Stato contro Stato in nome di Berlusconi.

«Domani succede che la maggioranza di quest’aula, 316 deputati della Repubblica, spingerà un bottone per dire al paese che Ruby Rubacuori è la nipote dell’ex presidente egiziano Mubarak». La magnifica e rassegnata sintesi è di Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell’Idv.

Ogni bugia, anche la più assurda, a forza di ripeterla può acquisire caratteristiche di verosimiglianza. Ma questa di Ruby e del vincolo di parentela con l’ex presidente egiziano arriva addirittura a dichiarare un conflitto tra poteri dello Stato che ha pochi precedenti nella storia della Repubblica. Ed espone il Parlamento stesso sul piano inclinato della non credibilità.

Il voto di oggi (dalle 15 in poi) – e che salvo clamorose sorprese avrà la maggioranza – dà mandato al Parlamento, al potere legislativo, di sollevare un duello contro l’altro potere dello Stato, quello giudiziario, per tutelare il terzo dei tre poteri, il governo, l’esecutivo.

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