Una ricerca condotta da ricercatori europei ha creato una svolta nella comprensione del diabete mellito, dopo che era stata trovata una cura per una malattia rara correlata.
Il team, guidato da scienziati dell’Università di Manchester nel Regno Unito, ha scoperto nuove cure per affrontare l’iperinsulinismo congenito (CHI), una rara e potenzialmente letale malattia dell’infanzia, che è l’opposto clinico del diabete mellito. Lo studio, pubblicato nella rivista Diabetes, è stato portato avanti da collaboratori clinici in ospedali in Belgio, Francia e Regno Unito.
Il CHI si manifesta quando il pancreas produce troppa insulina, mentre il diabete mellito si manifesta quando il pancreas ne produce troppo poca. Nelle cellule del pancreas sane che producono insulina, un piccolo gruppo di proteine agisce da interruttore e regola quanta insulina viene rilasciata. Ma quando queste proteine non funzionano bene, le cellule possono rilasciare o troppo poca insulina, che porta al diabete mellito, o troppa insulina, che porta all’iperinsulinismo congenito.
La cura attuale per il CHI ha una bassa percentuale di successo, e per coloro che soffrono di questa malattia nella sua forma più grave, spesso prevede la rimozione del pancreas. “Il CHI causa dei livelli dello zucchero nel sangue pericolosamente bassi che, se non trattati adeguatamente, possono portare a convulsioni e danni cerebrali. Si tratta di una malattia complessa causata da difetti genetici che mantengono attive le cellule che producono l’insulina quando invece dovrebbero essere spente,” ha commentato la dott.ssa Karen Cosgrove, uno dei leader della ricerca dalla Facoltà di Scienze della vita dell’Università di Manchester.
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