Archive for ottobre 24th, 2010

ottobre 24, 2010

Trieste. La bandiera della Lega al posto di quella italiana al confine di Basovizza

Nel corso della scorsa notte ignoti hanno ammainato il tricolore dal pennone posto sull’ex confine tra Italia e Slovenia, a Basovizza (Trieste) sostituendolo con un vessillo della Lega Nord. La scoperta è avvenuta stamani da parte di alcuni residenti della zona, sul Carso triestino. Sul posto è intervenuta la polizia che ha rimesso la bandiera italiana.

ottobre 24, 2010

Padania indipendente e autonoma come il Kosovo.

Che cosa accadrebbe se non si arrivasse alla riforma federale dello Stato?

“Secondo me – spiega l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio ad Affaritaliani.it – si aprirebbe uno scenario imprevedibile e non sarebbe troppo difficile canalizzare la sacrosanta esasperazione dei popopli del Nord verso obiettivi di indipendenza, raggiungibili oggi più mai grazie al diritto di autodeterminazione sancito dal Trattato di Lisbona. Diritto che è stato riconosciuto dall’Unione europea per il Kosovo e, indipendetemente dal giudizio che diamo su questa vicenda, si tratta di un chiaro precedente. La Padania ha tutte le carte in regola per autogovenarsi, sempre nell’ambito dell’Europa dei popoli e delle regioni. Se da Roma ostacolassero il cammino di riforme, alla lunga, sarerebbero sconfitti come lo saranno i nemici della libertà dei corsi, dei baschi e delle altre nazioni senza stato”.

Questa gente ci governa. Che orrore!

ottobre 24, 2010

Comune di Napoli : c’è una delibera per l’ acqua pubblica !

Acqua pubblica: il Comune ci prova. E lo fa con un atto istituzionale. La prima delibera in Italia di questo genere. Ieri mattina la giunta comunale ha istituito un gruppo di lavoro per trasformare l’Arin da spa a istituto di diritto pubblico. E ha dato un tempo di lavoro massimo: 30 giorni.Poi sarà il Consiglio comunale a decidere quale forma giuridica dare alla nuova struttura che gestirà il servizio idrico integrato: società di diritto pubblico o azienda speciale.L’atto deliberativo della giunta comunale è stato firmato dal sindaco Rosa Russo Iervolino e dagli assessori, Luigi Scotti e Giulio Riccio.Tra gli assessori che hanno lavorato alla delibera anche Mario Raffa. L’atto prevede la costituzione di un comitato di esperti per la valutazione delle norme e la stesura della proposta da portare in Consiglio.Napoli sarà la prima città a varare le forme giuridiche per scongiurare la privatizzazione dell’acqua prevista dalla legge. Il gruppo di lavoro, misto politici -tecnici sarà istituito formalmente nei prossimi giorni. I tempi sono strettissimi.«È questo un argomento molto sentito dalla popolazione e giustamente -spiega la Iervolino -siamo partiti da una mozione in Consiglio comunale, l’obiettivo è che sia pubblica la gestione dell’ acqua e non speculativa»

ottobre 24, 2010

Terzigno, ancora una notte di scontri e distruzione.

(23 ottobre) Ancora tre ore di battaglia nella lunga notte di Terzigno. Ad annunciarla intorno a mezzanotte il buio nella piazza perché qualcuno stacca il contatore dell’elettricità dando il segnale per far partire i disordini. Vengono lanciate prima pietre, poi razzi esplodenti e molotov. La polizia risponde con i lacrimogeni. La tensione diventa altissima, scatta la caccia da parte degli uomini delle forze dell’ordine mentre i dimostranti si concentrano in due aree circostanti la rotonda di via Panoramica, la strada a metà tra i comuni di Boscoreale e Terzigno. Nel buio compaiono e poi spariscono gruppi di giovani, tra cui molti minorenni, con il volto coperto da sciarpe. Il bilancio della notte da incubo è due poliziotti e tre carabinieri contusi, aggredito anche un cameramen, mentre questa mattina due persone a bordo di un motorino hanno lanciato bottiglie incendiarie nell’isola ecologica danneggiando due mezzi mentre il custode, un immigrato, è rimasto ustionato a un piede nel tentativo di spegnere le fiamme. Alle 3 viene liberata la statale 268 ma nessun compattatore riesce arrivare alla discarica di Terzigno. Ne sono invece arrivati sette nel Beneventano, a S. Arcangelo Trimonte, dove sono stati sversato i rifiuti provenienti dal napoletano. I sette Tir sarebbero gli unici autorizzati rispetto ai 45 previsti nell’ ordinanza del presidente della giunta regionale Stefano Caldoro Il mancato arrivo dei compattatori ha intanto riportato la pace a Terzigno dove si è anche svolto un pacifico corteo di studenti. L’accesso alla discarica resta presidiato da alcune centinaia di cittadini che attendono l’esito dell’incontro tra Bertolaso e i sindaci, presenti anche delegati dei comitati di protesta.(lunaset)

 

ottobre 24, 2010

Chiacchere e distintivo?

Ho letto ed ascoltato buona parte del discorso di Nichi Vendola al congresso fondativo di Sinistra Ecologia Libertà di Firenze. Non  mi sento di condividerlo integralmente. La prima sensazione, che già percepivo ancora prima del congresso è che Vendola si ritiene al di sopra di SEL, ritenendolo un utile strumento per decollare verso altri obbiettivi, anche se questo può essere visto da una certa angolazione come un fatto positivo. Il progetto politico condiviso ed unitario che è stato uno degli elementi fondativi di Sel sembra del tutto scomparso dalle belle parole di Vendola e praticamente non esiste più.   Ovviamente parla bene e centra gli argomenti, ma come è stato detto Vendola non è Obama e l’Italia non è l’America. Parlare di tutto può significare parlare di niente e soprattutto non affrontare i problemi seriamente.

Da Vendola non mi sarei aspettato la parodia di Beppe Grillo. Se voglio sentire discorsi populistici, vado a sentirmi l’originale.

I problemi ai quali Vendola non ha dato risposte sono tanti: lavoro, energia, laicità dello stato,diritti civili, il rapporto con Casini e la destra non berlusconiana. Perchè Vendola non ha affrontato questi temi in maniera seria ed inequivocabile? Perché vuole raggiungere un consenso che parte da sinistra e libertà e vuole  arrivare al PD.

Forse perché Vendola ha capito che il Pd si aggredisce solo dicendo tutto ed il contrario di tutto.

Se questo è vero Vendola e SEL sono giunti al capolinea e la sinistra è ancora tutta da rifondare.

Ma per ora in onore al mio amico Antonio, fiducia con riserva.

Anche perchè qual’è l’alternativa?

ottobre 24, 2010

Carceri, un detenuto su due in attesa di condanna.

Rapporto Antigone, “Da Stefano Cucchi a tutti gli altri. Un anno di vita nelle carceri italiane”. 68.527 i detenuti per 44.612 posti letto. Quasi 30mila in carcere per droga. 113 morti nel 2009, 72 suicidi. Arresti in calo a causa del “tutto esaurito’

In Italia gli istituti penitenziari sono 206, i posti letto 44.612 e i detenuti 68.527. E’ questa l’istantanea del sovraffollamento carcerario scattata dall’Associazione Antigone nel suo settimo Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, presentato il 22 ottobre a Roma. “Da Stefano Cucchi a tutti gli altri. Un anno di vita nelle carceri italiane”: è questo il titolo del Rapporto. Molti i temi trattati, a partire proprio dalla tragedia del geometra trentunenne.

 

Il nostro Paese detiene il record europeo per presenza di imputati nelle carceri, ben il 43,7%, mentre quelli in attesa di primo giudizio sono 15.233. Per questo sono già 1.300 le richieste di ricorso alla Corte Europea per i diritti umani contro le condizioni di vita inumane. I detenuti semiliberi sono 877, le persone in affidamento in prova 7.800 e le persone in detenzione domiciliare 4.692, i detenuti italiani imputati o condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso sono 5.726 (71 gli stranieri).

Resta drammaticamente alto il numero di detenuti in carcere per aver commesso violazioni della legge sulle droghe: 28.154 persone, un effetto della legge Fini-Giovanardi sugli stupefacenti che intasa le celle mentre le comunità terapeutiche e di recupero sono mezze vuote. Così come è alto il numero di coloro che devono scontare una pena inferiore a un anno: 11.601 persone. Gli ergastolani italiani sono invece 1.437, contro soli 54 ergastolani stranieri.

ottobre 24, 2010

Re d’Italia.


“Il termovalorizzatore di Acerra non è ancora a regime”. ………A differenza dell’Italia.

ottobre 24, 2010

Buona la prima.

Big Bang di Massimo Cavezzali

Etichette:

ottobre 24, 2010

CIBO: CEREALI INTEGRALI-RAFFINATI 3 A 1, LA RICETTA PER RIMANERE IN FORMA (E COMBATTERE IL GRASSO)

Più cereali integrali e meno cereali raffinati: sembra essere questa la ricetta del Jean Mayer USDA Human Nutrition Researcher Center on Aging (USDA HNRCA) della Tufts University pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition per contrastare obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2. Dallo studio emerge che diminuendo il consumo di cereali raffinati e aumentando quello di cereali integrali, nell’organismo umano diminuisce sia il grasso sottocutaneo che quello viscerale (quello più profondo che circonda gli organi intra-addominali) e si hanno maggiori probabilità di ridurre il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e metaboliche e nel diabete di tipo 2.

Pane e riso integrali al posto del pane e del riso bianchi, cereali integrali al posto di quelli raffinati, tanto per fare un esempio. “Il volume del grasso viscerale era di circa il 10% più basso nelle persone che hanno dichiarato di mangiare tre o più porzioni al giorno di cereali integrali e che hanno limitato la loro assunzione di cereali raffinati a meno di una porzione al giorno”, spiega Nicola McKeown, che ha guidato lo studio. Gli autori hanno anche osservato che i partecipanti che hanno consumato, in media, tre porzioni al giorno di cereali integrali ma hanno continuato a mangiare molti cereali raffinati non hanno mostrato una diminuzione nel volume del grasso viscerale: “Questo risultato implica – spiega McKeown – che è importante fare sostituzioni nella dieta, piuttosto semplicemente aggiungere cereali integrali”.

I ricercatori hanno esaminato dieta, stato di salute e accumuli adiposi di 2.834 uomini e donne tra i 32 e gli 83 anni rilevando che il consumo di cereali raffinati è in particolare legato alla presenza del grasso viscerale: “L’associazione persisteva – spiega Paul Jacques, co-autore della ricerca – dopo aver aggiustato i risultati con altri fattori legati allo stile di vita di altri come il fumo, l’assunzione di alcol, il consumo di frutta e verdura e l’attività fisica”. (ASCA)

ottobre 24, 2010

Tumore al seno: cure mirate con guarigioni fino all’80 percento.

  Il tumore al seno colpisce piu’ nel ricco nord-est: Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige condividono un tasso (standardizzato) di 131 casi ogni 100.000 abitanti, contro la media italiana di 93. Sono pero’ in linea con il resto del Paese rispetto alle possibilita’ di guarire: in Italia oggi 8 pazienti su 10 superano il tumore, anche quando e’ particolarmente aggressivo, di tipo HER2-positivo, una forma che 10 anni fa non dava molte speranze. Merito della diagnosi precoce e dei farmaci biologici mirati sul bersaglio. Una ‘strategia di attacco’ che dal seno si sta estendendo ad altre neoplasie, in primo luogo quella dello stomaco. In questo caso, la distribuzione geografica e’ completamente diversa, con le regioni del centro in testa alla classifica di dove ci si ammala di piu’. La ‘mappa’ del rischio emerge dal convegno nazionale ‘Breast and Gastric cancer: dai bersagli molecolari alle applicazioni cliniche’, oggi e domani a Bardolino, Verona, con alcuni tra i maggiori esperti italiani. “Le cause della piu’ alta incidenza del carcinoma della mammella in queste regioni sono in gran parte ignote”, ha spiegato il prof. Marco Venturini direttore dell’oncologia medica dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, Verona, presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e chairman del convegno. Ma, ha aggiunto l’esperto, “la tendenza ad avere figli in eta’ avanzata, piu’ spiccata al settentrione, e’ uno dei fattori piu’ sospetti, cosi’ come stili di vita scorretti: poco movimento, abitudine al fumo, errata alimentazione, eccessivo consumo di alcol”. Oggi pero’ le donne, ha sottolineato Venturini, “possono contare su cure piu’ efficaci e sicure, in particolare sul trastuzumab, uno dei primi farmaci biologici ‘intelligenti’ messi a punto contro il cancro. Una molecola dai risultati rivoluzionari – ha spiegato Venturini – che in un solo decennio di pratica clinica ha cambiato in maniera radicale la storia naturale della neoplasia”.