Lucinda è una cantante che non scende a compromessi. L’album Car Wheels On A Gravel Road è stato scritto sei anni dopo il primo: La voce dell’artista è malinconica e ribelle. Gli arrangiamenti vanno dal blues al country triste. Non manca però il pop di Lost it, Le storie sono tutte da raccontare . Vi è un senso di abbandono nell’album. Vi hanno collaborato nomi illustri Steve Earle, Jim Lauderdale, Buddy Miller.
L’intifada di Terzigno. E la discarica passa nelle mani di Bertolaso.
Il governo interviene con «una con ordinanza urgente da parte del prefetto di Napoli che solleverà la società Asia che gestisce la discarica di Terzigno dalla stessa gestione. La nuova gestione verrà assunta dai professionisti della Protezione Civile». Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Chigi. «Il Governo garantisce anche le disponibilità dei fondi per le opere di compensazione, per un totale di 14 milioni che riguardano Terzigno». Intanto, gli abitanti di Terzigno continuano a presidiare la rotonda di via Panoramica, a poche centinaia di metri dalla discarica di Sari e non lontano dal luogo in cui dovrebbe essere aperta quella di Cava Vitiello. Da qualche minuto sono spuntate anche alcune bandiere tricolori che alcuni giovani del posto hanno fissato da un capo all’altro di una strada chiusa da blocchi di cemento, pietre, materassi e rami di alberi. Alcuni dei manifestanti hanno applaudito ironicamente le forze dell’ordine, presenti in massa già da questa mattina, per garantire il rispetto della quiete dopo la guerriglia urbana di questa notte. Il presidio mattutino è stato comunque totalmente pacifico. I cittadini di Terzigno e Boscoreale attendono notizie da Roma, dove è previsto un vertice straordinario del governo convocato proprio per discutere della spinosa vicenda della discarica nel paese campano. Numerose le iniziative condotte dai residenti: alcuni di loro stanno procedendo a una raccolta di firme per la creazione di un «gruppo di autogestione». «Non ci sentiamo più rappresentati da nessuno. Nè dallo Stato, nè dalle autorità regionali e provinciali. Dobbiamo tutelare la nostra salute, le nostre famiglie», ha sostenuto uno dei promotori.
L’Europa rinuncia agli F35. L’Italia no!
Ed è notizia. Pur nelle ristrettezze delle diverse finanziarie l’Europa aumenta agli aiuti allo sviluppo. Come abbiamo già riportato Inghilterra, Francia e Spagna aumentano gli aiuti della cooperazione internazionale consci che se il pane non va alla fame sarà la fame ad andare al pane. Ove trovare i soldi? Coerentemente taglia sui costosissimi e sofisticatissimi super-caccia F35 – Jsf. L’Italia? In netta controtendenza. Secondo un reportage di Repubblica il premier britannico David Cameron ha annunciato un taglio al bilancio militare dell’8 per cento in quattro anni.
L’Inghilterra rinuncerà alla sua unica portaerei, la Ark Royal, in attesa di due che sono in costruzione; taglierà drasticamente gli ordini del nuovo caccia Jsf. Manterrà il programma nucleare dei sottomarini Trident, ma la Royal Navy sarà ridimensionata.
In Francia gli esperti militari si attendono che la scure calerà sulle spese per la difesa l’anno prossimo. All’uopo condivideranno i nuovi aerei da trasporto Airbus A400.
La Germania, che sta passando dall’esercito di leva a quello professionale, con una conseguente contrazione degli effettivi e un aumento della spesa, si prepara anch’essa a segare le spese per la Difesa. Gli esperti del ministero, interpellati dalla Merkel, hanno messo a punto una lista di tagli per 9,3 miliardi di euro.
In Olanda, il nuovo governo ha già fatto sapere che rinuncia a comprare i costosi e sofisticatissimi super-caccia Jsf.
Questi paesi vanno ad aggiungersi alla Norvegia che già il 30 marzo 2009 aveva sospeso fino al 2012 la sua partecipazione al programma del JSF.
Anche in Italia si tira la cinghia. Si. Ma sulla cooperazione internazionale che è stata ridimensionata ulteriormente del 50%. A tal proposito il Presidente della Focsiv Gianfranco Cattai risponde puntualmente a Frattini su “la Stampa” di Torino: “cooperazione e sicurezza internazionale sono le due facce della stessa medaglia; investire in cooperazione è investire in sicurezza internazionale” mentre marelli ci ricorda che basterebbe un taglio del 5-10% alla Difesa per rispettare gli impegni internazionali. Ma nonostante questo la ristrutturazione della Difesa non prevede alcun ridimensionamento dei costosissimi F35 – Jsf. A riguardo si possono spendere, secondo il dicastero dell’economia, ingenti risorse finanziarie.
Con un ministro della difesa che è un potenziale terrorista, non poteva essere diversamente.
l Lodo Alfano contrasta la Costituzione. Lo dice Napolitano.
Sulla questione del cosiddetto «Lodo Alfano», lo «scudo» per le più alte cariche dello Stato in versione costituzionale (una precedente legge ordinaria infatti è stata bocciata dalla Consulta) interviene il capo dello Stato, alla luce del testo che è emerso in commissione al Senato. «Il Lodo Alfano contrasta la Costituzione» ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In una lettera indirizzata al senatore Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, e inviata per conoscenza anche al presidente del Senato e al presidente della Camera, il presidente della Repubblica esprime «profonde perplessità» sulla norma che prevede «la sospensione dei processi penali anche per il presidente della Repubblica». Una norma, sottolinea, «che non era del resto contenuta nella legge Alfano da me promulgata il 23 luglio 2008». Questo il testo integrale della lettera del presidente della Repubblica: «Visto l’esito della discussione svoltasi sulla proposta di legge costituzionale 2180/S e nell’imminenza della conclusione dell’esame referente, ritengo di dover esprimere profonde perplessità sulla conferma da parte della commissione della scelta d’innovare la normativa vigente prevedendo che la sospensione dei processi penali riguardi anche il presidente della Repubblica. Questa previsione non era del resto contenuta nella legge Alfano da me promulgata il 23 luglio 2008. Come già ribadito più volte, è mia intenzione rimanere estraneo nel corso dell’esame al merito di decisioni delle Camere, specialmente allorché – come in questo caso – riguardino proposte d’iniziativa parlamentare e di natura costituzionale. Non posso peraltro fare a meno di rilevare che la decisione assunta dalla commissione da lei presieduta incide, al di là della mia persona, sullo status complessivo del presidente della Repubblica riducendone l’indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni. Infatti tale decisione, che contrasta con la normativa vigente risultante dall’articolo 90 della Costituzione e da una costante prassi costituzionale, appare viziata da palese irragionevolezza nella parte in cui consente al Parlamento in seduta comune di far valere asserite responsabilità penali del presidente della Repubblica a maggioranza semplice anche per atti diversi dalle fattispecie previste dal citato articolo 90».
Nel 2030 dal vento il 22% dell’energia
PECHINO – L’energia del vento potrà coprire il 12% della domanda globale di energia elettrica al 2020 e fino al 22% entro il 2030, secondo il Global Wind Energy Outlook 2010, un rapporto pubblicato da Greenpeace e Global Wind Energy Council (Gwec). Il rapporto conferma che l’energia eolica giocherà un ruolo chiave nel soddisfare il crescente bisogno di energia a livello globale, contribuendo insieme a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
ANIDRIDE CARBONICA – I mille gigawatt di nuova potenza previsti al 2020 comporteranno un risparmio di oltre 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno. Tale riduzione rappresenterà il 50-75% degli obiettivi di riduzione assegnati ai Paesi industrializzati nell’ambito della discussione post–Kyoto. Entro il 2030 saranno 34 i miliardi di tonnellate di CO2 risparmiati grazie ai 2.300 GW di nuovi impianti installati. «L’energia eolica contribuirà in maniera determinante alla produzione di energia pulita», afferma Steve Sawyer, segretario generale del Gwec, «ma c’è bisogno di un impegno concreto da parte dei governi. La tecnologia eolica fornirà ai Paesi uno strumento fondamentale per affrontare le sfide del domani e realizzare la rivoluzione energetica di cui il nostro pianeta ha urgente bisogno».
Lodo costituzionale.
La partita della nazionale a Genova.
Calcio, scontri fra serbi e polizia.
Manganelli: “Lo stadio di Genova non ci ha aiutato.”
In effetti sarebbe stato meglio farli giocare nella Diaz!