La Protezione civile presidia la città mentre il suono delle ambulanze echeggia per le vie: è il loro modo di festeggiare un altro affare concluso.
TUMORI: ONCOLOGI, TROPPI TAGLI METTONO A RISCHIO LE CURE.
– Pensare solo a far quadrare i bilanci e a ottenere risparmi ”rischia di compromettere la qualita’ delle cure” per i pazienti oncologici. L’allarme e’ lanciato dall’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), a congresso da sabato fino a oggi a Roma. ”Il diritto del paziente malato di cancro di ricevere le cure migliori non puo’ essere compromesso in nome del risparmio” dice, rilanciato da Doctornews, il presidente Carmelo Iacono nella giornata precongressuale dedicata alla ”Sicurezza del paziente fra compatibilita’ economica e tutela dei diritti”, sottolineando che ”esistono segnali che fanno presagire una progressiva e preoccupante involuzione del sistema”. Sul fronte dell’assistenza sanitaria oggi sembra prevalere una valutazione esclusivamente economica con il rischio di abbassare il livello delle prestazioni erogate”. A partire dalla chemioterapia che ”in alcune Regioni e’ stata trasferita in ambulatorio. Cio’ – chiarisce – non e’ adeguato clinicamente, perche’ vi sono alcune terapie che devono essere fornite in regime di ricovero ordinario o in day hospital per le particolari esigenze del paziente”. Portare la chemio in ambulatorio puo’ essere, insomma, ”una scelta pericolosa”, gia’ adottata ”in maniera diffusa sul territorio nazionale, dalla Lombardia alla Sicilia”.
In particolare le Regioni sottoposte a piani di rientro, rileva, ”stanno agendo sul livello delle prestazioni” ma ”il risparmio deve favorire l’ottimizzazione e non il declassamento delle prestazioni”.
tira responsabile.
L’amministrazione di New York avrebbe approvato un disegno di legge che obbliga a installare su tutti i nuovi edifici, sia ad uso residenziale che commerciale, i WC a risparmio idrico, dotati cioe’ di doppio tasto per lo scarico dell’acqua.
Si salvi chi può!
E’ un terremoto con due epicentri quello che ha travolto il mondo politico in questo fine settimana. La scossa più forte arriva da Perugia, dove Fini assesta un colpo forse definitivo al governo : “Siamo disposti a dialogare per un nuovo patto di legislatura”, dice. “Ma a condizione che prima Berlusconi si presenti al Colle e rassegni le dimissioni”. Senza l’apertura della crisi e la formazione di una nuova maggioranza che comprenda anche l’Udc , la pattuglia governativa di Futuro e libertà si sfilerà subito: “Non rimarremo un minuto di più”. E questa decisione significherebbe mani libere dei finiani su ogni provvedimento. La risposta del premier non si fa attendere: “Vogliono chiudere? Mi sfiducino in Parlamento” . L’altra scossa si registra a Firenze dove i giovani del Partito democratico, guidati da Matteo Renzi e Pippo Civati lanciano la sfida ai dirigenti degli ultimi due decenni. La parola d’ordine è “idee e facce nuove”. Il segretario Bersani non gradisce e chiede rispetto. Loro rispondono: “Non cerchiamo posti. Ma ce li prenderemo” . Come andrà a finire? Per il governo il crollo sembra vicinissimo. E se davvero l’Udc farà un patto con Fini, la “vecchia” dirigenza del Pd, che sta puntando tutto sull’alleanza con Casini, rischia davvero la rottamazione. Lo scenario politico continua a cambiare. Sui giornali di oggi diverse ipotesi e molte letture. Ma di certo, dopo l’assestamento, niente sarà più come prima.(il fatto quotidiano)