E’ difficile dare la buonanotte quando c’è tanta musica da proporre. La scelta risulta veramente difficile. Se avessi tempo farei una radio-web, tipo le radio private degli anni sessanta-settanta e comincerei le trasmissioni con le note di “good morning America“. Sono vecchio purtroppo, grasso, faccio l’avvocato e mio figlio mi rimprovera che non sono ancora cresciuto. Mi accontento allora di fare questo blog. Ci sono circa seicento pazzi al giorno che mi seguono e mi sta bene.I black crowes compiono vent’anni di carriera. Sono partiti con Shake your money maker. Adesso sono in tour per l’america fino al 19 dicembr. Il titolo del tour è Say goodnight to the bad guys,….. e come si fa?, nell’album appena uscito ci sono molti bei pezzi e delle ottime interpretazioni (Jealous a gain, downtown money waster). Belle le ballate(she talks to Angels, sister luck, bad lock blue eyes). grande maestria di Chris Robinson.
Here Comes The Sun – Marlene Kuntz & Skin (Beatles Tribute)
Skin inarrivabile, e i Marlene non sono da meno.
A qualcuno potrebbe anche non piacere.
Trentemøller-take me into your skin
Anders Trentemoller fa uso di pochi ma essenziali strumenti per suonare dal vivo: il sequencer Ableton Live, il sintetizzatore Microkorg per i suoi suoni caldi e avvolgenti ed infine il Kaoss Pad 2/3 sempre della Korg per i delay, reverb e reverse più pungenti. In studio di registrazione non tralascia come VST gli instruments di casa Arturia e tantomeno il Reaktor5 della Native Instrument.
Ma è uno tosto.
Arriva una nuova proposta Ue per proibire fosfati nei detersivi.
In Italia c’è già divieto dei fosfati nei detersivi, ma solo per produzione nazionale. Tutto quello che arriva da fuori confine, fuori controllo.
La Commissione europea ha proposto ieri, su iniziativa del commissario all’Industria, Antonio Tajani, un regolamento comunitario per mettere al bando i fosfati contenuti nei detersivi per indumenti e altri prodotti tessili, dannosi per l’ambiente e costosi da eliminare nelle stazioni di depurazione delle acque.
Il regolamento – che consentirà divieti ancora più rigorosi come quelli già esistenti in Francia e in Svezia – sarà applicato in tutta l’Ue, generalizzando in tutti gli Stati membri, come misura minima, le limitazioni all’uso dei fosfati già presenti in alcuni paesi, fra cui l’Italia.

In altre parole, in questi paesi, dove i produttori sono sottoposti ai divieti nazionali, non sarà più possibile commercializzare i detersivi degli altri Stati membri più ‘lassisti’.La misura restrittiva riguarderà solo i detersivi per prodotti tessili destinati all’uso privato, e non i detergenti usati a livello industriale (ad esempio per le lavanderie) e quelli utilizzati dalle lavastoviglie, un’eccezione che ha provocato le critiche degli ambientalisti.
In rete lo spot a favore dell’eutanasia “Scelgo di non essere un malato terminale”.

L’associazione Luca Coscioni e il Partito radicale rilanciano il dibattito sulla “dolce morte” con il video già censurato in Australia. Telelombardia pronta a trasmetterlo, ma serve il via libera del Garante per le telecomunicazioni .
E’ una dichiarazione di 34 secondi, ma i suoi toni pacati preannunciano ben diverso clamore, quello che in Italia si scatena ogni volta che si parla di stati vegetativi, di fine-vita e soprattutto di eutanasia. I 34 secondi sono il cuore dello spot a favore della “dolce morte” che l’associazione Luca Coscioni e il Partito radicale hanno importato dall’associazione Exit International e già messo in rete nei loro siti internet. Il video, inoltre, dovrebbe passare anche in tv su Telelombardia, Antenna3 e Milanow, che si sono dette disponibili a trasmetterlo. In questo caso, però, la messa in onda è subordinata al parere dell’Authority per le telecomunicazioni alla quale le emittenti hanno chiesto il via libera.
L’iniziativa è stata presentata oggi a Milano da Marco Cappato per i radicali, dal direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani e da Mina Welby, moglie di Piergiorgio, il malato di distrofia muscolare diventato un simbolo delle battaglie contro l’accanimento teraupetico (fu aiutato a morire nel 2006 da un medico poi prosciolto).I promotori cercheranno di trovare spazi anche sulle tv nazionale se ci saranno i fondi. L’associazione Coscioni si è impegnata a investire un euro per ogni euro raccolto per raddoppiare le possibilità di diffusione dello spot.
“Vogliamo infrangere un tabù che esiste per la politica e il potere, non per i cittadini – ha detto Marco Cappato – . In Italia l’eutanasia non è un concetto giuridico; si parla di questioni come lo stop alle terapie vitali, il testamento biologico, temi che ruotano intorno al fine vita. Ma la gente sa cos’è l’eutanasia e non ha paura di questa parola, mentre la politica parla di altro e si inventa dettagli terminologici per far perdere all’opinione pubblica il senso della realtà”.
BankItalia: aumentano le famiglie senza lavoro, sono due milioni e cinquecentomila.
L’incidenza sulla popolazione di riferimento è aumentata di un punto percentuale ma l’incremento è stato inferiore a quello che si sarebbe realizzato se la caduta del numero di occupati nell’anno (-1,2 punti sul 2008) si fosse distribuita casualmente tra le famiglie.
Il calo dell’occupazione ha riguardato principalmente famiglie dove almeno un altro adulto ha mantenuto il posto di lavoro. E nella maggior parte dei casi la perdita del posto di lavoro ha riguardato un giovane che vive con i genitori.All’aumento delle famiglie senza lavoro nel 2009 si è affiancato quello delle famiglie con un solo adulto occupato (+2,2%) mentre si è ridotto il numero delle famiglie con almeno due adulti occupati (-3,3%).
Gli effetti della crisi sul mercato del lavoro, sostiene Bankitalia, ”sono stati parzialmente ammortizzati dalla famiglia”. Il calo di 1,2 punti percentuali dell’occupazione nel 2009 è ascrivibile ai figli per 0,9 punti e solo per 0,3 punti ai capifamiglia. La crisi ha colpito prevalentemente i giovani mentre l’occupazione dei capifamiglia ha mostrato segnali di maggiore tenuta.
FMA: le bugie di Marchionne.
“Produrre redditività quando le fabbriche sono chiuse è pressocchè impossibile considerando che a Pratola Serra nel 2009 abbiamo lavorato 73 giornate sulle 250 programmate”. E’ quanto ha affermato Giuseppe Morsa, Rsu della Fiom Cgil della Fma, alla trasmissione di Lucia Annunziata “iN 1/2h”, andata in onda il 31 ottobre scorso. Morsa, presente in studio insieme a tanti altri operai degli stabilimenti Fiat presenti in Italia, ha voluto replicare alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato dell’azienda torinese, Sergio Marchionne. “Per quanto riguarda il costo della manodopera, su un prodotto finito, solo il 7% è il costo che va attribuito ai lavoratori per cui se c’è un problema di produttività non certo è colpa del lavoratore. La Fiat ha deciso di progettare il motore della Nuova Panda a Pomigliano, per poi farlo produrre in Polonia ed in seguito farlo ritornare a Pomigliano per il montaggio. Se tutto questo non è antieconomico, – conclude Morsa – me lo spieghi lui come vuole fare l’industria”.
La verità che nessuno dice è che Marchionne ha deciso di chiudere la FMA e mandare a casa gli operai.
Senza fare troppo casino.
Veneto in rivolta.
Maltempo al nord, gli imprenditori veneti minacciano lo sciopero fiscale: “O ci mandate gli aiuti o continueremo a non pagare le tasse”.