Archive for marzo 26th, 2011

marzo 26, 2011

James Brown – Live at the Apollo – Buonanotte compagni.

Live at the Apollo fu un fenomeno che raggiunse la seconda posizione della classifica Billboard. Due anni dopo Brown abbandonò il funk e iniziò ad accumulare la più grnde collezione di nomignoli del mondo.

marzo 26, 2011

Siria: esercito entra a Latakia.

L’esercito regolare siriano e’ entrato in ”modo massiccio” stasera nella citta’ di Latakia, 350 km a nord-ovest di Damasco, teatro oggi dell’uccisione di almeno quattro persone da parte di non meglio precisati cecchini. Lo riferisce un giornalista siriano da Latakia.

A differenza di quanto finora successo nel sud della Siria, dove i militari sono rimasti ai margini delle citta’, l’esercito sarebbe entrato nel centro cittadino ”per riportare l’ordine”.

Scusate una domanda: ma in Siria c’è il petrolio?

marzo 26, 2011

“Quaderni socialisti” c’era!

26 marzo 2011:manifestazione contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua.

marzo 26, 2011

Un amico dei mafiosi diventa ministro.

Il Fatto Quotidiano: “Un amico dei mafiosi diventa ministro”.

Come, non era già Presidente del Consiglio?

marzo 26, 2011

Fidarsi è bene…….

Le crociate di Enzo Scarton
marzo 26, 2011

Immigrati: la lega mette in mostra il suo volto peggiore.

La proposta del ministro degli Esteri: “L’Organizzazione delle migrazioni, dà una ‘dote’ di 1.500 dollari. Il governo italiano può arrivare a 2.500 dollari”. La Lega insorge. Lui ritratta: “Pagherà l’Europa, al massimo noi anticiperemo”. E Lombardo trabocca: “Io l’avevo detto, che con l’arrivo degli immigrati bisognava uscire con il mitra”

”Ma che pagare? Io non gli darei niente, li caricherei e li porterei indietro. E se tornano li riportiamo a casa ancora”. Il segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, ha le idee chiare sulla proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini che, in un’intervista sul Quotidiano Nazionale, parla di una ‘dote’ da mettere a disposizione di ogni immigrato che accetterà di rimpatriare volontariamente nel proprio paese. ”L’Organizzazione delle migrazioni, dà una ‘dote’ di 1.500 dollari. Noi possiamo superare questo importo, fino a duemila o magari 2.500 dollari, dando così la possibilità di creare le condizioni per un rientro di migliaia di persone”, si legge nell’articolo su QN. ”Abbiamo detto al governo di tunisino – spiega Frattini, che ieri è stato a Tunisi con il collega Roberto Maroni – che ovviamente dobbiamo rimpatriare i clandestini e loro hanno ben presente che questo si deve fare”. Ma chi paga? Nell’intervista Frattini attribuisce al “governo italiano” l’onere di “mettere a disposizione un aiuto economico per aiutare il reinserimento sociale di ogni tunisino che accetti volontariamente il rimpatrio”.

marzo 26, 2011

Ecco come i geni imitano Facebook.

I interferiscono gli uni con gli altri allo stesso modo in cui il social network suggerisce amici, è quanto afferma una ricerca pubblicata sulla versione online di Nature Methods. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto (“Developmental molecular pathways in Drosophila as a model for human cancer”), che è sostenuto con 3 milioni di euro nell’ambito del tema “Salute” del Settimo programma quadro (7° PQ) dell’UE. riunisce esperti provenienti da Germania, Spagna, Ungheria, Austria e Regno Unito.

Gli scienziati del Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) e del Centro tedesco per la ricerca sul (DKFZ) a Heidelberg, in Germania, hanno sviluppato un metodo per scoprire gli effetti combinati dei . Il metodo dovrebbe aiutare gli scienziati a capire come diversi possono amplificare, annullare o mascherare gli effetti gli uni degli altri.

Se due persone hanno molti amici in comune su , ci sono possibilità che queste due persone si conoscano tra di loro – anche se non sono amici su , hanno commentato gli scienziati a capo del progetto Wolfgang Huber dell’EMBL e Michael Boutros del DKFZ. Allo stesso modo – hanno spiegato – i che hanno profili simili di interazione genetica hanno probabilità di influenzare gli effetti l’uno dell’altro. Secondo il dott. Huber e il prof. Boutros, usando il loro nuovo metodo gli scienziati possono adesso suggerire tali “amici”, cioè i che hanno probabilità di influenzare gli stessi processi cellulari. A lungo termine questo potrebbe aiutare a prevedere i risultati ottenuti nei pazienti e adattare le cure per malattie come il , spiegano i ricercatori del team.

marzo 26, 2011

I reattori nucleari nel mondo, visti da Google Earth.

I reattori nucleari nel mondo, visti da Google Earth

Il servizio gratuito Google Earth si mostra ancora una volta utile per analizzare i temi ambientali. Dopo il progetto Google Abissi, per la protezione del mare, dopo la collaborazione con il governo britannico per la lotta ai cambiamenti climatici, e dopo la mappa mondiale della deforestazione, ora arriva la mappa contenente tutti gli impianti nucleari del mondo.

Informazioni molto utili per capire innanzitutto dove sono i reattori nucleari. Da qui si può partire, incrociando i dati su popolazione, frequenza di terremoti e tsunami, per avere un minimo di idea sul potenziale rischio di ogni reattore. Un incidente nuclare nel deserto non uccide nessuno, a due passi da una metropoli è un bel problema.

La mappa degli impianti nucleari nel mondo la trovate a questo indirizzo, se non funziona scaricate il plug in di Google Earth.

marzo 26, 2011

Assente ingiustificato.

Si svolge oggi a Roma una manifestazione antinuclearista e per la promozione dei referendum. E’ una manifestazione importante perchè deve segnare il punto di riferimento per chi intende combattere la battaglia contro il nucleare e per l’acqua pubblica fino in fondo, senza compromessi con la destra al governo. E’ una battaglia da fare e che si può vincere mettendo alle corde gli interessi nascosti di chi disinteressandosi della salute di cittadini vuole impossessarsi di un bene pubblico come l’acqua e fare i propri sporchi affari sul nucleare. Alla manifestazione partecipano molti gruppi della sinistra, non partecipaerà manco a dirlo il PSI, ma ahimè neppure il neonato  “Network per il socialismo”. La domanda è allora perchè? Se vogliamo uscire dall’enclave dove la sciagurata esperienza del PSI di Craxi ci ha ridotto queste occasioni non sono da perdere. Se vogliamo diventare movimento di massa non dobbiamo avere paura di contaminarci, adducendo pretestuosi distinguo. Se cominciamo così siamo sconfitti in partenza e siamo destinati a rimanere un’altra mosca cocchiera nell’universo dei gruppuscoli socialisti.

marzo 26, 2011

Guerra umanitaria e poi lasciano la gente a morire in mare.

Un barcone con circa 350 profughi, tra cui 200 donne, partito la notte scorsa dalle coste libiche, ha lanciato l’Sos con un telefono satellitare sostenendo di essere stato abbandonato alla deriva dalla nave Nato, battente bandiera canadese, che nel pomeriggio aveva prestato loro soccorso.

Se qualcuno voleva la riprova che la guerra contro Gheddafi è solo per il petrolio è stato servito!