Debbo riparare una scorretteza. Nei giorni scorsi ho parlato dei due album recentemente usciti: uno di Neil Young e l’altro di Eric Clapton. Ho invece trascurato di parlare dell’ultimo album di Carlos Santana. Certo sia Young che Clapton son musicisti raffinati e interpreti particolari di un rock universale, per cultori del rock sperimentale o di amanti di una musica snob. Guitar Heaven non è certamente all’altezza dei due album presentati da Young e Clapton. Non dobbiamo dimenticare che Santana è un musicista che ha uno stile inconfondibile e perciò inimitabile, oltre ad essere un dio della chitarra e che ha suonato con mostri sacri come John Coltrane e John Lee Hooker. Pertanto questo album che è un remake di vecchi successi va comunque ascoltato con rispetto ed anche goduto.
Peace and love.
Strano che il mio amico Antonio non mi abbia rimproverato per la mancanza…….e domani parliamo anche del nuovo album di Elton John.
Nei giorni scorsi due organi giudiziari italiani hanno dato ragione a precari della scuola che avevano denunciato l’abusiva reiterazione di contratti a termine. La Corte d’Appello di Brescia ha condannato il Ministero dell’Istruzione a risarcire il danno in favore di una docente precaria cui era stato reiterato per più di tre anni il contratto a termine. Il Tribunale di Siena, innovando in materia, ha addirittura trasformato in rapporto a tempo indeterminato un contratto di lavoro a termine ugualmente reiterato negli anni.
– Umberto Bossi non avrebbe fatto la spedizione dei Mille. Lo dice a Bruno Vespa per il libro “Il cuore e la spada – Storia politica e romantica dell’Italia Unita 1861 – 2011” (Rai Eri – Mondadori) in libreria il 5 novembre. “Io sono cavouriano – dice il ministro – e Cavour voleva l’Italia divisa in tre blocchi, Nord, Centro e Sud. L’accordo con Napoleone III era questo e sarebbe stata la soluzione piu’ seria”. All’obiezione di Vespa che i Mille erano quasi tutti del Nord con larga prevalenza di bergamaschi, Bossi risponde: “Cercavano nel Sud una colonia in cui vendere i loro prodotti visto che gli inglesi e i tedeschi avevano le loro colonie in Africa e in Oriente e il Piemonte no”. Secondo Bossi, “nemmeno oggi l’Italia e’ unita. Da una parte sconta le divisioni originali, dall’altra le conseguenze di una politica centralista cominciata dai Savoia alla morte di Cavour”. Il ministro delle Riforme riconosce che “se non decolla il Sud anche il Nord avra’ uno sviluppo rallentato” e punta tutto sul federalismo fiscale.
Ahead of a Conference on Equal Pay held next Monday and Tuesday by the Belgian Presidency, PES Women once again calls for real action on eliminating the pay gap between women and men in the European Union. On an average daily basis, women get paid 2 hours less than men for the same work. We work from 9 to 5 but get paid from 9 to 3.
PES Women believes that setting clear yearly targets per member state for closing the pay gap would enable to European Commission to monitor much better the progress throughout the EU. Therefore setting a target of 1% per member state per year could lead towards concrete goals and results for 2020.
PES Women calls on the Belgian Presidency and the Conference on Equal Payto adopt a European Equal Pay Day, based on the Belgian model, to create more awareness for the unacceptable current pay gap of over 17% as well as to monitor and measure on a yearly basis the progress made.
Furthermore, the Lisbon Strategy has achieved certain results – female employment rate at 60% throughout Europe- and Europe cannot lose the ground on what it has already gained. On the contrary, we must build upon the gender-equality achievements and take several further steps with the new 2020 Strategy. That means we need to ensure that by 2020, the EU reaches at least 70% female employment; reaches and lowers the EU gender pay gap by 10%.
“We have the platform of the Europe 2020 Strategy, we have the Gender Equality Strategy, now we need real commitment from our governments and the European Commission to shut the gender pay gap. Let’s get women paid for the last 2 hours of each working day.”
NOTA BENE: L’ADDITIVO E330 (glutammato monosodico) E’ IL PIU’ PERICOLOSO. Il sito in questione avvertiva anche i prodotti e le marche in cui sarebbero contenute dose massicce di additivo E330 e quindi avvisava”
FERMATE L’USO DI QUESTI ADDITIVI ; SELEZIONANDO I PRODOTTI CHE COMPRATE E’ IL CONSUMATORE CHE CONDIZIONA LA SCELTA DEI FABBRICANTI.
RIPRODUCETE QUESTO DOCUMENTO; DISTRIBUITELO AD AMICI E CONOSCENTI:UTILIZZATELO A DIFESA DELLA VOSTRA E DELL’ ALTRUI SALUTE:
DISTRIBUITELO!!!!
Per avere conferma verificavo su uno dei siti che io ritengo più attendibili in materia di bufale via internet, sostanzialmente una bibbia antibufale, che : http://attivissimo.blogspot.com/, il quale spiegava con dovizia di particolari che si trattava di una delle tante bufale che circolano su internet. Si legge infatti sul sito “Tutte le varianti di questo appello hanno in comune un concetto: l’additivo più pericoloso sarebbe l’E330. Ma basta consultare una qualsiasi fonte di settore per scoprire, come segnalato qui sopra, che l’E330 è in realtà l’acido citrico, quello che si trova in natura per esempio nelle arance e nei limoni e che non è affatto tossico alle dosi usate negli alimenti (UK Food Guide; PubChem; Ecama.org). Da solo, questo errore grossolano basterebbe a dimostrare la totale inaffidabilità della lista.
Ma come mai l’appello circola con il nome di vari ospedali? Presumibilmente perché qualcuno gliel’ha appiccicato per rendere più credibile la storia. Infatti le varie fonti di volta in volta citate (ospedale Villejuif, professor Tubiana, Centro Tumori di Aviano) hanno smentito più volte (invano) di aver mai prodotto una lista di questa natura.Ecco per esempio la smentita del Centro Tumori di Aviano, raccolta dal CICAP qui alcuni anni fa:In realtà è da parecchio tempo che se ne sente parlare. Sapevamo che era un falso, una leggenda metropolitana, ma per sicurezza abbiamo girato la domanda al direttore del Centro anti-tumori di Aviano, professor Umberto Tirelli, che così risponde: “è un noto falso che gira ormai da un decennio”. La variante “garantita” dall’ospedale Villejuif partì dalla Francia a febbraio del 1976 e si diffuse in tutta Europa, contagiando circa sette milioni di persone, stando alle ricerche pubblicate nel 1990 da Jean-Noël Kapferer, docente di comunicazioni all’Ecole des Hautes Etudes Commerciales e all’Institut Supérieur des Affaires, nel libro Rumors: uses, interpretations, and images (1990), oggi parzialmente consultabile qui su Google Books.
Non mi resta che concludere come il blog “Attivissimo” : per favore, pensateci due volte prima di propagare appelli che non avete verificato.
Nell’ era delle iniezioni di botulino la medicina alternativa propone la punturina dell’ insetto più operosol l’ Apiterapia. I risultati sono ottimi, a partire dalla bellezza, ma anche contro i dolori, le infiammazioni e le infezioni più comuni. L’ ultima moda delle celebrities è farsi una maschera organica al veleno delle api, la usano al posto del botox. Dovessi essere tentata, il prodotto è in vendita su http://www.heavenskincare.com a 19,95 sterline.
Maschere a parte, e senza nulla togliere alle proprietà curative di propoli e polline, le api fanno meraviglie che nemmeno di aspetti.
Le medicazioni dolci al miele
Le proprietà cicatrizzanti del miele, conosciute migliaia di anni fa da Egizi e Sumeri, sono confermate da diverse ricerche scientifiche. L’ ultima, presentata pochi giorni fa al Forum Internazionale di Apiterapia di Lubiana, in Slovenia, ha confermato che il miele contiene sostanze come l’ apalbumina1, potente disinfettante naturale. La medicazione al miele è efficace sulle ferite, spesso anche su quelle infette che non rispondono agli antibiotici. (info: http://www.apiterapia.it).Il miele è altresi indicatocome rimedio omeopatico contro il mal di gola, nonchè per le tendiniti e artrosi
Il 2009, come i tre anni che lo hanno preceduto, è stato un anno sensibilmente più caldo della norma con una temperatura media di +1,19 gradi rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990 che lo colloca al quinto posto nel trentennio. Inoltre, come negli ultimi undici anni – ad eccezione del 2005 – l’incremento della temperatura media nel nostro Paese è stato superiore a quello medio globale sulla terraferma (+0.76 C). Questi i dati contenuti nel ‘Quinto Rapporto sul clima in Italia’, realizzato dall’Ispra in collaborazione con il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, l’Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura, Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente.
Nel Rapporto, che si basa sui dati di 770 stazioni distribuite sull’intero territorio nazionale, sono descritti gli aspetti salienti del clima a scala globale e continentale e gli eventi meteo-climatici significativi in Italia nel 2009. Come già nel 2008, il valore più alto di “anomalia” della temperatura media è stato registrato nelle regioni settentrionali (+1,44 gradi), seguito da +1,31 gradi al centro e +0,92 gradi al sud e sulle Isole. Anche gli indicatori degli estremi di temperatura confermano l’anomalia termica positiva del 2009. Il numero medio di notti tropicali nel 2009, pari a 38 giorni, è il quarto valore più alto dal 1961.