“Se non vado in Politica, mi mandano in Galera e mi fanno fallire per debiti”.
Silvio Berlusconi lo dice più volte, sia a Biagi che a Montanelli,
1993.
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“No, a me non piace quello che faccio, lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio, sono disperato”.
“Se potessi me ne andrei in pensione a godermi i nipotini”.
“Se potessi questo Pdl lo chiuderei!”.
Silvio Berlusconi e l’amore per il proprio lavoro, 2009, 2009, 2010.
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“Berlusconi è entrato in politica per difendere le sue aziende”.
“… la situazione della Fininvest con 5 mila miliardi di debiti. Franco Tatò, che all’epoca era l’amministratore delegato del gruppo, non vedeva vie d’uscita: “Cavaliere, dobbiamo portare i libri in tribunale” … I fatti poi, per fortuna, ci hanno dato ragione e oggi posso dire che senza la decisione di scendere in campo con un suo partito, Berlusconi non avrebbe salvato la pelle e sarebbe finito come Angelo Rizzoli che, con l’inchiesta della P2, andò in carcere e perse l’azienda”.
“A me della politica non me ne frega niente … mi sono candidato solo per non finire in Galera”.
“Se mi lasciano in pace, se mi assolvono sono disposto a lasciare tutte le cariche politiche, non mi interessa fare politica. Io faccio il Senatore per difendermi dal processo”.
Marcello Dell’Utri, Fondatore di FI e Senatore Pdl, 1994, 2003, 2010, 2010.
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“La verità è che se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l’accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel lodo Mondadori. Ma questo non lo scriva”.Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset, 2000.
(Fonte: non leggere questo blog)