Avevo un fratello, che è morto a 18 anni cadendo da un palo dell’alta tensione.
Era figlio naturale di mio padre, mai riconosciuto, perchè nato fuori dal matrimonio e con una donna diversa da mia madre.
Si chiamava Antonio.
Bonanotte Antonio.
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Avevo un fratello, che è morto a 18 anni cadendo da un palo dell’alta tensione.
Era figlio naturale di mio padre, mai riconosciuto, perchè nato fuori dal matrimonio e con una donna diversa da mia madre.
Si chiamava Antonio.
Bonanotte Antonio.
Le radiazioni, nel medio/lungo periodo, apporterebbero danni allo sviluppo cerebrale negli animali. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista il Plos One dai ricercatori dell’Università del Sud Carolina e dell’Università di Parigi Sud: su oltre il 90% dei 550 volatili appartenenti a 48 specie diverse osservati nell’area di Chernobyl è stata riscontrata una massa cerebrale inferiore del 5% rispetto ai loro simili “residenti” in aree non contaminate. L’eco del disastro, dunque e nonostante il tempo già trascorso, non accenna a dirardarsi.
Più in dettaglio, la ricerca mostra che le radiazioni possono avere effetti significativi sul normale sviluppo del cervello riflettendosi non solo sulle sue dimensioni, più ridotte, ma anche – potenzialmente – sulle stesse abilità cognitive creando negli anni problemi alla sopravvivenza delle specie. Pur non riscontrandosi alcuna abberrazione significativa – la massa corporale e le dimensioni dei volatili, infatti, rimarrebbero sostanzialmente invariate – fa riflettere la constatazione che a risentire maggiormente di questo “effetto” sarebbero soprattutto gli uccelli con meno di un anno di età. La conclusione, a detta degli esperti è semplice:
Il fatto che le dimensioni del cervello siano inferiori negli animali dall’età di un anno rispetto agli individui più anziani implica che ci sia stata una selezione direzionale
aOltre 10 mila litri di gasolio agricolo sarebbero stati sversati nella giornata di ieri nell’Almone, nell’antichità fiume sacro dei Romani e oggi ridotto a uno sconsolato – e inquinatissimo – torrente. Il corso d’acqua, che scorre nel maestoso Parco dell’Appia Antica, è stato utilizzato come discarica da ignoti che, secondo le indagini tutt’ora in corso, avrebbero svuotato un’autobotte (rubata) per poi riempirla con del carburante per auto.
Secondo le autorità, tuttavia, il disastro ambientale che avrebbe potuto originarsi è stato impedito dalla rapidità degli interventi che hanno consentito di aspirare oltre la metà dei litri di gasolio verosimilmente immessi nel corso d’acqua. L’assessore comunale all’ambiente, Marco Visconti, ha così commentato:
Il disastro ambientale è stato evitato. I rischi ambientali sono minimi, nessuno per le persone. E’ un crimine odioso contro l’ambiente.
Più cauto l’ingegnere Francesco Mele della protezione civile del Lazio:
Il rischio ambientale speriamo di contenerlo in modo sostanziale.Per il depuratore non ci sono rischi, l’Acea è intervenuta per metterlo in sicurezza. L’unico rischio, ma è remoto, è che il gasolio, arrivato diluito al depuratore, possa riaggregarsi.
Si è svolta a Milano la manifestazione antipuritani organizzata dal quotidiano Il Foglio di Giuliano Ferrara. Tutti i circa 1.500 posti del teatro Dal Verme sono occupati. All’incontro, dove sul palco sono saliti tra gli altri, Iva Zanicchi e Piero Ostellino. Sono presenti anche il sottosegretario Daniela Santanché e il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, che ha definito l’iniziativa “divertente e simpatica”, un appuntamento “contro chi pretende di sostituire alla morale vera il moralismo falso e bigotto”, il moralismo di “chi si impalca a giudice delle virtù altrui”.
Ci sono domande che non si possono fare se non si vuole rischiare di essere presi a calci. Almeno a Ignazio La Russa. Quando a margine della manifestazione “In mutande ma vivi” organizzata da Giuliano Ferrara , l’inviato di Annozero Corrado Formigli cerca di avvicinare il ministro della Difesa per fargli alcune domande, prima la Russa dice: “con voi di Annozero non parlo. Mi faccia fare le interviste serie” per poi passare alle vie di fatto. Formigli incalza: “Se fosse dimostrato che Arcore era frequentata da prostitute minorenni, Berlusconi cosa dovrebbe fare?”. Il titolare della Difesa prima dice al cronista di “chiedere a sua sorella” e poi, manco fosse un cavallo, si mette a scalciare da dietro il povero inviato. Non contento La Russa, rivolto a Formigli, si mette a gridare a squarcia gola: “Cosa fa? Mi da pedate da dietro? Mi da pedate? Ma si levi”. Il risultato è che il giornalista di Michele Santoro, dopo essere stato preso a pestoni con il tacco della scarpa di La Russa, viene placcato dalle forze di polizia presenti in sala e identificato. Una bella maniera per non rispondere alle domande di Lorenzo Galeazzi
Non dimenticate che LA Russa era un picchiatore fascista.
Nuova proroga per la restituzione delle tasse da parte degli abruzzesi vittime del terremoto, sei mesi in più per cominciare a pagare le multe sulle quote latte e stop per altri dodici mesi all’esecutività degli sfratti.
Si arricchisce sempre più di nuovi contenuti il decreto legge Milleproroghe, mano a mano che l’esame in commissione Bilancio e Affari costituzionali si avvia al termine, in vista dell’approdo in aula la prossima settimana con la già scontata richiesta di fiducia da parte del governo.
Si comincia dai terremotati di L’Aquila e dintorni, che in base a un emendamento approvato dovranno ricominciare a restituire le tasse non versate dal primo novembre e non più da luglio.
In contrasto con il parere di Giancarlo Galan, ministro dell’Agricoltura, e per “fare fronte alla grave crisi in cui versa il settore lattiero-caseario”, un’altra modifica passata in commissione blocca fino al 30 giugno 2011 il pagamento rateale delle multe inflitte a chi ha prodotto latte in eccesso. Costo dell’emendamento 30 milioni in totale, finanziati con il taglio lineare “fino al 3%” di tutte le dotazioni dei ministeri.
Rinviato di un anno, fino al 31 dicembre 2011, il termine per l’avvio degli sfratti.
Un altro emendamento dà un mese di tempo in più per aderire alla sanatoria sulle case fantasma: il termine di presentazione in catasto della dichiarazione integrativa slitta dal 31 marzo al 30 aprile.
Le raccomandazioni del mediatore Gianni Letta non sono servite. Silvio Berlusconi ha fatto di testa sua ed è andato all’attacco anche nel faccia a faccia di ieri pomeriggio al Quirinale. Arrivando addrittura a gridare davanti a Napolitano: “La mia privacy è stata violata in modo mostruoso. Ora è il momento di difendermi. Anche sollevando il conflitto di attribuzione davanti alla Corte”. Il Capo dello Stato, però, non si scompone, lo redarguisce invitandolo alla calma. E lo invita ancora una volta a presentarsi dai giudici: “Il conflitto di attribuzione si solleva nel processo, non in Parlamento”. Insomma, un’ora di colloquio sul filo della tensione. Il risultato è uno stop del Colle su tutta la linea di B. Con buona pace delle colombe del Pdl, Letta in testa, che credevano di aver convinto il Caimano a muoversi, almeno con Napolitano, seguendo la prassi istituzionale.