Le Bananarama sono un gruppo femminile pop rock / dance britannico, che raggiunse, grazie soprattutto alla produzione del duo formato da Steve Jolley & Tony Swain prima e del noto trio Stock, Aitken & Waterman poi, una grande popolarità negli anni ottanta e nei primi anni novanta, il cui più grande successo è stato il singolo Venus (Numero 1 negli Stati Uniti), cover di un brano degli anni settanta, originariamente degli olandesi Shocking Blue, che ancora oggi gode di numerosi passaggi radiofonici, in entrambe le versioni, con un leggero vantaggio per quella, sempre attuale, delle Bananarama.
L’AMARO … IN BOCCA.
Saviano aveva ragione: sciolto il Comune di Desio per infiltrazioni mafiose
Un fatto storico e mai avvenuto in Lombardia. Undici consiglieri del centrosinistra e sei della Lega questa mattina hanno rassegnato le dimissioni. Scelta dettata dalle ultime inchieste sulla presenza delle cosche in Brianza.
Si scioglie la giunta comunale di Desio. Diciasette consiglieri comunali su trenta questa mattina hanno consegnato le proprie dimissioni al segretario. L’amministrazione comunale di Desio, guidata da Giampiero Mariani (Pdl) cade oggi in seguito al coinvolgimento di alcuni esponenti politici, tra cui il presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva, il consigliere Natale Marrone e l’ex assessore provinciale Rosario Perri (tutti del Pdl) nell’inchiesta sulle infiltrazioni della ’ndrangheta. Insieme all’opposizione hanno firmato anche i consiglieri della Lega Nord, fino a ieri in maggioranza. “A luglio avevamo chiesto l’intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni, ma qualche esponente leghista ci ha detto che esageravamo: oggi dovrà ricredersi – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati -. C’è bisogno di persone nelle amministrazioni capaci di fare muro contro le infiltrazioni della criminalità nelle pubbliche amministrazioni e nell’economia. Criminalità che si infila negli appalti e che lucra sulle aggressioni al territorio. Oggi è un bel giorno per Desio, la Brianza e il Nord”. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Giornale
Oggi Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

CARFAGNA E BONINO CONTRO MUTILAZIONI GENITALI – Una firma “bipartisan” contro le Mutilazioni genitali femminili: Mara Carfagna ed Emma Bonino hanno firmato stamani, a Palazzo Chigi, il petalo rosa simbolo della campagna mondiale contro le Mgf promossa in Italia da Aidos e Amnesty International. Una campagna, ha sottolineato la presidente di Aidos Daniela Colombo, che ha l’obiettivo di raccogliere 8.000 firme al giorno, perché tante sono nel mondo le bambine che in media rischiano di subire mutilazioni dei genitali, circa 3 milioni all’anno. In Europa sono 500mila le donne che hanno subito una qualche forma di mutilazione genitale, e sono 38.000 le donne straniere residenti in Italia e con regolare permesso di soggiorno (quindi il dato è sottostimato) che nel loro Paese hanno subito questa violenza. Circa mille le bambine straniere che vivono nel nostro Paese che sono a rischio di subire una qualche forma di mutilazione genitale.
Aidos e Amnesty hanno chiesto al ministro per le pari opportunità un impegno affinché le vittime di Mgf possano ottenere il diritto di asilo, la legge contro le Mgf (“la migliore al mondo”) sia rifinanziata, e affinché il suo dicastero mantenga la leadership su questa materia: “non è materia per le Regioni” hanno spiegato. “L’Italia – ha risposto Mara Carfagna – è in prima linea nella lotta alle Mgf e nella richiesta di una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu per metterle al bando, grazie anche alla sensibilità del ministro degli esteri Franco Frattini. Speriamo di convincere i Paesi africani, finora piuttosto tiepidi”. “Questo è un momento cruciale della campagna contro le mutilazioni – ha detto la senatrice radicale Bonino – vogliamo una risoluzione entro l’anno. Cambiare si può: su 29 Paesi dove si praticano le Mgf, 19 hanno ottenuto una legge nazionale di interdizione”.
Sigarette, farmaci e Viagra il ritorno del contrabbando.

GLI SPALLONI, ormai, non esistono più. Gli scafisti pugliesi sono materiale d’antiquariato. Ma il mercato del contrabbando in Italia è più vivo che mai. Siamo secondi in Europa per numero di sequestri con il 12% del totale continentale, dietro la Germania. E terzi dopo Grecia e Olanda per articoli sequestrati (12 milioni nel 2009).
Ogni giorno container e camion carichi di sigarette, giocattoli taroccati, cuccioli di cane, medicinali, alcol e oli minerali provano a forare le nostre frontiere con trucchi sempre più sofisticati. “Qui abbiamo visto di tutto – racconta Umberto Testini, direttore dell’agenzia delle dogane al porto di Ancona – . Tabacchi nascosti in carichi di profilati d’alluminio, steroidi anabolizzanti tra i kiwi, lanterne per zanzare clandestine, migliaia e migliaia di “falsi di marca” magari mimetizzati in mezzo a un carico di pesce fresco. Un fiume in piena che continua a crescere”. Quanto perde il fisco italiano? Fare i calcoli non è facile nemmeno per la Guardia di Finanza. Ma solo il business dei prodotti contraffatti in arrivo dall’estero vale secondo Confindustria 5 miliardi di mancate entrate erariali l’anno. E tra stecche di sigarette, medicinali, metalli – ad Ancona sono appena state intercettate 2,5 tonnellate di silicio metallico clandestino arrivato dalla Cina – la voragine si allarga almeno a 6,5 miliardi di euro. Chi tira le fila di questo business miliardario? Una volta il traffico da e per l’Italia era affare della criminalità tricolore. Oggi il settore si è globalizzato.
Neve sul vesuvio.
Aids, arriva la pillola preventiva che abbatte i rischi di contagio.
Una pillola blu nata dalla miscela di due farmaci è riuscita a ridurre del 44% i casi di infezione da Aids in un campione di popolazione maschile ad alto rischio di contagio. Il farmaco si chiama Truvada e, secondo i risultati dei test, la sua assunzione quotidiana fa crollare i rischi di infezione da Hiv di oltre il 70% fra gli uomini che ne hanno fatto un uso regolare per due anni. Secondo gli autori della ricerca, è la prima volta che si riesce a dimostrare che il rischio di contagio del virus può essere ridotto attraverso un farmaco preventivo.
L’annuncio della scoperta è stato dato sul New England Journal of Medicine e confermato dal National Institutes of Health americano. Sollevando un un entusiastico commento del presidente Obama: “Sono incoraggiato da questo annuncio di una ricerca così dirompente nel campo della prevenzione dell’Hiv. C’è ancora da fare, ma questo tipo di studi segnano l’inizio di una nuova era nella prevenzione”.
Il test è stato condotto da un team internazionale di scienziati in varie parti del mondo su un campione complessivo di circa 2.500 gay, transgender e maschi bisessuali. Il Truvada è il frutto della “combinazione” di due altre molecole della Gilead Sciences Inc, tenofovir e l’emtricitabina, già usati nel trattamento delle infezioni da Hiv.
In merito al Truvada, il Center for disease control and prevention ha pubblicato le linee guida provvisorie per gli operatori sanitari. Eccole: 1) Il Prep ha dimostrato di ridurre l’infezione da Hiv tra gli uomini che hanno relazioni sessuali con altri uomini. Non ci sono dati in relazione alla sua efficacia tra gli eterosessuali o consumatori di droghe iniettabili. 2) Il farmaco sperimentato è il Truvada che è già in commercio. Tuttavia i pazienti devono sapere che la prevenzione rispetto all’Hiv non è attualmente indicata fra gli usi sull’etichetta del farmaco. 3) Il Prep deve essere utilizzato solo tra individui che sono Hiv-negativi. Prima di sottoporsi alla terapia è necessario fare il test. 4) Il Prep non dovrebbe mai essere visto come la prima difesa contro l’Hiv. Anche perché non protegge dalle altre malattie sessualmente trasmissibili. 5) Il punto cinque ricordare le regole basilari di prevenzione per gli uomini che fanno sesso con gli uomini, dal test sul partner all’uso del profilattico. 6) Il farmaco ha dimostrato di essere efficace solo se si rispetta il regime giornaliero. 7) Il Prep deve essere assunto sotto controllo medico.
Botanica: l’orologio circadiano delle piante.
Alcuni scienziati hanno rivelato come gli orologi biologici delle piante le aiutino a reagire ai cambiamenti legati all’alba e al tramonto nonché alla durata del giorno. Questi risultati hanno gettato nuova luce su come gli esseri viventi reagiscono al cambiamento dei ritmi della luce del giorno e potrebbero aiutarci a capire meglio gli effetti del jetlag e dei turni lavorativi.
I risultati, ottenuti da scienziati in Ungheria e nel Regno Unito, sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Systems Biology. L’UE ha sostenuto questo lavoro attraverso il progetto EUCLOCK (“Entrainment of the circadian clock”), che ha ricevuto 12,3 Mio EUR nell’ambito dell’area tematica “Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute” del Sesto programma quadro (6° PQ).
Molti esseri viventi hanno orologi circadiani che assicurano che vari aspetti metabolici, fisiologici e comportamentali avvengano nei momenti ottimali nel corso della giornata. Studi hanno dimostrato che diversi geni sono più attivi in momenti precisi della giornata e geni a essi collegati dal punto di vista funzionale sono spesso regolati per essere attivi nello stesso momento. Gli orologi biologici che controllano questi processi sono “sincronizzati” tramite informazioni come per esempio la luce.
Gli orologi biologici aiutano le piante a gestire in modo ottimale il metabolismo del carbonio. Durante il giorno, le piante usano energia proveniente dal Sole per trasformare il biossido di carbonio in zuccheri e ossigeno. Questo avviene in parti della pianta detti cloroplasti. Alcuni degli zuccheri vengono trattenuti nei cloroplasti in forma di “amidi transitori”.