Archive for ottobre 29th, 2010

ottobre 29, 2010

paolo Conte – Bartali- Buonanotte compagni.

La voce di Paolo Conte che canta del grande campione fa da colonna sonora ad alcune immagini relative all’Italia del secondo dopoguerra e alla sua voglia di ricominciare.

The voice of Paolo Conte singing the great champion is the soundtrack to some images of Italy after World War II and his desire to start over.

A voz de Paolo Conte cantando el gran campeón es la banda sonora de algunas imágenes de Italia después de la Segunda Guerra Mundial y su deseo de empezar de nuevo.

ottobre 29, 2010

Bruno Lauzi.

 

 « Ora dicono fosse un poeta
Che sapesse parlare d’amore
Cosa importa se in fondo uno muore
E non può più parlare di te »

   

(B. Lauzi, Il poeta)

ottobre 29, 2010

“Bunga Bunga” di Elio e le storie tese.

ditemi voi se non è un genio

ottobre 29, 2010

Il Presidente del PSE giudica pericoloso riformare il Trattato di Lisbona.

Il Presidente del Partito Socialista Europeo (PES), Poul Nyrup Rasmussen, ha dichiarato di essere radicalmente contrario alla proposta Franco-Tedesca di riformare il Trattato di Lisbona considerandola pericolosa.

ottobre 29, 2010

Cappuccetto rosso rompe.

Storyboard di Lele Corvi - www.lelecorvi.com - La bottega grafica di Lele Corvi

ottobre 29, 2010

Emilio Fede indagato per favoreggiamento della prostituzione.

“Emilio Fede indagato per favoreggiamento della prostituzione.”

La propria.

ottobre 29, 2010

Fratture vertebrali: a Teramo tecniche chirurgiche mininvasive pongono fine a dolori e inabilita’.

Ogni anno in Italia si verificano oltre 100.000 fratture vertebrali causate principalmente da osteoporosi primaria o secondaria, ma anche da lesioni osteolitiche dovute a mieloma multiplo o metastasi ossee, traumi.

Oggi – dichiara il dottor Danilo Lucantoni, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e dell’Unità Operativa di Neurochirurgia della Asl di Teramo – è possibile trattare alcune tipologie di fratture vertebrali con moderne tecniche chirurgiche minivasive come la cifoplastica con palloncino che consiste nell’introduzione attraverso il peduncolo vertebrale di un cemento acrilico a presa rapida, previa espansione del soma vertebrale mediante apposito palloncino. Questa tecnica è stata ideata per ridurre prima e stabilizzare poi la frattura in modo controllato, correggere le deformità della colonna vertebrale, prevenire l’insorgere di nuove fratture, alleviare il dolore in modo rapido e prolungato e migliorare la qualità della vita del paziente”.

Presso il nostro Reparto – continua il dottor Lucantoni – la mia equipe ha trattato negli ultimi 6 anni con questa tecnica circa 100 fratture vertebrali, anche in pazienti giovani, con risultati eccellenti: una immediata risoluzione del dolore e un rapido ritorno alle precedenti attività. Si tratta di un rimedio rapido e mininvasivo che può evitare ai pazienti lunghi periodi di immobilità forzata a letto, l’uso del busto o una massiccia assunzione di farmaci per lenire l’intenso dolore alla schiena”.
La caratteristica che rende unica questa tecnica rispetto ad altri interventi chirurgici è l’uso di un “palloncino” che, oltre a stabilizzare la frattura, ripristina l’altezza del corpo vertebrale e corregge la deformità angolare

ottobre 29, 2010

Il tabacco come pesticida naturale.


Usare il tabacco come pesticida naturale eco-friendly: l’idea è venuta a un gruppo di studiosi guidati da Cedric Briens della University of Western Ontario (Canada) che, in uno studio pubblicato sulla rivista bisettimanale Industrial & Engineering Chemistry Research, spiegano il metodo per poter trasformare la pianta in un anti-parassitario non inquinante.

Già utilizzato su piccola scala come pesticida naturale organico fatto in casa per centinaia di anni grazie alla nicotina in esso contenuta, il tabacco sta ora riscuotendo l’attenzione degli scienziati come alternativa potenziale ai tradizionali pesticidi commerciali: l’obiettivo è trovare un nuovo modo per sfruttare le piantagioni di tabacco dal momento che, negli ultimi anni, la domanda della pianta si è abbassata, spiegano i ricercatori, da diverse parti del mondo.

Il processo di formazione del pesticida eco-friendly prevede il riscaldamento delle foglie di tabacco a circa 480 gradi Celsius per produrre una sostanza grezza chiamata bio-olio. Gli scienziati hanno testato il bio-olio su un’ampia varietà di insetti, tra cui 11 funghi, 4 batteri e la dorifora, uno dei principali parassiti agricoli tra i più resistenti agli insetticidi. Dai risultati è emerso che l’olio grezzo ha ucciso tutti gli insetti e ha bloccato la crescita di due tipi di batteri e di un fungo. E anche dopo la rimozione della nicotina, l’olio grezzo è rimasto un antiparassitario molto efficace. (ASCA)

ottobre 29, 2010

Hi-tech, Greenpeace da i voti.

International — Arrivano le pagelle per i big dell’High Tech: Nokia promossa a pieni voti, Microsoft e Nintendo rimandate all’edizione diciassette. Pubblichiamo oggi la XVI edizione dell’Eco-guida ai prodotti elettronici, un aggiornamento sulla sostenibilità delle grandi aziende e un aiuto ai consumatori per fare acquisti responsabili.

Primo e secondo posto in classifica rispettivamente a Nokia e Sony Ericsson, per aver messo al bando sostanze altamente nocive come PVC e ritardanti di fiamma a base di bromo, antimonio, berillio e ftalati. Anche Acer, Wipro, HCL e HP hanno conquistato punti grazie all’eliminazione dei ritardanti di fiamma e del PVC dai loro prodotti.
HP, in particolare, può vantare diverse linee di notebook e desktop toxic-free già in commercio e una stampante priva di PVC. Abbiamo poi voluto premiare Philips per l’iniziativa Econova TV: il primo televisore prodotto dall’azienda senza PVC né ritardanti di fiamma a base di bromo.

Ma come mai togliere i ritardanti di fiamma dai nostri televisori, cellulari e computer? Innanzitutto perché provocano danni al funzionamento dei processi di apprendimento e memoria, e perché possono interferire con la normale attività della tiroide. E quali sono i motivi per eliminare il PVC? Per esempio il fatto che, dal momento della produzione a quello dello smaltimento per incenerimento, questa sostanza rilasci in ambiente diossine cancerogene pericolose per la salute dell’uomo.

HP, Samsung e Lenovo sono le aziende che, più di altre, hanno scalato la classifica in questa edizione. Samsung dalla 13esima passa alla quinta posizione, anche se mantiene il punto di penalizzazione maturato nella quattordicesima edizione per aver disatteso gli impegni assunti in passato di eliminare le sostanze pericolose da tutti i prodotti entro il 2010.

Punto di penalizzazione che meritano anche Dell e LGE per non aver rispettato l’impegno di mettere al bando le sostanze dai loro prodotti, rispettivamente entro la fine del 2009 e del 2010. Toshiba se ne merita addirittura due: non ha dichiarato pubblicamente di non aver ripulito, come promesso, la propria catena di produzione entro il 1 aprile 2010 e non ha nemmeno identificato una nuova scadenza.

Qualcuno sale, qualcun altro scende e c’è chi rimane stabile. Quello che è certo è che i modi per migliorare le proprie prestazioni verso una maggiore sostenibilità esistono e sono ben noti a tutti, il punto è metterli in pratica. Riconosciamo i meriti delle aziende che si stanno impegnando e lanciamo un monito a quelle che invece fanno ancora troppo poco. Ricordiamo a tutti che le buone intenzioni da sole non bastano e che noi continueremo a vigilare.

ottobre 29, 2010

L’Italia virtuosa aumenta il riciclo dei materiali.

L’Italia ricicla anche la crisi: pur diminuendo la quantità dei rifiuti trattati fino a 24 milioni di tonnellate (pari a – 24,7%), crescono gli indici di tutti i materiali: in alto i valori di carta, acciaio e vetro. Questa la fotografia delle principali tendenze registrate nel 2009 dal settore del recupero rifiuti scattata dal rapporto ‘L’Italia del riciclo’ – presentato oggi a Palazzo Montecitorio a Roma – promosso quest’anno da Fise Unire (l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Alla fine del 2009 si è registrata una flessione dei quantitativi di 7 milioni rispetto al 2008 (da 31 mln ton del 2008 a 24 mln ton del 2009) rispetto ai sei principali flussi di materiali (rottami ferrosi, alluminio, carta, legno, plastica, vetro). Una riduzione addebitabile al forte calo dell’industria siderurgica (meno 6,7 mln ton di rottami ferrosi pari a una riduzione del 34,4%). L’alluminio riciclato è calato del 27,9%. Così altri materiali: il 10% la carta, il 4,4% il legno, il 9,9% la plastica, e il 3,2% il vetro.

Quanto all’immesso al consumo tutti i settori hanno aumentato il riciclo (alluminio a parte con – 8%), fino all’80% di carta e acciaio e al 66% il vetro. Questo rapporto, afferma Edo Ronchi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, “ci dice che non c’é solo la crisi dei rifiuti di Napoli. Abbiamo intere regioni con differenziate intorno al 50% e settori come quello degli imballaggi in cui si ricicla il 64% dell’immesso al consumo”.