Ballad of a Thin Man è una canzone scritta e registrata da Bob Dylan, pubblicata sul suo album Highway 61 Revisited del 1965.
Canzone oscura e minacciosa, Ballad of a Thin Man parla di un fantomatico “Mr. Jones”, che entra in una stanza piena zeppa di tipi strani e alternativi e “non capisce cosa stia succedendo” (don’t know what’s happening). È smarrito come sarebbe potuto essere Nick Charles, il personaggio principale del celebre film del 1934 The Thin Man, se avesse incontrato Allen Ginsberg e Peter Orlovsky.[1]
L'”identità” di Mr. Jones è stata a lungo oggetto di supposizioni e discussioni varie nel mondo del rock. Interrogato sulla questione in una intervista del 1965, Dylan rispose:
« È un damerino. Indossa anche le bretelle. È una persona reale. Lo conoscete, ma non con quel nome… Lo vidi entrare in una stanza una sera e sembrava un cammello. Chiesi ad un tale lì vicino chi fosse e lui mi rispose, “Quello è Mr. Jones”. È tutto qui, è una storia vera.[2] »
La prima strofa della canzone, «You walk into the room, with your pencil in your hand» (Entri nella stanza, con la tua penna in mano), sembra confermare la supposizione che il “Mr. Jones” della canzone possa essere un giornalista. In una intervista di metà anni ottanta alla rivista Q magazine, Dylan sembrò identificare Mr. Jones in Max Jones, un ex critico musicale del Melody Maker, avvalorando la tesi che “Mr. Jones” era semplicemente uno di quei critici a cui non piacevano o che non capivano le canzoni del Dylan “criptico” e psichedelico di metà anni sessanta. Un’altra ipotesi è che il Jones in questione fosse Jeffrey Owen Jones (in seguito docente di cinematografia al Rochester Institute of Technology). Come giornalista collaboratore del Time Magazine, Jones aveva intervistato Dylan il giorno prima della leggendaria esibizione del cantante al Newport Folk Festival del 1965.[3]
Nel surreale film del 2007 su Dylan diretto da Todd Haynes, I’m Not There, l’attore Bruce Greenwood interpreta “Keenan Jones”, un giornalista che non riesce a comprendere il significato delle composizioni di Dylan. Nel film, Jones passa attraverso un’allucinante sequenza da incubo mentre la cover di Stephen Malkmus di Ballad of a Thin Man suona in sottofondo.