Fukushima: è ancora emergenza.
– In Giappone i tecnici hanno pompato oggi azoto all’interno di uno dei sei reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi per cercare di impedire l’aumento esplosivo dell’idrogeno all’interno, mentre il più grave disastro atomico degli ultimi 25 anni sta alimentando il dibattito sulla sicurezza dell’energia nucleare negli Usa.In quello che è un segnale della crescente preoccupazione internazionale sul fall-out radioattivo dalla centrale – danneggiata dal terremoto e maremoto dell’11 marzo – alcune scuole nella vicina Corea del Sud sono state chiuse perché i genitori temono che la pioggia possa essere contaminata.Intanto, gli ultimi dati indicano anche che i turisti stranieri stanno evitando il Giappone in quella che normalmente sarebbe una delle stagioni più popolari per visitare il Paese.
Gli ingegneri sono al lavoro da ieri sera per pompare azoto allo stato gassoso nella struttura di contenimento del reattore numero 1 di Fukushima. Un funzionario della Tokyo Electric Power (Tepco), la società che gestisce l’impianto, ha insistito che si tratta di una misura precauzionale e che le possibilità di nuove esplosioni di idrogeno che hanno già devastato due reattori sono “molto piccole”.Ma, mentre il governo afferma che la situazione nella centrale a 240 km a nord di Tokyo si è stabilizzata, la crisi è ancora fuori controllo.
la coerenza di Bersani.
Primo occhio in provetta da cellule staminali: e’ a mandorla
E’ ‘a mandorla’ il primo ‘occhio in provetta’ ottenuto in un laboratorio. Realizzata dal centro ricerche Riken di Kobe, in Giappone, con uno studio che ha avuto la copertina della rivista Nature, la struttura apre la strada alla realizzazione di retine artificiali per i trapianti in caso di malattie degenerative dell’occhio.
I ricercatori giapponesi hanno utilizzato cellule staminali embrionali di topo, che sono state poste in una cultura cellulare appositamente studiata e lasciate libere di svilupparsi. Dopo dieci giorni le cellule si sono riorganizzate in ‘calici ottici’, le strutture che nell’embrione fanno da precursore all’occhio e che sono formate da due diversi tipi di cellule strutturate in maniera tridimensionale per formare una specie di ‘tasca’ che poi si sviluppa formando i due lati della retina. “Questa riorganizzazione autonoma ci ha stupito – scrivono gli autori – perche’ la struttura parte come un aggregato omogeneo di cellule a cui non abbiamo dato alcun segnale specifico.
Parkinsonismo grave curato con cellule staminali
E’ italiano il primo studio clinico sull’impiego di cellule staminali per il trattamento della Paralisi sopranucleare progressiva (Psp), considerata una forma di parkinsonismo grave. La sperimentazione partira’ entro due-tre mesi su 20 pazienti affetti da Psp, con eta’ superiore ai 40 anni e che non rispondono alla terapia farmacologica.
Entro il primo anno dall’avvio si potra’ avere una prima valutazione a breve termine (a sei mesi dal trattamento) sul primo gruppo di pazienti. Lo studio e’ stato presentato questa mattina a Milano. “Questa sperimentazione clinica – spiega Gianni Pezzoli, direttore del Centro Parkinson di Milano – rappresenta un importante traguardo, prima di tutto perche’ risponde ai bisogni dei pazienti affetti da questa grave patologia, ma anche perche’, da un punto di vista medico-scientifico, apre nuove prospettive in termini di possibilita’ di trattamento delle altre malattie neurodegenerative, a cominciare dalla malattia di Parkinson”.
Eolico domestico: come realizzare in casa una turbina fai-da-te
Negli ultimi anni, l’energia eolica si è affermata sempre più come una delle energie rinnovabili per eccellenza, e non sono pochi gli esempi di impianti domestici realizzati dalle aziende di settore, comprese quelle italiane. Stessa cosa, tuttavia, non si può dire per gli impianti domestici realizzati da privati, ovvero, per usare una formula più accattivante, le mini-centrali fai-da-te. I tentativi ci sono stati, non c’è dubbio, ma quello che vi presentiamo oggi è di certo l’esperimento più riuscito e – soprattutto – semplice da replicare! Si chiama Zoetrope ed è un mini-impianto che, grazie a una serie di assi concave disposte a raggiera in posizione verticale, è in grado di produrre fino a 150-200 watts di energia elettrica. Non molto, è vero, ma bisogna considerare che un simile risultato lo si ottiene con una velocità del vento di 30 km/h circa, condizione comune in molte zone d’Europa e d’Italia.
A questo link troverete le istruzioni – in lingua inglese (file pdf) – per costruire la vostra turbina eolica. Qui la pagina completa del progetto.
Buco dell’ ozono, Franco Prodi: “Urgenti provvedimenti globali”
Secondo un intervista fatta da Il Mattino di oggi (pag.14) a Franco Prodi, associato all’ ISAC -Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, la causa starebbe nell’eccessivo inquinamento causato dall’uomo e la soluzione consiste nell’abbandonare il modello di sviluppo energivoro.
La situazione sui cieli del Polo Nord è particolarmente delicata conferma Prodi e di certo questo eccezionale assottigliamento è un segnale di cui tenere conto, diciamo un campanello d’allarme che spiega Prodi:
Può dipendere da tante cose, anche dalla circolazione atmosferica: bisogna seguire l’evoluzione della situazione. Ma non collegherei questo ai problemi dei cambiamenti climatici. L’ozono è uno dei tanti protagonisti del cambiamento globale che interessa il Pianeta concorrendo al bilancio di radiazione. Il problema che queste notizie ci segnalano, con urgenza, è un gravissimo inquinamento planetario globale.